scala difficoltà mtb

louuka

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ciao a tutti.
visto che tra una gita e l'altra bisogna pur occupare il tempo :shock: vi propongo un quesito: esiste una scala di difficoltà per gli itinerari mtb che tenga conto sia della lunghezza dell'itinerario, sia delle difficoltà tecniche (differenziando salita e discesa), sia dell'eventuale impegno escursionistico?
la normale scala usata (MC, BCE, OCA+,...) mi sembra ambigua e non considerata da tutti alla stesso modo.

:saccio:

se ne potrebbe creare (o modificare alle nostre esigenze) una????!!!!
ciao a tutti, Luca :-P ,
 

muldox

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Bella domada Louuka! :-o Non so se esiste una scala ufficiale ed universalmente riconosciuta, ma se anche dovesse esistere direi che non la utilizza praticamente nessuno. Crearne una? Secondo me non è cosa semplice, specie per quanto riguarda le difficoltà tecniche. Invece direi che non c'è problema per quanto riguarda lunghezza e dislivelli degli itinerari, ma per quello non serve una scala, basta conoscere l'unità di misura "metro lineare" ;-)
 

superalby

Biker novus
che sappia io sig.ri bikers ogni zona ha un suo libro di itinerari e quindi una propria scala di difficoltà, ad esempio sulla valle d'aosta c'è una scala da 1 a 3 comprendente i vari 1+ 2 2+ e cosi dicendo.
sulla valsesia c'e' un'introvabile libro di 50 itinerari che parte dal più "semplice" al quasi impedalabile, con una scala da 1 a sei.....
quindi è a parer mio tutto è personale da paese a paese o-o
 

drlove

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superalby ha scritto:
sulla valsesia c'e' un'introvabile libro di 50 itinerari che parte dal più "semplice" al quasi impedalabile, con una scala da 1 a sei.....

ah ah...... è proprio introvabile?
la scala va da 1 a 5 più una T per gli itinerari più difficoltosi anche tecnicamente.....
 

kikhit

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considerando la solita scala MC, BC, OC, MCA.......ecc.................in basa alla mia esperienza, avendo fatto itinerari presi da testi differenti...è tutto SOGGETTIVO........
ho trovato dei BCA che erano facilissimi, dei BC più impegnativi...poi prova a fere uno stesso sentiero dopo un temporale o con clime secco.............cambia molto!!!!
 

louuka

Biker novus
22/9/04
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ho trovato su internet questo:

Documento programmatico del Gruppo Promotore per la costituzione della Commissione per il Cicloalpinismo (cai) :maremmac:

obiettivi:
• entro due anni:
- costituire una scuola per la formazione di accompagnatori/istruttori di cicloalpinismo, definendo il programma di massima e individuando il relativo corpo docente;
- regolamentare il corretto utilizzo del mezzo ai fini della sicurezza e del rispetto ambientale;
- definire una scala delle difficoltà;


qualcuno (magari dentro al CAI LPV mtb) sa se ne è seguito qualcosa...

ciao, Louuka :8):
 

monorotula

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louuka ha scritto:
ho trovato su internet questo:

Documento programmatico del Gruppo Promotore per la costituzione della Commissione per il Cicloalpinismo (cai) :maremmac:

obiettivi:
• entro due anni:
- costituire una scuola per la formazione di accompagnatori/istruttori di cicloalpinismo, definendo il programma di massima e individuando il relativo corpo docente;
- regolamentare il corretto utilizzo del mezzo ai fini della sicurezza e del rispetto ambientale;
- definire una scala delle difficoltà;


qualcuno (magari dentro al CAI LPV mtb) sa se ne è seguito qualcosa...

ciao, Louuka :8):

Ci stiamo lavorando, vi garantisco che la scala delle difficoltà sarà l'ultimo obiettivo ad essere raggiunto, in quanto da sempre oggetto di accese ed interminabili discussioni.
 

ilGATTO®

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louuka ha scritto:
ciao a tutti.
visto che tra una gita e l'altra bisogna pur occupare il tempo :shock: vi propongo un quesito: esiste una scala di difficoltà per gli itinerari mtb che tenga conto sia della lunghezza dell'itinerario, sia delle difficoltà tecniche (differenziando salita e discesa), sia dell'eventuale impegno escursionistico?
la normale scala usata (MC, BCE, OCA+,...) mi sembra ambigua e non considerata da tutti alla stesso modo.

:saccio:

se ne potrebbe creare (o modificare alle nostre esigenze) una????!!!!
ciao a tutti, Luca :-P ,


Per la mtb non esistono modo intelligenti, sicuri, che non diano problemi di interpretazione per indicare il livello di difficolta. Perchè le variabili sono troppe, perchè il territorio e i percorsi variano troppo da zona a zona. Per la forbice di capacità media dei biker è troppo ampia.
L'unico modo per capire quanto è diffcile tecinicamente è un percorso è utilizzando la propria esperienza. Una mappa può farti capire quasi tutto, e nel caso ti sia sbagliato torni a casa a piedi. Per quanto riguarda la durezza fisico-atletica di un percorso è sufficiente sapere il dislivello REALE e il chilometraggio.

Dare indicazioni troppo "definitive" può essere fuorviante, chi legge si crede sempre + bravo di quanto è in realtà (ed è giusto, bisogna spostare la border.line) e si sopravvaluta.

In un libro di itinerari l'importante è che la scala di identificazione delle difficoltà sia omogenea per tutti gli itnerari. Chi legge prova prima i + facile e si muove di consegenza. Ribadisco però il concetto che guardando una buona mappa al 25.000 e il profilo altimetrico si può gia capire la difficolta del percorso.
 

muldox

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ilGATTO® ha scritto:
...Ribadisco però il concetto che guardando una buona mappa al 25.000 e il profilo altimetrico si può gia capire la difficolta del percorso.

Mah, su questo non sono d'accordo. Potrai intuire la pendenza ma non di certo la tecnicità del percorso ( leggi tipo di fondo ). E si sa che non sempre vanno di pari passo :-o .
 

ilGATTO®

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muldox ha scritto:
ilGATTO® ha scritto:
...Ribadisco però il concetto che guardando una buona mappa al 25.000 e il profilo altimetrico si può gia capire la difficolta del percorso.

Mah, su questo non sono d'accordo. Potrai intuire la pendenza ma non di certo la tecnicità del percorso ( leggi tipo di fondo ). E si sa che non sempre vanno di pari passo :-o .

La carta indica se è sentierio o mulattiera-carrareccia. Nel caso del sentiero bisogna sfruttare la propria esperienza.
Ad esempio, in lombardia, a parità di pendenza un sentiero in quota (sopra i 1500) sarà su alpeggi, sarà scavato nel terreno e presenterà cambi di pendenza e sassi affioranti. A quota maggiore probabimente la valle è + aperta, e ci saranno ghiaioni da attraversare.
Ad esempio sul lago, i sentieri dai 200 a ai 700, sono ciottolati, tecnici e maltenuti. Se vedi che il sentiero congiunge due alpeggi abbastanza grossi, probabilmente sarà ben battuto. Se il sentiero attraversa numerosi torrenti probabilmente il pendio è molto eroso, e le rocce affioranti renderanno il senitero poco pedalabile.
Se sei in liguria il sentiero che scende verso valle sarà tecnico, etc etc.
Non voglio dire che la carta è sufficiente. Ma solo che la carta dice mille cose in + di un semplice "media difficolta". Guardando la carta, il profilo altimetrico e soprattutto la descrizione dell'intinerario si può avere una sufficiente idea di ciò che si andrà ad incontrare.
Mentre la descrizione sintetica delle difficolta è semplicente una delle cose da valutare, e a volte può essere fuorviante.
 

monorotula

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ilGATTO® ha scritto:
Ribadisco però il concetto che guardando una buona mappa al 25.000 e il profilo altimetrico si può gia capire la difficolta del percorso.

Invece credo che non servirebbe nemmeno una mappa al 25 per giudicare un percorso. Basta provare quelle da orientamento, che sono in assoluto le più dettagliate, per capire che un esame del terreno in prima persona è sempre necessario per giudicare un tracciato.
 

ilGATTO®

Biker tremendus
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monorotula ha scritto:
ilGATTO® ha scritto:
Ribadisco però il concetto che guardando una buona mappa al 25.000 e il profilo altimetrico si può gia capire la difficolta del percorso.

Invece credo che non servirebbe nemmeno una mappa al 25 per giudicare un percorso. Basta provare quelle da orientamento, che sono in assoluto le più dettagliate, per capire che un esame del terreno in prima persona è sempre necessario per giudicare un tracciato.

Non ho capito la tua risposta. Tu come fai? Una settimana prima di fare un giro fai il percorso, poi una volta visto lo giudichi e decidi la diffcoltà?

Qui stiamo parlando (o forse ho capito male e me ne scuso) di trovare un modo per capire la difficoltà di un sentiero senza averlo percorso: basandosi su guide, mappe etc. Chiaro che senza vederlo di persona non si può giudicare alla perfezione.
 

monorotula

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ilGATTO® ha scritto:
Non ho capito la tua risposta. Tu come fai? Una settimana prima di fare un giro fai il percorso, poi una volta visto lo giudichi e decidi la diffcoltà?
Qui stiamo parlando (o forse ho capito male e me ne scuso) di trovare un modo per capire la difficoltà di un sentiero senza averlo percorso: basandosi su guide, mappe etc. Chiaro che senza vederlo di persona non si può giudicare alla perfezione.

In effetti pensavo si parlasse semplicemente di scala di difficoltà. Comunque io faccio proprio così: prima di provare un percorso non mi azzardo a pronunciare una sola lettera riguardo la difficoltà, anche quando si tratta di strade sterrate. Un esempio tra tanti: prova a far finta di non sapere nulla sullo Chaberton, e giudica sulla cartina la difficoltà presumibile nel raggiungerlo per la strada che parte da Fenils.
 

louuka

Biker novus
22/9/04
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l'idea di fare un "censimento" delle scale di difficoltà esistenti mi è venuta perchè, visto che non esiste una scala universalmente riconosciuta (e questo lo si evince dalla discussione che si è fatta), pensavo potesse essere interessante crearne o modificarne una di modo che divenisse il più soddisfacente possibile per avere rapidamente un'informazione in più. %$))

ad esempio per l'alpinismo, l'arrampicata :specc: , ci sono scale di difficoltà per il passaggio singolo (IV, V+, 6a, 6c+,...) e per l'impegno complessivo della gita (F, PD, AD, D, TD, ABO); allo stesso modo per lo scialp. uno legge la descrizione della via, ma sa già a che livello si rivolge il relatore.

sarebbe utile poter anteporre alla descrizione di un itinerario (trovato su una guida stampata o su un forum tipo questo) un'indicazione che non avesse la pretesa di essere esaustiva, ma che facesse capire al primo sguardo di cosa si sta andando a leggere.

l'importanza della carta topografica è indubbia, però molte cose non si possono evincere da essa (larghezza sentiero, presenza di pietre e quindi tecnicità dello stesso), così come non si capisce se una strada militare è in buone o cattive condizioni di fondo. inoltre, per esperienza personale, spesso le cartine geografiche SONO SBAGLIATE!!! %&$%§

il fatto che il cai-lpv ci stia pensando mi fa piacere, ma parlarne un po' sul forum non mi sembrerebbe male.

forse la cosa migliore sarebbe fare un censimento: voi che valutazione dareste (usiamo per esempio la scala MC, MCE, BC, BCE, OC, OCE) ad alcuni itinerari che conoscete??!!!

io penso ad esempio che la discesa della strada dei cannoni nel gran bosco di salbertrand sia BCE, la salita del gran serin e il malamot siano BC, la discesa della chiesetta della maddalena BCE+, però classificherei OCE sia un itinerario con discesa su sentiero esposto, sia uno con pietroni talmente grossi che se no fai trial non te la cavi...

che ne dite???!!!
scusate le pippe mentali, ma venerdì vado al passo del duca e... senza sapere come classificarlo... mi sa che non dormo :-P ... scherzo! :-?

ciao e grazie a chi posterà consigli o discussioni, :eek:
Louuka
 

lele67

Biker perfektus
26/2/04
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genova-chiavari
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superalby ha scritto:
che sappia io sig.ri bikers ogni zona ha un suo libro di itinerari e quindi una propria scala di difficoltà, ad esempio sulla valle d'aosta c'è una scala da 1 a 3 comprendente i vari 1+ 2 2+ e cosi dicendo.
sulla valsesia c'e' un'introvabile libro di 50 itinerari che parte dal più "semplice" al quasi impedalabile, con una scala da 1 a sei.....
quindi è a parer mio tutto è personale da paese a paese o-o


si poi vista la manutenzione....ci passi oggi difficolà 1+ ci vai l' estate prossima ..5- :smile:
o-o
 

louuka

Biker novus
22/9/04
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scussssss

F sta per facile,
PD per poco difficile,
AD per assez difficile
D per difficile ...
ABO per abominevole (giuro, si usa!)
ma questo vale per le gite alpinistiche.

la scala per la mtb l'ho trovata su internet:

MC - medi ciclisti: itinerari su strade sterrate o bitumate che non presentano tratti ripidi sia in salita che in discesa.

MCA - medi ciclo-alpinisti: itinerari su mulattiere e sterrate che presentano salite con pendenze non elevate o tratti particolarmente difficili sia in salita che in discesa.

BC - buoni ciclisti: itinerari prevalentemente su strade sterrate sia in salita che in discesa e che presentano tratti ripidi ma non continui.

BCA - buoni ciclo-alpinisti: percorsi misti su strade sterrate, mulattiere o sentieri che presentano pendenze impegnative e la possibilità di passaggi tecnici.

OC - ottimi ciclisti: itinerari su strade sterrate ripide e continue con la possibilità di fondo sconnesso.

OCA - ottimi ciclo-alpinisti: itinerari misti in gran parte su sentieri e mulattiere, molto ripidi, continui e impegnativi, con discese tecniche talvolta esposte e che richiedono una completa padronanza del mezzo.

però per me è un po' un bordello...

ciao Louuka
 

ilGATTO®

Biker tremendus
27/3/03
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louuka ha scritto:
scussssss

F sta per facile,
PD per poco difficile,
AD per assez difficile
D per difficile ...
ABO per abominevole (giuro, si usa!)
ma questo vale per le gite alpinistiche.

la scala per la mtb l'ho trovata su internet:

MC - medi ciclisti: itinerari su strade sterrate o bitumate che non presentano tratti ripidi sia in salita che in discesa.

MCA - medi ciclo-alpinisti: itinerari su mulattiere e sterrate che presentano salite con pendenze non elevate o tratti particolarmente difficili sia in salita che in discesa.

BC - buoni ciclisti: itinerari prevalentemente su strade sterrate sia in salita che in discesa e che presentano tratti ripidi ma non continui.

BCA - buoni ciclo-alpinisti: percorsi misti su strade sterrate, mulattiere o sentieri che presentano pendenze impegnative e la possibilità di passaggi tecnici.

OC - ottimi ciclisti: itinerari su strade sterrate ripide e continue con la possibilità di fondo sconnesso.

OCA - ottimi ciclo-alpinisti: itinerari misti in gran parte su sentieri e mulattiere, molto ripidi, continui e impegnativi, con discese tecniche talvolta esposte e che richiedono una completa padronanza del mezzo.

però per me è un po' un bordello...

ciao Louuka

Queste definizioni hanno 15 anni. E ormai non valgono + niente.
:-(
 

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