mettiamola così, la neve mi ha rotto i maroni: non la trovo divertente, non scio più, non mi piacciono le ciaspe e dopo una volta che vado con la neve in bici, mi stufo. quindi oggi sono andato a chiudere un paio di faccende in sospeso.
via della Tesa 49- é una carrozzeria, ma subito prima c'è un tunnel che se ne esce dal buio. prende dalla via sopra con una stradina sconnessa tra la spazzatura, schivate un paio di telai di benelli rubato e c'é l'imbocco: venti metri sparati di scalinata nel buio più totale, in un tunnel largho tre centimetri più del manubrio. a metà mi piglia sempre un dubbio: e se ci fosse un telaio di ciao? anni fa mi é capitato, ma di solito è pulito. si spera sempre non passi la tipica vecchina all'uscita, perchè in quel caso sarebbe come un film di james bond. un mirino pronto a sparare come una cannonata un ciclista sul marciapiede.
scala Pasquale Bonghi- Via Revoltella. Un tizio con sto nome, potevano solo che dedicargli una scalinata acida. taglia in due la collina come una fetta di torta, la prima volta che l'ho vista quasi non ci credevo. pedalo il monomarcia su per via dell'eremo spostandomi vertebre nello sforzo, fino in cima. da lì inizia con un bel paio di gradinate IN CURVA STRETTA, come i topolini a barcola ma due in sequenza. poi si alternano pezzi da duecento orari a sorpresine: da un bordo cieco in cui si arriva a palla ci si accorge all'ultimo che ci sono dei lavori che riducono di tre quarti lo spazio, e si viaggia tra giardinetti da cui potrebbe uscire qualche innocente con la spazzatura e stradine dove di solito lasciano liberi i bimbi. immaginatevi i giochi finiti in tragedia. è bella, ma da fare la sera quando non c'è nessuno: il venerdi sera li sotto una mia amica ha un locale che fa birra e salsicce. organizziamo una serata alla bud spencer?
via della Tesa 49- é una carrozzeria, ma subito prima c'è un tunnel che se ne esce dal buio. prende dalla via sopra con una stradina sconnessa tra la spazzatura, schivate un paio di telai di benelli rubato e c'é l'imbocco: venti metri sparati di scalinata nel buio più totale, in un tunnel largho tre centimetri più del manubrio. a metà mi piglia sempre un dubbio: e se ci fosse un telaio di ciao? anni fa mi é capitato, ma di solito è pulito. si spera sempre non passi la tipica vecchina all'uscita, perchè in quel caso sarebbe come un film di james bond. un mirino pronto a sparare come una cannonata un ciclista sul marciapiede.
scala Pasquale Bonghi- Via Revoltella. Un tizio con sto nome, potevano solo che dedicargli una scalinata acida. taglia in due la collina come una fetta di torta, la prima volta che l'ho vista quasi non ci credevo. pedalo il monomarcia su per via dell'eremo spostandomi vertebre nello sforzo, fino in cima. da lì inizia con un bel paio di gradinate IN CURVA STRETTA, come i topolini a barcola ma due in sequenza. poi si alternano pezzi da duecento orari a sorpresine: da un bordo cieco in cui si arriva a palla ci si accorge all'ultimo che ci sono dei lavori che riducono di tre quarti lo spazio, e si viaggia tra giardinetti da cui potrebbe uscire qualche innocente con la spazzatura e stradine dove di solito lasciano liberi i bimbi. immaginatevi i giochi finiti in tragedia. è bella, ma da fare la sera quando non c'è nessuno: il venerdi sera li sotto una mia amica ha un locale che fa birra e salsicce. organizziamo una serata alla bud spencer?
