Dalle prime uscite in primavera iniziamo a parlarci dello Chaberton. Ognuno legge recensioni e ascolta racconti su questa dura salita. Ovviamente si sentono e leggono pareri di ogni genere.
E' una bella giornata. Iniziamo a pedalare da Fenils alle 6.30, inizia a schiarire e le Torri là in cima sono un lontano scenario appena illuminato dal sole. E' subito salita. Ce la prendiamo comoda e scattiamo un pò di foto. Pedaliamo per 7,5 km e poi il fondo è per noi troppo instabile. Di solito siamo di quelli che amiamo percorsi pedalabili. Senza aver bisogno di parlarne spingiamo godendoci quei panorami insoliti e scattando foto. Intanto che le Torri si avvicinano...arriviamo al colle e quello che ci circonda è affascinante. Ci manca l'ultimo strappo, siamo intorno ai 2600 mt. Ci incamminiamo, inizia a piovere, ma a nessuno passa per la mente di rinunciare. Sono le 12 in punto e siamo in cima con le bike. Fa molto freddo, lo spettacolo è indescrivibile tant'è bello e immenso. Il cielo è minaccioso e ci costringe ad una pausa appena sufficiente per un pò di riposo, un "boccone" e qualche irrinunciabile foto. Decidiamo di scendere e i primi metri con la bici per mano, anche per rispettare gli amanti della camminata, molto cortesi che lasciano passare e si complimentano con noi per l'impresa. Intanto inizia a soffiare un vento fortissimo ed in poco tempo il cielo è di nuovo blu e il sole brucia. Quando mettiamo i piedi sui pedali sappiamo che non possiamo permetterci di venire giù come nei boschi dietro casa. Bisogna fare molta attenzione perchè sbagliare può costar caro. La discesa è molto tecnica e faticosa. Ancora qualche foto ci permette di raffreddare un pò i dischi...Abbiamo anche a che fare con qualche bel pastore maremmano che sta facendo il suo lavoro e gli "offriamo" volentieri un pò dei nostri dolci. Alle 14,30 siamo nuovamente a Fenils, sorridenti, soddisfatti e appagati da questa giornata tanto attesa, promettendoci che per qualche anno non ci risaliremo.
Il dislivello è notevole, l'impresa è molto dura, ma se devo dare un consiglio ai numerosi bikers è quello di andarci almeno una volta, con il giusto spirito e un bel pò di allenamento. Non sottovalutate certi passaggi esposti e rispettate le persone a piedi che potrebbero riceversi pietre che rotolano dai tornanti più in sù. Secondo me non è un giro da fare da solo. Ringrazio Fabio e Max. Ciao a tutti
E' una bella giornata. Iniziamo a pedalare da Fenils alle 6.30, inizia a schiarire e le Torri là in cima sono un lontano scenario appena illuminato dal sole. E' subito salita. Ce la prendiamo comoda e scattiamo un pò di foto. Pedaliamo per 7,5 km e poi il fondo è per noi troppo instabile. Di solito siamo di quelli che amiamo percorsi pedalabili. Senza aver bisogno di parlarne spingiamo godendoci quei panorami insoliti e scattando foto. Intanto che le Torri si avvicinano...arriviamo al colle e quello che ci circonda è affascinante. Ci manca l'ultimo strappo, siamo intorno ai 2600 mt. Ci incamminiamo, inizia a piovere, ma a nessuno passa per la mente di rinunciare. Sono le 12 in punto e siamo in cima con le bike. Fa molto freddo, lo spettacolo è indescrivibile tant'è bello e immenso. Il cielo è minaccioso e ci costringe ad una pausa appena sufficiente per un pò di riposo, un "boccone" e qualche irrinunciabile foto. Decidiamo di scendere e i primi metri con la bici per mano, anche per rispettare gli amanti della camminata, molto cortesi che lasciano passare e si complimentano con noi per l'impresa. Intanto inizia a soffiare un vento fortissimo ed in poco tempo il cielo è di nuovo blu e il sole brucia. Quando mettiamo i piedi sui pedali sappiamo che non possiamo permetterci di venire giù come nei boschi dietro casa. Bisogna fare molta attenzione perchè sbagliare può costar caro. La discesa è molto tecnica e faticosa. Ancora qualche foto ci permette di raffreddare un pò i dischi...Abbiamo anche a che fare con qualche bel pastore maremmano che sta facendo il suo lavoro e gli "offriamo" volentieri un pò dei nostri dolci. Alle 14,30 siamo nuovamente a Fenils, sorridenti, soddisfatti e appagati da questa giornata tanto attesa, promettendoci che per qualche anno non ci risaliremo.
Il dislivello è notevole, l'impresa è molto dura, ma se devo dare un consiglio ai numerosi bikers è quello di andarci almeno una volta, con il giusto spirito e un bel pò di allenamento. Non sottovalutate certi passaggi esposti e rispettate le persone a piedi che potrebbero riceversi pietre che rotolano dai tornanti più in sù. Secondo me non è un giro da fare da solo. Ringrazio Fabio e Max. Ciao a tutti