Eccomi qua, sano e salvo...
Non essendoci nessuno per montefogliano m'ero ripromesso di andare all'insugherata da solo e l'ho fatto. Non l'avessi mai fatto...
Sveglia alle 5; alle 5.30 son per strada. Entro da Via Campodimele, ingresso non ufficiale e si vede: 100 metri di spinta in mezzo a rovi e chissà quali altre piante.
Uscito da quello che credevo fosse l'unico inferno della giornata inizio a pedalare su di un campo incolto; C'è anche un bel freschetto che mi accompagna. Tutto tranquillo tranne che per le mie chiappe. Quando finisce il campo incolto e si vede una sterrata pulita uno pensa:"che bello, mo si pedala bene". E invece la sterrata non è sterrata ma sabbiata! Avete mai provato a pedalare sulla sabbia? Lasciate sta, tanto non se pedala! Proseguo la traversata avvistando una bestia assurda che saltella come un canguro; forse una volpe... ma le volpi saltano?
Poi imbocco un sentiero in salita nel bosco. E che salita! Per di più arrivato in cima scopro che i simpatici contadini hanno recintato tutto e mi tocca tornare indietro. Scopro un bivio nascosto e lo imbocco. Ecco, questo era proprio un bel sentiero; ERA! Perchè ora gli alberi caduti probabilmente durante la neve di febbraio obbligano a scendere dalla bici ogni 20 metri. Una volta li scavalchi, una volta fai il limbo, e dopo un po' iniziano i primi pensieri(o erano i secondi? mi sa i terzi): ma chi me l'ha fatto fa! Proseguo in questo saliscendi(sui tronchi eh, che avete capito) fino a sbucare in mezzo a qualche baracca di contadini; fortuna che i cani dormono. Via di corsa per sicurezza lungo una sterrata pulita e scorrevole che mi riporta sull'asfalto fuori dalla riserva. Rientro nell'insugherata da un altro accesso poco lontano e qui scopro la parte più divertente: una specie di pistino naturale in discesa, con qualche avvallamento da salto. Il pistino si inoltra nel bosco e poco dopo termina con dei gradini. Tutto troppo breve! Peccato! Ricomincio a pedalare per raggiungere un'altra uscita; di nuovo sabbia, ecchecazz...
Sono già stremato... mi fermo 10 minuti a fare compagnia a un formicaio per vedere le formiche che si litigano pezzi della mia frutta secca. Hanno gradito sicuramente il cocco. Di nuovo in sella imbocco l'ennesimo sentierino... della morte! Rovi, ortiche, albero caduto, ortiche, rovi, ortiche, albero caduto... ma che bello! Ottimo per la mtb...
Continuo, tanto ormai è quasi fatta. Un po' di salita su di un campo e via, di nuovo sull'asfalto(ovviamente attraverso un'uscita impervia). Trionfale e a casa va, che è meglio!
Che dire; posto sicuramente bellissimo, ma a piedi! La mtb diventa solo un ostacolo. Se tutto fosse un po' più curato(ma in italia vige la regola dell'abbandono) forse sarebbe pedalabile e divertente, anche se i contadini hanno recintato un po' ovunque. Ma al momento è una giungla degna di Bear Grylls. La traccia manco la metto tanto è inutile.