SCARPE MAVIC FURY, un incubo infinito!

napoji

Biker novus
17/9/11
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ravenna
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Ciao a tutti, vorrei esporvi la mia esperienza sull'acquisto di un paio di scarpe.
A inizio luglio compro la mia prima mtb e naturalmente inizio a scegliere anche l'abbigliamento. Il meccanico del mio paese è rivenditore MAVIC così decido di acquistare un paio di FURY, molto belle e dalle recensioni trovate in giro anche valide. Il meccanico/rivenditore le ordina e verso metà luglio arrivano ma per un errore sono di due numeri più piccole. Pazienza, capita. Il numero giusto arriva verso i primi di agosto ma c'è un altro problema. Dopo le prime pedalate sento una pressione anomala sul lato esterno della pianta del piede nella zona dell'arcata metatarsale e in breve si trasforma in un forte dolore che mi costringe a rientrare dopo appena 10 km. Ovviamente il meccanico/rivenditore nonché esperto ciclista mi dice subito che è un mio problema, che sono agli inizi e qualche dolorino è normale, che non ho ancora imparato a pedalare, ecc ecc, ma io insisto e siccome portiamo lo stesso numero lo convinco a provarle. Verdetto: impossibile pedalare con queste scarpe. A questo punto le scarpe (anche quelle più piccole ordinate per errore) vengono rispedite direttamente alla casa madre in quanto , come sapete, esiste una sede amministrativa in Italia (AMER SPORT ITALIA) ma è MAVIC a gestire direttamente i suoi prodotti. Bene, dai primi di agosto, oltre ad essere ancora scalzo non sono riuscito ad avere alcuna notizia sullo stato dell'operazione in atto; non so se è stato riconosciuto il difetto, se verranno riparate o sostituite e soprattutto non si sa quando potrò metterle ai piedi. A nulla sono servite le numerose telefonate di sollecito del mio rivenditore. Poi ieri, dopo l'ennesima richiesta di notizie mi dice che MAVIC ha riconosciuto il difetto e spedito un paio di FURY ma non sono le mie, sono quelle più piccole e delle mie non si sa nulla. A questo punto la mia rabbia é arrivata al culmine e ho telefonato personalmente ad AMER SPORT ITALIA ma nonostante le imprecazioni e le minacce di sputtanamento sul web le sole parole che hanno saputo dirmi sono queste: "comprendiamo il suo disagio ma al momento sappiamo solo che il suo caso é stato preso in esame e appena avremo novità la contatteremo".
E così eccomi qua, con una bici che non ho usato per tutta l'estate e la settimana prossima mi faccio una settimana di ferie in Trentino... a piedi!! Per finire tra poco farà freddo e la supertraforata FURY diventerà raramente utilizzabile.

Penso che una "buona" azienda, oltre a vendere prodotti di qualità dovrebbe avere più rispetto per il cliente. Questi hanno in tasca i miei 240€ da due mesi e non riescono a dirmi altro che: "capiamo il suo disagio ma non possiamo fare nulla"

Ora ditemi voi se tutto questo è normale.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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certo che comprare una scarpa alla cieca...

pur condividendo il tuo e gli altri interventi, mi sembra di aver capito che è stato riscontrato un difetto della scarpa, per cui il ragazzo in realtà ancora non sa se il suo acquisto è stato improvvido oppure proficuo, quello che invece sa di certo è che ha 240,00 euro in meno.
 

fra78s

Biker velocissimus
26/1/12
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pur condividendo il tuo e gli altri interventi, mi sembra di aver capito che è stato riscontrato un difetto della scarpa, per cui il ragazzo in realtà ancora non sa se il suo acquisto è stato improvvido oppure proficuo, quello che invece sa di certo è che ha 240,00 euro in meno.

vero, ma io a quel punto direi al sivende di ridarmi i soldi! non mi sarei neppure preso la briga di scrivere direttamente a mavic italia, dovrebbe essere del negoziante tale sbattimento non mia, e se lui non è in grado di farsi dare notizie certe da mavic è giusto che mi ridia indietro i soldi!
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
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vero, ma io a quel punto direi al sivende di ridarmi i soldi! non mi sarei neppure preso la briga di scrivere direttamente a mavic italia, dovrebbe essere del negoziante tale sbattimento non mia, e se lui non è in grado di farsi dare notizie certe da mavic è giusto che mi ridia indietro i soldi!

si beh, al di la della tipologia di atteggiamento che ognuno avrebbe adottato in un caso analogo, ritengo che l'intento del ragazzo estensore del thread sia quello di "avvertire" tutti in ordine alla "sensibilità nel postvendita" mavic in generale...qui poi si parla anche di un prodotto topdigamma.

è evidente che possono esserci esperienze di segno opposto che magari riguardano altre aree geografiche o altri prodotti della marca che ci occupa, ma penso che comunque questi report siano sufficientemente illuminanti su vari aspetti della filosofia delle case e comunque rappresentano un'arma a mio avviso potente nelle mani di noi poveri sfigati qualunque.
 

emilio78

Biker cesareus
24/11/11
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Rivergaro
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che sfiga.
io ho le mavic e mi trovo da dio, le ho cmq provate dal rivenditore insieme ad altre marche.
sebbene non comprerei mai un paio di scarpe senza mai averle provate, ritengo il comportamento dell'azienda molto scorretto e poco professionale.
tutta la mia solidarietà e spero tu possa ottenere la scarpetta il prima possibile.
 

napoji

Biker novus
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Ok sono poco furbo ma prima di ordinare le FURY ho provato le DRIFT che mi calzano benissimo e pensavo che fosse un'indicazione sufficiente. Vi ricordo però che il difetto è stato riconosciuto, ma MAVIC non è in grado di dirmi quando e in che modo verrà risolto il problema.
Questa mattina ho richiamato l'azienda (ormai mi riconoscono dal tono di voce) e alla fine, probabilmente stanchi di sentirmi gridare mi hanno passato il megadirettoregalattico Stefano Mottin che mi ha assicurato che si sarebbe occupato immediatamente del "caso" e che lo avrebbe risolto nel più breve tempo possibile. Vedremo.

Mi servirebbe un'informazione da qualche possessore delle FURY. Nelle mie, togliendo la soletta, si vedeva una striscia di feltro di colore scuro (lunga circa 10cm e larga 5mm) incollata sul lato esterno della scarpa proprio nella zona in cui si percepiva la pressione. Questa specie di stringa non mi risulta essere presente in altre partite di scarpe e non vorrei che fosse una sorta di "aggiornamento" riuscito male.
Grazie a tutti.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Per la centomillesima volta, della conformità dei prodotti risponde legalmente il venditore, così come prescrive la legge. Se il venditore non riesce a provvedere ridà indietro i soldi e tutti pari.
 
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Jack1

Biker novus
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Malo
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ciao anch'io ho le tue scarpe e devo dirti che la suola in carbonio non aiuta la confort, ma sono maledettamente efficaci. per fortuna mia modifico le scarpe e avendo solo sul piede DX il problema ho modificato l'incavo del piede, allargato la zona dei metatarsi e qualche piccolo altro aggiustamento. Di sicuro non è la scarpa più comoda la mondo ma ora è perfetta per il mio piede. Come tutte le calzature racing estreme chi le vende dovrebbe sapere come modificarle ed adattarle al piede ma purtroppo ci sono troppi venditori e pochi tecnici. Essere un ex atleta o ciclista esperto non vuol dire saper risolvere i problemi, te lo dico perché nel mio lavoro (ski-man di professione) ne vedo di cotte e di crude, cosa non combinano atleti o allenatori solo Dio lo sa. Per quanto riguarda Amer è un altra faccenda: Multinazionale che raggruppa Salomon, Atomic, Mavic, Suunto, BonFire, e altri marchi. Tutto fa capo ad Amer che poi ridistribuisce in questo caso a Mavic) con tempi bibblici.
No, le mie non hanno la strigna, pulite dentro tomaia e basta
 

cikin

Biker superis
io ho le fury e non hanno nessuna stringa dentro.Alla fine della fiera non ci hai ancora detto una cosa?Che difetto hanno?
Considerazioni personale...
-le scarpe sono una cosa strettamente personale,per cui ognuno ha la sua
-le fury sono scarpe per persone con la pianta stretta,se non ce lo hai è meglio cambiare scarpa
-Le alpine e le fury sono agli antipodi,le fury sono il top di gamma,saranno fighe ma sono estremamente rigide,soprattutto di suola,addirittura più delle sidi,per cui non sono per tutti.
-I dolori al piede derivano da 2 cose:tipologia di scarpa e posizionamento delle tacchette,sei sicuro che magari cambiando solo la posizione delle tacchette risolvevi tutto??
Io ho avuto in passato il tuo stesso problema,cioè dolore alla parte esterna metatarsiale.Ho scoperto poi di avere,come conformazione del piede,le dita lunghe rispetto al piede.E' bastato andare da una persona competente,che non volesse solo vendermi un paio di scarpe nuove,per spostare le tacchette all esterno ed in centro,per risolvere il problema.Magari bastava solo quello.
Concordo sul fatto che esperienza ed il fatto di essere stato un ex atleta non faccia rima con competenza
 
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sten1959

Biker imperialis
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due ruote con un telaio sopra...
Ciao a tutti, vorrei esporvi la mia esperienza sull'acquisto di un paio di scarpe.
A inizio luglio compro la mia prima mtb e naturalmente inizio a scegliere anche l'abbigliamento. Il meccanico del mio paese è rivenditore MAVIC così decido di acquistare un paio di FURY, molto belle e dalle recensioni trovate in giro anche valide. Il meccanico/rivenditore le ordina e verso metà luglio arrivano ma per un errore sono di due numeri più piccole. Pazienza, capita. Il numero giusto arriva verso i primi di agosto ma c'è un altro problema. Dopo le prime pedalate sento una pressione anomala sul lato esterno della pianta del piede nella zona dell'arcata metatarsale e in breve si trasforma in un forte dolore che mi costringe a rientrare dopo appena 10 km. Ovviamente il meccanico/rivenditore nonché esperto ciclista mi dice subito che è un mio problema, che sono agli inizi e qualche dolorino è normale, che non ho ancora imparato a pedalare, ecc ecc, ma io insisto e siccome portiamo lo stesso numero lo convinco a provarle. Verdetto: impossibile pedalare con queste scarpe. A questo punto le scarpe (anche quelle più piccole ordinate per errore) vengono rispedite direttamente alla casa madre in quanto , come sapete, esiste una sede amministrativa in Italia (AMER SPORT ITALIA) ma è MAVIC a gestire direttamente i suoi prodotti. Bene, dai primi di agosto, oltre ad essere ancora scalzo non sono riuscito ad avere alcuna notizia sullo stato dell'operazione in atto; non so se è stato riconosciuto il difetto, se verranno riparate o sostituite e soprattutto non si sa quando potrò metterle ai piedi. A nulla sono servite le numerose telefonate di sollecito del mio rivenditore. Poi ieri, dopo l'ennesima richiesta di notizie mi dice che MAVIC ha riconosciuto il difetto e spedito un paio di FURY ma non sono le mie, sono quelle più piccole e delle mie non si sa nulla. A questo punto la mia rabbia é arrivata al culmine e ho telefonato personalmente ad AMER SPORT ITALIA ma nonostante le imprecazioni e le minacce di sputtanamento sul web le sole parole che hanno saputo dirmi sono queste: "comprendiamo il suo disagio ma al momento sappiamo solo che il suo caso é stato preso in esame e appena avremo novità la contatteremo".
E così eccomi qua, con una bici che non ho usato per tutta l'estate e la settimana prossima mi faccio una settimana di ferie in Trentino... a piedi!! Per finire tra poco farà freddo e la supertraforata FURY diventerà raramente utilizzabile.

Penso che una "buona" azienda, oltre a vendere prodotti di qualità dovrebbe avere più rispetto per il cliente. Questi hanno in tasca i miei 240€ da due mesi e non riescono a dirmi altro che: "capiamo il suo disagio ma non possiamo fare nulla"

Ora ditemi voi se tutto questo è normale.



Sicuramente l'azienda non si sta comportando in modo corretto.
Però il tuo referente è il negoziante e non l'azienda: è lui che avrebbe dovuto sostituirti le scarpe o rifonderti il denaro e poi vedersela con il produttore.

Voglio però sperare che la bike tu te la sia portata comunque in vacanza nel Trentino: un paio di scarpe da ginnastica e via a :i-want-t:
 

kikkofede

Biker assatanatus
3/9/12
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Ciao a tutti, vorrei esporvi la mia esperienza sull'acquisto di un paio di scarpe.
A inizio luglio compro la mia prima mtb e naturalmente inizio a scegliere anche l'abbigliamento. Il meccanico del mio paese è rivenditore MAVIC così decido di acquistare un paio di FURY, molto belle e dalle recensioni trovate in giro anche valide. Il meccanico/rivenditore le ordina e verso metà luglio arrivano ma per un errore sono di due numeri più piccole. Pazienza, capita. Il numero giusto arriva verso i primi di agosto ma c'è un altro problema. Dopo le prime pedalate sento una pressione anomala sul lato esterno della pianta del piede nella zona dell'arcata metatarsale e in breve si trasforma in un forte dolore che mi costringe a rientrare dopo appena 10 km. Ovviamente il meccanico/rivenditore nonché esperto ciclista mi dice subito che è un mio problema, che sono agli inizi e qualche dolorino è normale, che non ho ancora imparato a pedalare, ecc ecc, ma io insisto e siccome portiamo lo stesso numero lo convinco a provarle. Verdetto: impossibile pedalare con queste scarpe. A questo punto le scarpe (anche quelle più piccole ordinate per errore) vengono rispedite direttamente alla casa madre in quanto , come sapete, esiste una sede amministrativa in Italia (AMER SPORT ITALIA) ma è MAVIC a gestire direttamente i suoi prodotti. Bene, dai primi di agosto, oltre ad essere ancora scalzo non sono riuscito ad avere alcuna notizia sullo stato dell'operazione in atto; non so se è stato riconosciuto il difetto, se verranno riparate o sostituite e soprattutto non si sa quando potrò metterle ai piedi. A nulla sono servite le numerose telefonate di sollecito del mio rivenditore. Poi ieri, dopo l'ennesima richiesta di notizie mi dice che MAVIC ha riconosciuto il difetto e spedito un paio di FURY ma non sono le mie, sono quelle più piccole e delle mie non si sa nulla. A questo punto la mia rabbia é arrivata al culmine e ho telefonato personalmente ad AMER SPORT ITALIA ma nonostante le imprecazioni e le minacce di sputtanamento sul web le sole parole che hanno saputo dirmi sono queste: "comprendiamo il suo disagio ma al momento sappiamo solo che il suo caso é stato preso in esame e appena avremo novità la contatteremo".
E così eccomi qua, con una bici che non ho usato per tutta l'estate e la settimana prossima mi faccio una settimana di ferie in Trentino... a piedi!! Per finire tra poco farà freddo e la supertraforata FURY diventerà raramente utilizzabile.

Penso che una "buona" azienda, oltre a vendere prodotti di qualità dovrebbe avere più rispetto per il cliente. Questi hanno in tasca i miei 240€ da due mesi e non riescono a dirmi altro che: "capiamo il suo disagio ma non possiamo fare nulla"

Ora ditemi voi se tutto questo è normale.

Io avrei chiesto il rimborso al negoziante o fatto sostituire le scarpe con un altro modello/marca.
Non esiste che me ne stia 2 mesi senza scarpe per colpa/errori altrui.
 

Jack1

Biker novus
14/8/12
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Malo
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Purtroppo o per fortuna non funziona così. Non è il negoziante che fabbrica le scarpe e non può sapere di eventuali problemi, se non da richiami ufficiali da parte della ditta. Il cambio o rimborso deve sempre essere autorizzato dalla ditta produttrice o che importa il marchio. Se il negoziante cambia la scarpe e la ditta non riscontra alcuna anomalia è il venditore a rimetterci.Una questione delicata, ma se tu hai una pianta larga e chi ti ha venduto le scarpe te le ha consigliate allora non capisce proprio niente, ma se sei stato tu a volerle ad ogni costo perché sono fighe, e il negoziante ti ha esposto le problematiche di una suola rigida con pianta 94 al posto di un comodo 100/102 con suola in plastica, allora non c'è niente da fare, lo sbaglio e tuo e basta. In tal caso ti consiglio di farti allargare le scarpe o rivenderle.
 

kikkofede

Biker assatanatus
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Purtroppo o per fortuna non funziona così. Non è il negoziante che fabbrica le scarpe e non può sapere di eventuali problemi, se non da richiami ufficiali da parte della ditta. Il cambio o rimborso deve sempre essere autorizzato dalla ditta produttrice o che importa il marchio. Se il negoziante cambia la scarpe e la ditta non riscontra alcuna anomalia è il venditore a rimetterci.Una questione delicata, ma se tu hai una pianta larga e chi ti ha venduto le scarpe te le ha consigliate allora non capisce proprio niente, ma se sei stato tu a volerle ad ogni costo perché sono fighe, e il negoziante ti ha esposto le problematiche di una suola rigida con pianta 94 al posto di un comodo 100/102 con suola in plastica, allora non c'è niente da fare, lo sbaglio e tuo e basta. In tal caso ti consiglio di farti allargare le scarpe o rivenderle.


Se acquisto da te, esigo che l'assistenza me la dia tu stesso. Se per ogni problema devi chiamare casa madre, evito il passaggio tramite sivende e me la sbrigo direttamente (Così risparmio anche).
In questo caso il negoziante ha venduto un prodotto difettato, tale negoziante (Se onesto) avrebbe dovuto risarcire il cliente con il rimborso o un buono da 240€ affinché potesse acquistare altro - difetto riconosciuto dal sivende stesso - (Con la Mavic se la sarebbe vista di persona lui).

Così facendo, si è intascato 240€ ed ha scaricato la patata bollente a Mavic.

Io da uno così non ci ritornerei mai (Tralasciando il fatto che io, una scarpetta in carbonio, non l'avrei mai e poi mai presa a scatola chiusa).
 

Jack1

Biker novus
14/8/12
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Non so che invenzione sia questa di mandare mail dicendo che sei stato quotato, cosa vuol dire? anche se immagino. Comunque (nella mia attività) prima di sostituire una scarpa (nel mio caso per lo sci nordico) devo richiedere l'autorizzazione all'azienda e fare analizzare il problema (per questo conosco molto bene l'iter Amer sport), se il difetto è visibile e confermato dal venditore esperto e affidabile ti chiedono l'invio della foto del problema e nel giro di poco max. 1 gg ti dicono di sostituire la scarpa (ma è ovvio che il rivenditore non ha le scarpe in casa). Detto questo sapendo che la burocrazia a volte è vergognosa e lunghissima io non lascio mai i miei clienti a piedi sia che riguardi sci o scarpe, ma offro loro un "muletto". Penso che più di così non si può. Nel limite del possibile ogni negoziante dovrebbe "coccolare" i propri clienti. Poi non si può giudicare sentendo una sola campana. Basandoci sono su questo brutto episodio di certo il mio consiglio è non comprare più da questo meccanico-venditore e già qui dovresti farti una domanda: Sei meccanico o venditore? O hai una struttura per la quale tu fai il meccanico professionista e PROFESSIONALE e deleghi altri alla vendita con qualità ed esperienza oppure fai male l'uno e l'altro, purtroppo con la liberalizzazione delle licenze chiunque può inventarsi di fare tutto a scapito del cliente, della professionalità,della trasparenza e dei pochi negozianti che ancora credono che il servizio dato sia non solo un valore aggiunto ma una qualifica, ma spesso il prezzo più basso vince sulla professionalità. Detto questo mi dispiace per il nostro amico e per la sua brutta esperienza. Ancora se il venditore ha "peso" verso l'azienda la scarpa la fa sostituire con una telefonata, in caso contrario apriti celo.
A dimenticavo se chiami in casa madre ti dicono di rivolgerti al negozio deve è stato fatto l'acquisto.
Ma di tutto questo a Napoji penso non glie ne freghi una mazza, lui è incolpevolmente senza scarpe. Buona fortuna
 

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