SCANUPPIA
Per mia comodità inizierò a descrivere questo itinerario partendo da Rovereto anche se sarebbe possibile partire direttamente da Besenello o meglio ancora da Mattarello, in questo caso si risparmierebbero un 15 di km e si riuscirebbe a fare un po’ di riscaldamento prima di intraprendere quella che è considerata la salita più difficoltosa d’Italia e se non erro d’Europa con fondo cementato.
In vista della magnifica Malga Palazzo
Sul tratto in costa del 446 verso il sasso dell'aquila
In discesa sul magnifico sentiero 450 detto delle zeta
Tutte le mappe le trovate qua http://www.mtb-forum.it/community/photoalbum/showgallery.php?cat=1194
Per chi volesse è stato creato un gruppo dal mitico apenseri e tutti coloro che sono saliti sono invitati ad iscriversi e a lasciare le loro impressioni e foto Scalatori della Scanuppia
Ringrazio BSTH per il file gps.
Per mia comodità inizierò a descrivere questo itinerario partendo da Rovereto anche se sarebbe possibile partire direttamente da Besenello o meglio ancora da Mattarello, in questo caso si risparmierebbero un 15 di km e si riuscirebbe a fare un po’ di riscaldamento prima di intraprendere quella che è considerata la salita più difficoltosa d’Italia e se non erro d’Europa con fondo cementato.
- Partendo dal parcheggio della stadio Quercia di Rovereto passiamo sotto la ferrovia e prendiamo la seconda a dx che ci porta sulla ciclabile che costeggia il fiume Adige direzione nord.
- Al km 1.5, presso un gruppo di case, la ciclabile svolta bruscamente a sx per poi passare sotto la statale e proseguire seguendo sempre la sponda del fiume.
- Al km 6 la ciclabile incrocia la provinciale per Calliano, noi proseguiamo dritti prendendo sempre la ciclabile.
- Al km 7 troviamo la ciclabile sbarrata in prossimità della ferrovia, abbiamo due possibilità:tornare indietro e prendere lo svincolo o passare a sx nel greto del rio Cavallo (abbiamo o no le ruote grasse) per poi poco dopo rientrare sull’asfalto.
- Poco dopo al primo incrocio prendiamo a sx e ci inoltriamo nel paese di Calliano per via 3 Novembre.
- Sempre dritti e al secondo incrocio importante prendiamo a dx per via San Lorenzo per poi attraversare la statale e proseguire dritti. Siamo al km 8.
- Ora per via Castelbeseno stiamo giungendo al paese di Besenello da cui inizierà la salita. Proseguiamo sempre sulla strada principale e transitando prima per via Roma giungiamo nei pressi della chiesa del paese, km 9.5.
- Svoltiamo poco prima della chiesa a dx per via Trento e al km 9.85 svoltiamo a sx per via Scanuppia e da qui, sempre dritti,in salita sempre più pronunciata giungiamo in prossimità di una cava di materiale, km 10.5, svoltiamo a sx e attraversiamo il ponte che sarà l’ultimo punto in piano di tutta la nostra salita e proseguiamo dritti su fondo cementata e sempre più impegnativo, raggiungiamo in certi punti una pendenza del 45%.
- Al km 11.5 al 3° tornante troviamo una fontana con acqua potabile ma le pendenze stentano a calare, anzi.
- Al km 12 teniamo la sx e proseguiamo dritti lasciandoci poco dopo una cappella alla nostra sx.
- Al km 12.5 in località Maso dei Cucchi la strada svolta a dx per poi giungere al km 13 in prossimità di una fontana e di una cappella. In prossimità del Maso dei Cucchi parte un sentiero,segnavia 431B, che ci riporterebbe in valle in località Acquaviva , se intendete farlo ricordatevi di portarvi appresso un parapendio talmente è esposto e tecnico in alcuni punti.
- Noi in ogni caso proseguiamo il nostro calvario sulla strada cementata che al km 13.8 ci porta ad una frazioncina che attraversiamo Scanucieri.
- La strada prosegue sempre cementata con pendenze che variano dal 20% al 35% non lasciando mai un attimo di respiro.
- Al km 16.5 il fondo cementato lascia il posto ad un fondo cementato con pietre per poi svoltando a dx trasformarsi in strada bianca. Troviamo una cancellata che una volta aperta va poi chiusa e finalmente le pendenze vanno assottigliandosi.
- Al km 17 lasciamo a sx Malga Imprec ma notiamo una carrareccia che svoltando a sx e passando sopra la malga ci porterà nel ritorno al Becco della Ceriole, noi proseguiamo dritti in direzione Malga Palazzo che incontriamo al km 18 e quota 1550.
- Ritornati sui nostri passi ci incamminiamo per la carrareccia che abbiamo notato nel salire e che lascia Malga Imprec alla nostra sx.
- Proseguendo su radure, segnavia 446, siamo costretti a mettere i piedi a terra per superare dei corti strappetti in salita su fondo non certo dei migliori.
- Al km 20.5 all’estremità di una radura si notano dei cartelli indicatori della SAT ed un cancelletto anche questo da richiudere che ci immettono in un sentiero che corre in costa a piombo sulla valle dell’Adige, per fortuna siamo protetti da una folta vegetazione di pini mughi che in caso di una nostra caduta ci fermerebbero, porre attenzione al fondo che come unica difficoltà presenta radici, siamo sempre sul segnavia 446.
- Giunti in prossimità del Sasso dell’Aquila, suggestivo sasso a forma di aquila con le ali aperte, proseguiamo verso nord facendo attenzione all’unico passaggio problematico di tutta la discesa, siamo sempre sul segnavia 446.
- Al km 22 porre attenzione: il sentiero più evidente scenderebbe a sx mentre noi dobbiamo proseguire a dx in leggera contropendenza, se si prende quello di sx si finisce poco sotto su di un sentiero attrezzato con una fune metallica, poco male bici in spalle e torniamo indietro.
- Ora il sentiero si allarga e si trasforma in una carrareccia tutta tornanti e curve, non abbiamo un attimo di respiro, le rette su questo sentiero non esistono ed ora siamo sul segnavia 450 detto anche sentiero delle zeta, che con magnifici scorci sulla sottostante Valsugana ci fa perdere velocemente quota.
- Al km 24 incrociamo una prima tagliafuoco che ci inviterebbe a seguirla verso sx, non dobbiamo prenderla ma si deve proseguire su segnavia 450 che con tutti i sui tornanti continua verso nord.
- Al km 25 incrociamo una tagliafuoco che questa volta decidiamo di seguire verso dx, dopo un tornante ad un bivio, porre attenzione, la tagliafuoco incrocia un largo sentiero con brusca sterzata da sx lo prendiamo e siamo al km 26.
- Il sentiero ora pedalabile ci porta velocemente verso la valle dell’Adige, incrociamo una tagliafuoco e noi proseguiamo sempre dritti verso la valle dell’Adige.
- Al km 27 giungiamo ai ruderi del Forte Fornas, qui seguiamo il segnavia 446 che prima in maniera dolce e poi sempre più tecnica, per via dei tornanti strettissimi che ci costringono al piede a terra, ci porta a Mattarello.
- Al km 29 incrociamo una tagliafuoco che prendiamo verso dx in leggera salita, ci ritroviamo in un campo di mele, seguiamo la strada che svolta verso dx e dopo Maso Martinelle troviamo l’asfalto che seguiamo per la sua massima pendenza fino ad arrivare a Mattarello.
- Seguendo Via del Castel alla rotonda andiamo a dx e in quindi in direzione nord. Imbocchiamo Via Giulio Catoni e al primo bivio importante prendiamo a sx e imbocchiamo quindi Via Nazionale sempre in direzione nord, al primo bivio giriamo a sx e dopo aver passato il sovra passo a sx troviamo la ciclabile che seguiamo questa volta in direzione sud.
- Al km 39.5 in prossimità di Besenello la ciclabile cambia sponda e attraverso il fiume Adige per proseguire sempre verso sud. Abbiamo tempo per girare lo sguardo e cercare la strada che ci ha portato a Malga Palazzo.
- Al km 42.5 incontriamo un punto di ristoro il Bici Grill della ciclabile. Proseguendo attraversiamo subito il fiume Adige e ci ritroviamo sulla ciclabile percorsa alla mattina che ci riporta al parcheggio dello Stadio Quercia.
In vista della magnifica Malga Palazzo
Sul tratto in costa del 446 verso il sasso dell'aquila
In discesa sul magnifico sentiero 450 detto delle zeta
Tutte le mappe le trovate qua http://www.mtb-forum.it/community/photoalbum/showgallery.php?cat=1194
Per chi volesse è stato creato un gruppo dal mitico apenseri e tutti coloro che sono saliti sono invitati ad iscriversi e a lasciare le loro impressioni e foto Scalatori della Scanuppia
Ringrazio BSTH per il file gps.