Premessa:
Luomo è esploratore fin dalla notte dei tempi, prima per la caccia che serviva alla sopravvivenza, poi per la conquista legata alla dominazione, poi per il commercio, fino ad arrivare alla conquista della luna e allesplorazione sportiva. Perciò i geni dellesploratore sono, chi più chi meno, dentro di noi e anche a me piace esplorare, cercare sempre nuove strade e nuovi sentieri. La bicicletta in questo senso è un mezzo eccezionale, perché è forse lunico col quale si riesce ad andare (quasi) dappertutto. In moto e in macchina si è frenati dagli ostacoli naturali, fine delle strade e divieti, a piedi invece si arriva dappertutto ma si è molto lenti, quello che a piedi si fa in un giorno con la bici ci vogliono poche ore e perciò lesplorazione può essere molto più veloce e ampia. Naturalmente la mountain bike è il mezzo migliore, visto che con la bdc si è legati allasfalto. E fra le mtb una all mountain con escursioni generose e non troppo pesante è quella che permette di salire e scendere un po dappertutto e compiere varie esplorazioni, dalle uscite in giornata alle lunghe traversate settimanali. Io ho cominciato con la bdc le mie esplorazioni, sia facendo giri epici da 250 km e 6000 m di dislivello in un giorno, sia arrivando a conoscere ogni piccola stradina asfaltata che conduceva al maso più sperduto della mia provincia . Ad un certo punto però, lasfalto finiva, ed io ero costretto a tornare indietro mentre continuava una bella strada forestale. Chissà dove porterà? Questo è il tarlo che si insinuava sempre più forte nella mia testa. Allora ordino la mia prima mtb, una front da xc leggera, per salire bene. Bello. Comincio subito sulla neve, le ruote tengono benissimo, percorro forestali sconosciute e arrivo in cima alle montagne dove le forestali continuano sotto forma di stretti sentieri. Percorrerli è molto bello, ma con tutte le radici e i sassi la front è un po troppo rigida. Acquisto allora la prima full, sempre da xc con 80 mm davanti e dietro e v-brake. Ottimo, la differenza si sente, sia in salita che in discesa. Già, la discesa! E bello salire sulle forestali, ma scopro che è molto bello anche scendere ed esplorare i sentieri, e questi sono spesso ripidi e tecnici, lastricati e scalinati. Finalmente prendo la bike che mi permette di fare quello che mi piace, esplorazioni all mountain senza rinunciare a nessun sentiero: una full con 130 mm davanti e dietro e freni a disco, 12 kg, leggera e rigida per salire fino in cima alle montagne e nello stesso tempo morbida per discese ripide, tecniche e difficili. Con lottima forcella supero ostacoli fino a pochi mesi prima impensabili. Un buon compromesso. I miei itinerari si stanno trasformando, salgo il più possibile in alto e per scendere scelgo sentieri e mulattiere sempre più difficili e tecnici. Grande divertimento!
Scendere mi piace sempre di più, e scopro che le funivie nei dintorni non scarseggiano, per allargare ancor di più lorizzonte delle mie esplorazioni. Avere un mezzo più pesante con escursioni abbondanti, in modo da superare in comodità passaggi finora impossibili non sarebbe male allora provo e prendo subito, una bike da 170+170 che nonostante i suoi 17 kg. riesco a pedalare anche su forti pendenze in salita e, una volta in cima, vedo la luce: la bike scende facile e supera ostacoli impensabili, un divertimento unico.
Questa si trasforma, questanno, nella mia bike (per ora) definitiva, la fida canyon torque da 160+160 per 14.5 kg, con la quale compio fantastiche esplorazioni e mi accompagna veramente dappertutto, se cè bisogno di scoprire un nuovo sentiero me la porto anche in spalla per più di mille metri di dislivello. Direi perfetta per le mie esigenze.
Ma, direte voi, cosa centra tutto questo con il titolo? Malato di cosa?
continua....
Luomo è esploratore fin dalla notte dei tempi, prima per la caccia che serviva alla sopravvivenza, poi per la conquista legata alla dominazione, poi per il commercio, fino ad arrivare alla conquista della luna e allesplorazione sportiva. Perciò i geni dellesploratore sono, chi più chi meno, dentro di noi e anche a me piace esplorare, cercare sempre nuove strade e nuovi sentieri. La bicicletta in questo senso è un mezzo eccezionale, perché è forse lunico col quale si riesce ad andare (quasi) dappertutto. In moto e in macchina si è frenati dagli ostacoli naturali, fine delle strade e divieti, a piedi invece si arriva dappertutto ma si è molto lenti, quello che a piedi si fa in un giorno con la bici ci vogliono poche ore e perciò lesplorazione può essere molto più veloce e ampia. Naturalmente la mountain bike è il mezzo migliore, visto che con la bdc si è legati allasfalto. E fra le mtb una all mountain con escursioni generose e non troppo pesante è quella che permette di salire e scendere un po dappertutto e compiere varie esplorazioni, dalle uscite in giornata alle lunghe traversate settimanali. Io ho cominciato con la bdc le mie esplorazioni, sia facendo giri epici da 250 km e 6000 m di dislivello in un giorno, sia arrivando a conoscere ogni piccola stradina asfaltata che conduceva al maso più sperduto della mia provincia . Ad un certo punto però, lasfalto finiva, ed io ero costretto a tornare indietro mentre continuava una bella strada forestale. Chissà dove porterà? Questo è il tarlo che si insinuava sempre più forte nella mia testa. Allora ordino la mia prima mtb, una front da xc leggera, per salire bene. Bello. Comincio subito sulla neve, le ruote tengono benissimo, percorro forestali sconosciute e arrivo in cima alle montagne dove le forestali continuano sotto forma di stretti sentieri. Percorrerli è molto bello, ma con tutte le radici e i sassi la front è un po troppo rigida. Acquisto allora la prima full, sempre da xc con 80 mm davanti e dietro e v-brake. Ottimo, la differenza si sente, sia in salita che in discesa. Già, la discesa! E bello salire sulle forestali, ma scopro che è molto bello anche scendere ed esplorare i sentieri, e questi sono spesso ripidi e tecnici, lastricati e scalinati. Finalmente prendo la bike che mi permette di fare quello che mi piace, esplorazioni all mountain senza rinunciare a nessun sentiero: una full con 130 mm davanti e dietro e freni a disco, 12 kg, leggera e rigida per salire fino in cima alle montagne e nello stesso tempo morbida per discese ripide, tecniche e difficili. Con lottima forcella supero ostacoli fino a pochi mesi prima impensabili. Un buon compromesso. I miei itinerari si stanno trasformando, salgo il più possibile in alto e per scendere scelgo sentieri e mulattiere sempre più difficili e tecnici. Grande divertimento!
Scendere mi piace sempre di più, e scopro che le funivie nei dintorni non scarseggiano, per allargare ancor di più lorizzonte delle mie esplorazioni. Avere un mezzo più pesante con escursioni abbondanti, in modo da superare in comodità passaggi finora impossibili non sarebbe male allora provo e prendo subito, una bike da 170+170 che nonostante i suoi 17 kg. riesco a pedalare anche su forti pendenze in salita e, una volta in cima, vedo la luce: la bike scende facile e supera ostacoli impensabili, un divertimento unico.
Questa si trasforma, questanno, nella mia bike (per ora) definitiva, la fida canyon torque da 160+160 per 14.5 kg, con la quale compio fantastiche esplorazioni e mi accompagna veramente dappertutto, se cè bisogno di scoprire un nuovo sentiero me la porto anche in spalla per più di mille metri di dislivello. Direi perfetta per le mie esigenze.
Ma, direte voi, cosa centra tutto questo con il titolo? Malato di cosa?
continua....