Ciao a tutti, sono il tizio che un po di tempo fa aveva scritto questo post:
Come detto, torno in mtb dopo 15 o più anni, quindi prendete le mie impressioni come quelle di un novellino. Ero orientato su un mezzo un pelino superiore (Scott Scale 960), ma trovare una scale 970 in pronta consegna è stato un vero e proprio colpo di fortuna. Onestamente non avevo voglia di aspettare Maggio, e non volevo perdere 500€ di bonus mobilità. La scimmia ha fatto il resto, per cui...
Vi riporto si seguito le mie impressioni dopo i primi 250 km. Esco di solito 2 volte a settimana, intorno ai 35km, di cui 5-6 su asfalto e Il resto su sentieri nel bosco con dislivello di 900 -1000 metri. Alcuni tratti sono con fango bello abbondante, altri con ghiaia grossa o pavé mal ridotto. Pendenze importanti.
Esteticamente la bici mi piace parecchio, ho preso il modello rosso fiammante :). Nel complesso, soprattutto perché provenivo da un mezzo antiquato, sono rimasto colpito positivamente.
Sono alto 182 cm e peso 86kg, ho quindi optato per una L. In effetti, con sellino esteso secondo le regole di base, le dimensioni sono abbastanza importanti, non tocco terra e l'altezza dal suolo c'è (se non ricordo male, provengo da una 26). Dopo pochi km ci si fa l'abitudine e soprattutto si apprezza la facilita con cui si superano pendenze impegnative senza alzarsi sui pedali. La posizione di guida, la larghezza del manubrio (74 cm), non ultimo la rapportatura del cambio (eagle sx, monocorona anteriore 32 dt, cassetta posteriore 11-50) aiutano a salire su pendenze che 15 anni fa e con allenamento mi mettevano più facilmente in crisi.
L'elemento di cui dubitavo è la trasmissione, non tanto per la diatriba Shimano vs sram, quanto per la cassetta 11 - 50. In effetti sui lunghi (i tratti in asfalto) il 32 x 11 arriva "presto", la differenza con chi ha una cassetta 10-50, 10-51, è veramente notevole. Non mi pare di aver notato differenze notevoli in quei rari tratti in cui ho usato la corona 50 rispetto chi ha la 51. Ad ogni modo, se frequentate terreni fangosi e pozzanghere profonde, appena tornati a casa lavate almeno la trasmissione e oliatela la sera prima di uscire. Pensavo di dover riportare la bici a riparare per qualche urto al cambio dopo le prime tre uscite: rapporti che non entravano più o venivano saltati, rumorosità incredibile, catena che deragliava all'improvviso... è bastato pulire e lubrificare il tutto per far tornare tutto nella normalità. Un paio di volte la catena ha deragliato oltre la corona 50, credo vada regolato meglio il fine corsa.
Non avevo alcuna idea riguardo i freni (Shimano MT200). Devo dire però che quando imbocco discese che richiedono correzioni di velocità al posteriore, mi è già capitato di avvertire il freno "caldo" che riduce un Po la sua efficacia frenante. Nulla che finora mi ha messo in crisi, sapendolo, ora tendo a dare delle strizzate più potenti e meno prolungate.
Per ora la forcella ammortizzata mi soddisfa (RockShox Judy Silver TK Solo Air). È la mia prima forcella, quindi non so di preciso cosa dovrei aspettarmi. È comodo il blocco che aziono sempre in salita (sia asfalto che sterrato), la sblocco sullo sterrato in piano e sulle discese e mi sembra faccia il suo lavoro senza arrivare a fine corsa (o se lo ha fatto non me ne sono accorto).
Qualche dubbio le ho sulle coperture(Maxxis Rekon Race / 2,25") : esteticamente sono proprio fighe, ma in salita su fondo un po' scivoloso e bagnato con foglie vanno in difficoltà. In discesa poi l'anteriore, sempre su bagnato e foglie non mi da sicurezza. L'approccio è quello di 15 anni fa: peso il piu possibile sul posteriore, mano sinistra chiusa per evitare di toccare il freno anteriore, un dito della mano destra sul freno posteriore, sterzo lasciato leggero, spostare il peso sui pedali e sul posteriore da una parte all'altra per far girare la bici. Eppure, nell'ultima uscita, in una curva in discesa con fondo liscio, bagnato e foglie, mi è partito contemporaneamente anteriore e posteriore, si è incastrato l'anteriore in un fossetto di scolo e ho fatto praticamente un front flip completo e quasi perfetto... sono solo ricaduto di casco e spalla. Manco a dirlo gli altri che erano con me sono passati con tranquillità. Certo, se si scende tranquilli non ci sono particolari problemi.
Detto ciò, considerando l'ultimo botto e che la bici l'ho pagata solo 569 euri (a fronte dei 1069 di listino), stavo pensando ai seguenti upgrade:
- sellino telescopico (dalla prossima volta proverò ad abbassare il sellino prima di una lunga discesa per vedere se mi sento più sicuro...), da capire in base a qualità/prezzo se con comando al volante;
- copertura anteriore da fango, magari 2.35" (tenere il posteriore così com'è per il momento)
- cassetta 10-50 o 10-52, ma su questa cosa non ho ben capito quanti componenti della trasmissione andare a toccare.
Soprattutto riguardo agli upgrade, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
Ritorno alla MTB - Lista della spesa
Ciao a tutti, dopo circa una quindicina d'anni, voglio tornare alla MTB, almeno per qualche uscita domenicale su sterrato. Ho già visto un bel pò di messaggi simili, ma il problema è quello che conosciamo tutti. Inutile partire da una bici vista su internet se poi nel raggio di 30 km non si...
community.mtb-mag.com
Come detto, torno in mtb dopo 15 o più anni, quindi prendete le mie impressioni come quelle di un novellino. Ero orientato su un mezzo un pelino superiore (Scott Scale 960), ma trovare una scale 970 in pronta consegna è stato un vero e proprio colpo di fortuna. Onestamente non avevo voglia di aspettare Maggio, e non volevo perdere 500€ di bonus mobilità. La scimmia ha fatto il resto, per cui...
Vi riporto si seguito le mie impressioni dopo i primi 250 km. Esco di solito 2 volte a settimana, intorno ai 35km, di cui 5-6 su asfalto e Il resto su sentieri nel bosco con dislivello di 900 -1000 metri. Alcuni tratti sono con fango bello abbondante, altri con ghiaia grossa o pavé mal ridotto. Pendenze importanti.
Esteticamente la bici mi piace parecchio, ho preso il modello rosso fiammante :). Nel complesso, soprattutto perché provenivo da un mezzo antiquato, sono rimasto colpito positivamente.
Sono alto 182 cm e peso 86kg, ho quindi optato per una L. In effetti, con sellino esteso secondo le regole di base, le dimensioni sono abbastanza importanti, non tocco terra e l'altezza dal suolo c'è (se non ricordo male, provengo da una 26). Dopo pochi km ci si fa l'abitudine e soprattutto si apprezza la facilita con cui si superano pendenze impegnative senza alzarsi sui pedali. La posizione di guida, la larghezza del manubrio (74 cm), non ultimo la rapportatura del cambio (eagle sx, monocorona anteriore 32 dt, cassetta posteriore 11-50) aiutano a salire su pendenze che 15 anni fa e con allenamento mi mettevano più facilmente in crisi.
L'elemento di cui dubitavo è la trasmissione, non tanto per la diatriba Shimano vs sram, quanto per la cassetta 11 - 50. In effetti sui lunghi (i tratti in asfalto) il 32 x 11 arriva "presto", la differenza con chi ha una cassetta 10-50, 10-51, è veramente notevole. Non mi pare di aver notato differenze notevoli in quei rari tratti in cui ho usato la corona 50 rispetto chi ha la 51. Ad ogni modo, se frequentate terreni fangosi e pozzanghere profonde, appena tornati a casa lavate almeno la trasmissione e oliatela la sera prima di uscire. Pensavo di dover riportare la bici a riparare per qualche urto al cambio dopo le prime tre uscite: rapporti che non entravano più o venivano saltati, rumorosità incredibile, catena che deragliava all'improvviso... è bastato pulire e lubrificare il tutto per far tornare tutto nella normalità. Un paio di volte la catena ha deragliato oltre la corona 50, credo vada regolato meglio il fine corsa.
Non avevo alcuna idea riguardo i freni (Shimano MT200). Devo dire però che quando imbocco discese che richiedono correzioni di velocità al posteriore, mi è già capitato di avvertire il freno "caldo" che riduce un Po la sua efficacia frenante. Nulla che finora mi ha messo in crisi, sapendolo, ora tendo a dare delle strizzate più potenti e meno prolungate.
Per ora la forcella ammortizzata mi soddisfa (RockShox Judy Silver TK Solo Air). È la mia prima forcella, quindi non so di preciso cosa dovrei aspettarmi. È comodo il blocco che aziono sempre in salita (sia asfalto che sterrato), la sblocco sullo sterrato in piano e sulle discese e mi sembra faccia il suo lavoro senza arrivare a fine corsa (o se lo ha fatto non me ne sono accorto).
Qualche dubbio le ho sulle coperture(Maxxis Rekon Race / 2,25") : esteticamente sono proprio fighe, ma in salita su fondo un po' scivoloso e bagnato con foglie vanno in difficoltà. In discesa poi l'anteriore, sempre su bagnato e foglie non mi da sicurezza. L'approccio è quello di 15 anni fa: peso il piu possibile sul posteriore, mano sinistra chiusa per evitare di toccare il freno anteriore, un dito della mano destra sul freno posteriore, sterzo lasciato leggero, spostare il peso sui pedali e sul posteriore da una parte all'altra per far girare la bici. Eppure, nell'ultima uscita, in una curva in discesa con fondo liscio, bagnato e foglie, mi è partito contemporaneamente anteriore e posteriore, si è incastrato l'anteriore in un fossetto di scolo e ho fatto praticamente un front flip completo e quasi perfetto... sono solo ricaduto di casco e spalla. Manco a dirlo gli altri che erano con me sono passati con tranquillità. Certo, se si scende tranquilli non ci sono particolari problemi.
Detto ciò, considerando l'ultimo botto e che la bici l'ho pagata solo 569 euri (a fronte dei 1069 di listino), stavo pensando ai seguenti upgrade:
- sellino telescopico (dalla prossima volta proverò ad abbassare il sellino prima di una lunga discesa per vedere se mi sento più sicuro...), da capire in base a qualità/prezzo se con comando al volante;
- copertura anteriore da fango, magari 2.35" (tenere il posteriore così com'è per il momento)
- cassetta 10-50 o 10-52, ma su questa cosa non ho ben capito quanti componenti della trasmissione andare a toccare.
Soprattutto riguardo agli upgrade, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate.
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