Secondo me la questione è posta in maniera troppo generale! Sia la salita che la discesa possono presentare diverse caratteristiche che le rendono più o meno impegnative: prendiamo l'esempio di una strada asfaltata che prima sale e poi scende, le pendenze sono elevate in entrambi i segmenti. In salita avrai un grande sforzo muscolare e ti guadagnerai la vetta solo rimanenedo concentrato, senza mollare e senza eccedere nello sforzo rischiando di schiantarti le gambe a metà del tragitto. Una volta scollinato scenderai soddisfatto della tua prestazione atletica a prescindere dal tempo impiegato. Adesso invece prendiamo come esempio una salita su mulattiera non necessariamente ripidissima e discesa su un single track da enduro (non andiamo sul DH... per non esagerare) qui la musica cambia parecchio: la bici non scorre come farebbe sull'asfalto o su uno sterrato bello liscio, il rapporto appena inserito va repentinamente cambiato perchè insufficiente a superare l'ostacolo che ti si presenta dietro il tornantino, il fondo ora viscido ora pieno di radici e sassi ti rende difficoltoso il mantenimento della giusta traiettoria, se ti fermi per qualsiasi motivo ripartire in una salita del genere risulta quanto meno impegnativo, il lavoro che si fa col busto e con i fianchi per superare certi ostacoli non è da ciclisti ma da rider con una certa esperienza... ma una volta su si è comunque soddisfatti della vetta conquistata anche se si tratta di pochi kilometri. Adesso partiamo per la discesa: mulattiera scassata, ripidoni su fondo viscido, gradoni da superare, curve in contropendenza, tappeti di radici coperti dal fogliame viscido, rami caduti sul sentiero e mi fermo qui. Superare tutto ciò può non essere come sostenuto "rilassante" ma anzi l'adrenalina può arrivare alle stelle se c'hai il manico, e la soddisfazione di aver superato un determinato tratto può essere maggiore della soddisfazione di aver conquistato la cima, oppure lo sconforto può fare di una discesa in MTB super eccitante una noiosa e frustante discesa a piedi!!
Tutto questo perchè quando si parla di MTB si devono mettere sul piatto diversi aspetti: quindi non solo l'aspetto "atletico" che da' la soddisfazione della conquista della vetta e l'aspetto della concentrazione sull'obiettivo da raggiungere (la vetta), ma devi considerare anche l'aspetto "tecnico" che ti permette di superare gli ostacoli sul tracciato sia in salita che in discesa e la concetrazione rivolta verso il tracciato ed il tratto che si sta affrontando.
Quando si parla di "tecnica" in MTB si intendono tante cose:
1) sapere come si affronta un certo ostacolo;
2) sapere come non farsi sorprendere dall'ostacolo successivo;
3) saper scegliere le linee più adeguate alla propria preparazione;
4) sapere quando c'è da frenare e quando invece bisogna lasciar scorrere la bici (il freno può essere uno dei peggiori nemici di chi va in MTB) perchè certi ostacoli o si superano in velocità oppure ti schiantano a terra (ma questo rientra nel primo punto);
...ed anche adesso mi fermo qui! Se ne potrebbe parlare per ore (o pagine in questo caso) ma credo che questo basti a farti pensare che lo sport della MTB è un po' più vasto e variegato rispetto al concetto "spingere in salita/godersi la tranquilla discesa" e in generale parlando di bici c'è chi gode a raggiungere la vetta e c'è chi gode a spingere con le proprie gambe una bici in un circuito ovale a 90km/h, c'è chi gode ad arrampicarsi su blocchi di cemento come uno scoiattolo e c'è chi gode a spingere a 50km/h la propria bici giù per il tracciato DH della Val di Sole... quale di queste discipline è più goduriosa? Gustibus non disputandum est!!!