Sappada - Sorgenti del Piave e ValVisdende

  • Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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thefast

Biker infernalis
30/4/03
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- Partiti dal parcheggio del campeggio in prossimità della strada di accesso alla ValVisdende (ponte sul Piave, 1020slm), si risale su asfalto la statale (SS355) fino alla prima borgata di Sappada (Lerpa). In prossimità di una cabina elettrica a dx e di un bar a sx si lascia la statale e si scende a destra verso il Piave e lo si oltrepassa su un ponticello pedonale molto stretto.
La strada sterrata che si imbocca a sx è di fatto il tracciato che d’inverno diventa la pista da fondo. La si percorre per intero fino a Cima Sappada (l’ultima borgata del paese) che costituisce il confine tra Veneto e Friuli. Qui si ritorna sulla SS e si scende fino a Forni Avoltri. Alcuni tratti della SS possono essere evitati percorrendo dei sentieri che alternativamente sulla sx e poi sulla dx seguono paralleli la strada. Giunti al ponte sul torrente Degano (preceduto dal tratto panoramico sull'abitato di Forni Avoltri e da una galleria) si lascia la principale e si prende a sx (905slm) la strada della valle di Fleons e Piarabech.
Dopo circa 1,5km a quota 1030slm, in prossimità di un bivio ancora in asfalto, si tiene la sx per la colonia SanMarco ed inizia quindi lo sterrato (proseguendo dritti si giungerebbe allo stabilimento acque minerali Goccia di Carnia, e alla valle di Fleons).
Inizia quindi lo sterrato in salita che si addentra nel bosco in direzione del passo Avanza. La strada forestale all'inizio non presenta difficltà tecniche se non le pendenze di un certo rilievo. A quota 1350slm dopo aver attraversato prima un guado e poi aver incontrato un acquedotto si tiene il bivio a sx. Qui la mulattiera cambia aspetto e diventa un bellissimo ma insidioso ciotolato dell'epoca della Guerra che in situazioni di umido/bagnato è una sfida per chiunque nel tentar di rimanere in sella.
Per circa 2km si prosegue così, poi si esce dal bosco e si intravede Casera Vecchia (1680slm) e le pareti del monte Avanza e del Peralba. Il fondo erboso è decisamente più facile da pedalare ma subito le pendenze si fanno proibitive e solo i "più forti" riescono ad conquistare in sella il passo Avanza (1730slm).
Dal passo dopo 500m si perviene alla strada asfaltata che da Sappada conduce alle "sorgenti del Piave". Si percorre così l'ultimo km su asfalto fino al pianoro (1830slm) in concomitanza del parcheggio auto per il rif. Calvi (in 40min è possibile arrivarci anche in mtb).
Dobbiamo quindi imboccare sulla sx in discesa il sentiero Cai/136 che conduce al passo del Roccolo e quindi alla Valvisdende. Quest'ultimo costituisce l'accesso pedalabile più orientale alla valle. La parte iniziale più scoscesa, costringe in qualche occasione a scender di sella, poi via via, la forestale diventa carrabile e quindi non presenta difficoltà tecniche.
Seguendo sempre la principale in discesa, si guada prima il torrente Cordevole, poi si incrocia la “strada delle Malghe” e quindi dopo aver messo le ruote su asfalto si arriva all’agriturismo “Da Plenta”.
Da qui fino alle parcheggio auto di partenza, è discesa su asfalto. Vale la pena di divagare nella piana della ValVisdende e gustarsi i panorami a 360°. Volendo allungare di una decina di km il giro è possibile uscire dalla ValVisdende per la focella Zovo seguendone le indicazioni. Così facendo ci si ritrova nella valle del Piave a Santo Stefano per cui poi, è necessario risalire la SS355 fino al bivio Valvisdende, 6km circa.
 

Allegati

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kala

Biker novus
Molto bello questo giro, di ampio respiro e dai magnifici panorami; fino al Calvi io non son mai riuscito a pedalarla tutta ma penso che qui ci siano biker con sufficiente benzina per godersi anche questa simpatica deviazione.
 

thefast

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Molto bello questo giro, di ampio respiro e dai magnifici panorami; fino al Calvi io non son mai riuscito a pedalarla tutta ma penso che qui ci siano biker con sufficiente benzina per godersi anche questa simpatica deviazione.

i 3km dalle sorgenti al Calvi sono un bel "calvario" che però merita di esser fatto. si deve scendere dalla bici solo per 2/300m in prossimità della cava. Nel 2008 la carrareccia è stata risistemata e si sta appunto in sella per quasi tutto il tracciato.
volendo poi si può scollinare il passo Sesis con la bici in spalla per accedere alla Val di Fleons, ma questa è tutta un'altra storia.......
 

Winterhawk

Biker grossissimus
i 3km dalle sorgenti al Calvi sono un bel "calvario" che però merita di esser fatto. si deve scendere dalla bici solo per 2/300m in prossimità della cava. Nel 2008 la carrareccia è stata risistemata e si sta appunto in sella per quasi tutto il tracciato.
volendo poi si può scollinare il passo Sesis con la bici in spalla per accedere alla Val di Fleons, ma questa è tutta un'altra storia.......

Confermo in pieno! Ci sono tornato anche nel 2008 sul Passo Sesis, partendo da Forni Avoltri. Rispetto alla prima occasione (2006), mi era infatti parso migliorato il fondo del sentiero per il rifugio! Resta molto ripido ma, come scrivi giustamente, quasi del tutto ciclabile con un pò di pazienza e sacrificio. :-)

Il sentiero che digrada lungo la valle di Fleons dal passo Sesis presenta in effetti alcuni passaggi non ciclabili, ma offre anche dei buoni tratti; lo scorso anno, pur incontrando qualche difficoltà in più rispetto al 2006, mi sono divertito ugualmente a farlo.

Amo in modo particolare questa zona della Carnia situata a ridosso tra Veneto e Friuli, Val Visdende inclusa.
 

kala

Biker novus
i 3km dalle sorgenti al Calvi sono un bel "calvario" che però merita di esser fatto. si deve scendere dalla bici solo per 2/300m in prossimità della cava. Nel 2008 la carrareccia è stata risistemata e si sta appunto in sella per quasi tutto il tracciato.

Questa è in effetti una bella notizia.
Si saranno accorti che sempre più matti arrivavano lì con la due ruote? :-)
Io ricordo appunto che le pendenze subito dopo la cava si facevano abbastanza proibitive con un fondo compatto ricoperto di ottimo ghiaino: probabilmente partendo dalle Sorgenti del Piave si sarebbe potuta pedalar tutta (con un bel paio di stantuffi) ma partendo da Santo Stefano conveniva pure tirare il fiato. ;-)
 

thefast

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..... Il sentiero che digrada lungo la valle di Fleons dal passo Sesis presenta in effetti alcuni passaggi non ciclabili, ma offre anche dei buoni tratti; lo scorso anno, pur incontrando qualche difficoltà in più rispetto al 2006, mi sono divertito ugualmente a farlo......

nel 2007 ho tentato di farre la Valle di Feons in salita partendo da Sappada-->ForniAvoltri, ma a circa la metà sono tornato indietro (quando la valle si apre) in quanto, ciclisticamente, non ne valeva la pena. Anche solo arrivare al collettore della "Goccia di Carnia" è un'impresa....
La Val di Fleons è da fare in discesa dal passo Sesis.
 

Winterhawk

Biker grossissimus
nel 2007 ho tentato di farre la Valle di Feons in salita partendo da Sappada-->ForniAvoltri, ma a circa la metà sono tornato indietro (quando la valle si apre) in quanto, ciclisticamente, non ne valeva la pena. Anche solo arrivare al collettore della "Goccia di Carnia" è un'impresa....
La Val di Fleons è da fare in discesa dal passo Sesis.

Infatti non ho mai risalito la valle con la mtb.

A questo proposito posso comunque darti una notizia: l'estate scorsa (2008), scendendo lungo la Valle di Fleons dal passo Sesis ho constatato un cambiamento rispetto all'anno precedente, in cui avevo risalito il sentiero a piedi (puntando però al passo Giramondo); il ripidissimo tratto di sentiero di cui parli, presso la stretta di Fleons, è stato interessato da lavori di risistemazione del fondo. Nonostante resti impegnativo è comunque ciclabile, perchè le parti prima ostiche per via della ripidezza e del fondo smosso sono state cementate.
In ogni caso concordo: l'anello del passo Sesis è preferibile farlo in senso orario, ovvero percorrendo la valle di Fleons in discesa.
 

kala

Biker novus
Infatti non ho mai risalito la valle con la mtb.

A questo proposito posso comunque darti una notizia: l'estate scorsa (2008), scendendo lungo la Valle di Fleons dal passo Sesis ho constatato un cambiamento rispetto all'anno precedente, in cui avevo risalito il sentiero a piedi (puntando però al passo Giramondo); il ripidissimo tratto di sentiero di cui parli, presso la stretta di Fleons, è stato interessato da lavori di risistemazione del fondo. Nonostante resti impegnativo è comunque ciclabile, perchè le parti prima ostiche per via della ripidezza e del fondo smosso sono state cementate.
In ogni caso concordo: l'anello del passo Sesis è preferibile farlo in senso orario, ovvero percorrendo la valle di Fleons in discesa.

Per dirla tutta, allora, il giro completo sarebbe da fare con partenza da Forni Avoltri: così si può chiudere in bellezza all'ottima trattoria proprio dove la Val di Fleòns sbuca sulla regionale che scende da Sappada. :-D
 

Winterhawk

Biker grossissimus
Per dirla tutta, allora, il giro completo sarebbe da fare con partenza da Forni Avoltri: così si può chiudere in bellezza all'ottima trattoria proprio dove la Val di Fleòns sbuca sulla regionale che scende da Sappada. :-D

Si, così ho fatto in entrambe le occasioni in cui ho percorso l'anello.
In sintesi, riporto la cronologia del percorso:
Forni Avoltri (ponte sul Degano) - Pierabech - Casera di Casa Vecchia - Passo Avanza - Rifugio Sorgenti del Piave - Rifugio P.F. Calvi - Passo Sesis - Casera Fleons di sopra - Casera Fleons di sotto - Stretta di Fleons - Cava di Marmo - Sentiero CAI 140 (quello sulla sinistra orografica del Degano) - Forni Avoltri.

La trattoria a cui fai menzione è tornata molto utile in occasione di numerosi giri in zona. ;-)

Volendo, puoi trovare facilmente la descrizione dell'itinerario usando l'indirizzo nella mia firma. :spetteguless:
 

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