Scanuppia (Besenello-malga Palazzo-Mattarello)

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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scratera

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SCANUPPIA


Per mia comodità inizierò a descrivere questo itinerario partendo da Rovereto anche se sarebbe possibile partire direttamente da Besenello o meglio ancora da Mattarello, in questo caso si risparmierebbero un 15 di km e si riuscirebbe a fare un po’ di riscaldamento prima di intraprendere quella che è considerata la salita più difficoltosa d’Italia e se non erro d’Europa con fondo cementato.

  • Partendo dal parcheggio della stadio Quercia di Rovereto passiamo sotto la ferrovia e prendiamo la seconda a dx che ci porta sulla ciclabile che costeggia il fiume Adige direzione nord.
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  • Al km 1.5, presso un gruppo di case, la ciclabile svolta bruscamente a sx per poi passare sotto la statale e proseguire seguendo sempre la sponda del fiume.
  • Al km 6 la ciclabile incrocia la provinciale per Calliano, noi proseguiamo dritti prendendo sempre la ciclabile.
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  • Al km 7 troviamo la ciclabile sbarrata in prossimità della ferrovia, abbiamo due possibilità:tornare indietro e prendere lo svincolo o passare a sx nel greto del rio Cavallo (abbiamo o no le ruote grasse) per poi poco dopo rientrare sull’asfalto.
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  • Poco dopo al primo incrocio prendiamo a sx e ci inoltriamo nel paese di Calliano per via 3 Novembre.
  • Sempre dritti e al secondo incrocio importante prendiamo a dx per via San Lorenzo per poi attraversare la statale e proseguire dritti. Siamo al km 8.
  • Ora per via Castelbeseno stiamo giungendo al paese di Besenello da cui inizierà la salita. Proseguiamo sempre sulla strada principale e transitando prima per via Roma giungiamo nei pressi della chiesa del paese, km 9.5.
  • Svoltiamo poco prima della chiesa a dx per via Trento e al km 9.85 svoltiamo a sx per via Scanuppia e da qui, sempre dritti,in salita sempre più pronunciata giungiamo in prossimità di una cava di materiale, km 10.5, svoltiamo a sx e attraversiamo il ponte che sarà l’ultimo punto in piano di tutta la nostra salita e proseguiamo dritti su fondo cementata e sempre più impegnativo, raggiungiamo in certi punti una pendenza del 45%.
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  • Al km 11.5 al 3° tornante troviamo una fontana con acqua potabile ma le pendenze stentano a calare, anzi.
  • Al km 12 teniamo la sx e proseguiamo dritti lasciandoci poco dopo una cappella alla nostra sx.
  • Al km 12.5 in località Maso dei Cucchi la strada svolta a dx per poi giungere al km 13 in prossimità di una fontana e di una cappella. In prossimità del Maso dei Cucchi parte un sentiero,segnavia 431B, che ci riporterebbe in valle in località Acquaviva , se intendete farlo ricordatevi di portarvi appresso un parapendio talmente è esposto e tecnico in alcuni punti.
  • Noi in ogni caso proseguiamo il nostro calvario sulla strada cementata che al km 13.8 ci porta ad una frazioncina che attraversiamo Scanucieri.
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  • La strada prosegue sempre cementata con pendenze che variano dal 20% al 35% non lasciando mai un attimo di respiro.
  • Al km 16.5 il fondo cementato lascia il posto ad un fondo cementato con pietre per poi svoltando a dx trasformarsi in strada bianca. Troviamo una cancellata che una volta aperta va poi chiusa e finalmente le pendenze vanno assottigliandosi.
  • Al km 17 lasciamo a sx Malga Imprec ma notiamo una carrareccia che svoltando a sx e passando sopra la malga ci porterà nel ritorno al Becco della Ceriole, noi proseguiamo dritti in direzione Malga Palazzo che incontriamo al km 18 e quota 1550.
  • Ritornati sui nostri passi ci incamminiamo per la carrareccia che abbiamo notato nel salire e che lascia Malga Imprec alla nostra sx.
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  • Proseguendo su radure, segnavia 446, siamo costretti a mettere i piedi a terra per superare dei corti strappetti in salita su fondo non certo dei migliori.
  • Al km 20.5 all’estremità di una radura si notano dei cartelli indicatori della SAT ed un cancelletto anche questo da richiudere che ci immettono in un sentiero che corre in costa a piombo sulla valle dell’Adige, per fortuna siamo protetti da una folta vegetazione di pini mughi che in caso di una nostra caduta ci fermerebbero, porre attenzione al fondo che come unica difficoltà presenta radici, siamo sempre sul segnavia 446.
  • Giunti in prossimità del Sasso dell’Aquila, suggestivo sasso a forma di aquila con le ali aperte, proseguiamo verso nord facendo attenzione all’unico passaggio problematico di tutta la discesa, siamo sempre sul segnavia 446.
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  • Al km 22 porre attenzione: il sentiero più evidente scenderebbe a sx mentre noi dobbiamo proseguire a dx in leggera contropendenza, se si prende quello di sx si finisce poco sotto su di un sentiero attrezzato con una fune metallica, poco male bici in spalle e torniamo indietro.
  • Ora il sentiero si allarga e si trasforma in una carrareccia tutta tornanti e curve, non abbiamo un attimo di respiro, le rette su questo sentiero non esistono ed ora siamo sul segnavia 450 detto anche sentiero delle zeta, che con magnifici scorci sulla sottostante Valsugana ci fa perdere velocemente quota.
  • Al km 24 incrociamo una prima tagliafuoco che ci inviterebbe a seguirla verso sx, non dobbiamo prenderla ma si deve proseguire su segnavia 450 che con tutti i sui tornanti continua verso nord.
  • Al km 25 incrociamo una tagliafuoco che questa volta decidiamo di seguire verso dx, dopo un tornante ad un bivio, porre attenzione, la tagliafuoco incrocia un largo sentiero con brusca sterzata da sx lo prendiamo e siamo al km 26.
  • Il sentiero ora pedalabile ci porta velocemente verso la valle dell’Adige, incrociamo una tagliafuoco e noi proseguiamo sempre dritti verso la valle dell’Adige.
  • Al km 27 giungiamo ai ruderi del Forte Fornas, qui seguiamo il segnavia 446 che prima in maniera dolce e poi sempre più tecnica, per via dei tornanti strettissimi che ci costringono al piede a terra, ci porta a Mattarello.
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  • Al km 29 incrociamo una tagliafuoco che prendiamo verso dx in leggera salita, ci ritroviamo in un campo di mele, seguiamo la strada che svolta verso dx e dopo Maso Martinelle troviamo l’asfalto che seguiamo per la sua massima pendenza fino ad arrivare a Mattarello.
  • Seguendo Via del Castel alla rotonda andiamo a dx e in quindi in direzione nord. Imbocchiamo Via Giulio Catoni e al primo bivio importante prendiamo a sx e imbocchiamo quindi Via Nazionale sempre in direzione nord, al primo bivio giriamo a sx e dopo aver passato il sovra passo a sx troviamo la ciclabile che seguiamo questa volta in direzione sud.
  • Al km 39.5 in prossimità di Besenello la ciclabile cambia sponda e attraverso il fiume Adige per proseguire sempre verso sud. Abbiamo tempo per girare lo sguardo e cercare la strada che ci ha portato a Malga Palazzo.
  • Al km 42.5 incontriamo un punto di ristoro il Bici Grill della ciclabile. Proseguendo attraversiamo subito il fiume Adige e ci ritroviamo sulla ciclabile percorsa alla mattina che ci riporta al parcheggio dello Stadio Quercia.
Ecco anche un po' di foto:in salita sul tratto più impegnativo, siamo intorno al 45%
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In vista della magnifica Malga Palazzo
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Sul tratto in costa del 446 verso il sasso dell'aquila
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In discesa sul magnifico sentiero 450 detto delle zeta
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Tutte le mappe le trovate qua http://www.mtb-forum.it/community/photoalbum/showgallery.php?cat=1194

Per chi volesse è stato creato un gruppo dal mitico apenseri e tutti coloro che sono saliti sono invitati ad iscriversi e a lasciare le loro impressioni e foto Scalatori della Scanuppia
Ringrazio BSTH per il file gps.:celopiùg:
 

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gianlu71

Biker dantescus
29/11/06
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gianlu71.blogspot.com
a me oggi sembrava veramente di essere li :smile::smile::smile:grande scrat! giro stupendo, la fatica fatta in salita viene poi appagata dagli splendidi panorami che si godono la in cima e dalla fantastica discesa. voto 10 all'aquila che ci ha salutati! grande giro, bello faticoso in salita, bisogna stare li non solo con le gambe ma anche con la testa,cosi' come in discesa! ottima compagnia, ottimo rapporto qualita' prezzo al bicigrill. scrat...ti devo sempre un pranzo....se continui con questi giri diventa un nozze:smile::smile::smile::smile: alla prossima:celopiùg:
 

apenseri

Moderatur....... chi, io?
Moderatur
20/6/08
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Valconca
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R.R. 9.2 (AM)
1 - Di panorami in montagna ne ho vis!ti tanti!
2 - Di salite ripide ne ho provate molte!
3 - Di amici con cui pedalare ne ho avuti diversi.

1 - La vista della valle dell'Adige con Trento, i vigneti ed il fiume me la ricorderò per parecchio!
2 - Le altre salite sono poco più che falsopiani rispetto alla Scanuppia!
3 - Trovare un bel gruppo come quello di oggi sarà dura!


La salita della Scanuppia l'avevo già provata, il single-track verso il Sasso dell'Aquila e la discesa verso Mattarello sono la degna conseguenza ad una salita così "epica".
Consiglio a tutti di provarla almeno una volta. Vale la pena prepararsi specificamente per un'impresa che, ne sono sicuro, potrete raccontare per molto tempo con orgoglio.

PS c'è un record da battere: quello di Scratera che ha fatto la salita della Scanuppia per ben due volte in un mese e mezzo.
 

scratera

Biker nirvanensus
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............mi mettete in imbarazzo......:medita:......ecco qua la traccia del giro con una piccolissima variante durante la discesa e per raggiungere il becco della ceriola............niente di stravolgente.......:cucù:...........
 

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FabryLorenz

Biker perfektus
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Da l'Adige del 22/01/2009
SCANUPPIA VIETATA ALLE BICI!

laura galassi BESENELLO - «Salita della morte» addio. In base all'ordinanza del comune di Besenello, dall'1 gennaio 2009 la strada che dal ponte del Rio Secco si snoda fino al confine della riserva demaniale Monte Scanuppia, non sarà più percorribile con le mountain bike. Meta di pellegrinaggio per bikers di tutta Europa, i 7,5 chilometri senza respiro del Monte Scanuppia, con una pendenza media del 17,6% ed alcune «muraglie» al 45%, costituiscono una vera e propria sfida al limite dello sforzo fisico. Soprattutto d'estate, a tentare l'impresa sono sia arrampicatori italiani sia stranieri, esaltati dalle esperienze raccontate in numerosi forum su internet, corredati dai rispettivi video dell'avventura. A sentire chi ci ha provato, raggiungere la vetta senza mettere i piedi a terra è pura utopia; la maggior parte dei temerari quindi si limita a percorrere la «via crucis» della Scanuppia con numerose soste per riprendere fiato e sgranchire le gambe. Per motivi di sicurezza però, il Comune già la primavera scorsa aveva limitato il transito sulla strada cementata ai residenti dotati di mezzi idonei come fuoristrada, trattori e auto 4x4. Con l'ultima ordinanza di ottobre invece, la via Scanuppia potrà essere percorsa dai non residenti unicamente a piedi. «Da qualche anno - spiega il sindaco di Besenello Carmen Manfrini - la salita è sempre più trafficata, così i residenti mi hanno fatto notare che la situazione stava diventando pericolosa. Visto che chi ha la casa sul monte sottoscrive un regolare permesso per transitare con i veicoli, mi sembra corretto tutelare questo diritto». Il divieto di transito è quindi dovuto all'incompatibilità fra il traffico di automobili e quello di biciclette; a sentire i residenti infatti spesso durante l'estate capita di imbattersi in gruppi di bikers, vedendosi quindi costretti a soste improvvise sulle temibili pendenze della strada. «Inoltre - continua il sindaco - non c'è da sottovalutare la pericolosità del tracciato anche per gli stessi ciclisti. Spesso d'estate si parte la mattina col sole e il ritorno tocca farlo sotto la pioggia, con il manto stradale scivoloso come sapone. Se qualcuno dovesse farsi male, il Comune avrebbe delle responsabilità». Ulteriore preoccupazione per l'amministrazione è inoltre il rispetto della fauna all'interno della riserva naturale Monte Scanuppia. «Arrivati in cima alla salita ci si imbatte in una sbarra perché all'interno del Sic (Sito di Interesse Comunitario ndr) ci si può spostare solo a piedi proprio per non turbare gli animali. Più gente sale in quei boschi, più l'ambiente sarà compromesso» afferma la prima cittadina di Besenello. C'è chi però non è d'accordo con la risoluzione adottata dal Comune; visto il grande successo che la salita riscuote sul web infatti, il tracciato della Scanuppia potrebbe costituire una delle poche attrattive turistiche del paese. «Alla notizia della chiusura della strada - spiega Cecilia Piffer, proprietaria del Bed & Breakfast "BlueMind" di Besenello - sono rimasta spiacevolmente sorpresa anche perché proprio quest'estate ero stata intervista dal giornale Adige per testimoniare l'interesse di giovani sportivi, anche stranieri, alla salita». Secondo la proprietaria della pensione infatti, chiudere il tracciato è una prova lampante della scarsa vocazione turistica di Besenello. «Si parla tanto di marketing territoriale ma quando la salita di un paese di 2 mila abitanti attraverso il passaparola sul web riesce ad avere ampio riscontro per una nicchia di appassionati, ecco che si decide di chiuderla». Per scongiurare eventuali infortuni dei bikers sulla salita, secondo Piffer sarebbe bastato evidenziare le caratteristiche della strada con un cartello, magari consigliando per il ritorno il percorso forestale sul versante opposto della montagna. «Credevo che per Besenello essere conosciuti anche all'estero potesse costituire un vanto. Per di più si trattava anche di un'impresa sportiva meritevole e vista l'attenzione all'ambiente, proibire il passaggio alle biciclette accettando invece i fuoristrada mi sembra anacronistico». Per l'amministrazione comunale invece, in accordo con la Provincia, è sembrato più opportuno rinunciare ad una possibile forma di turismo. «Creare turismo sulla montagna - conclude Carmen Manfrini - non mi interessa, ciò che conta è proteggere la zona ed evitare i rischi per chi vuole raggiungere la sua casa». Rimane un unico dubbio: chi si incaricherà di comunicare agli appassionati da tutta Europa la «nefasta» notizia della chiusura?
 
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scratera

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........purtroppo allego qua sotto un' ordinanza comunale che vieta la circolaziobe a tutti i velocipidi............:arrabbiat::arrabbiat:.........vediamo come andrà a finire............:medita:
 

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scratera

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...............ci siamo organizzati e abbiamo spedito una lettera al comune di besenello al seguente indirizzo.................

Sindaco Sig.ra Carmen Manfrini
Comune di Besenello
Via Degasperi, 5
38060 Besenello (TN)


oppure via email: [email protected]
oppure via fax: 0464 820099


...............chi volesse aggregarsi è libero di farlo...........
.......riporto sotto la lettera spedita compilata a cura di rovermtb
 

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  • lettera al sindaco.doc
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