Sabato 23 marzo giro classico del Pellecchia

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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ciclistixcaso

Biker tremendus
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Le mie foto e un "piccolo" resoconto della giornata:

https://plus.google.com/photos/112595125498028890596/albums/5858660318838326961


Eccomi qui a raccontarvi la cronostoria di un giro talmente faticoso che in qualche attuale sporadico momento di lucidità mi fa pensare che in realtà non fosse un giro solo ma una vera e propria collezione. Oggi è sempre 23 marzo? Per quanto ne so potrebbe essere già il 25, o forse se semo giocati pure la pasqua.
Strano ma vero, al giro si segnano 15 persone, salvo poi diventare 19 sul luogo dell'appuntamento. Record storico per un giro organizzato dalla Concu che ora starà festeggiando tra fiumi di ichnusa e vagonate di salsicce di cinghiale sardo.
Qualcuno disse: "Mi raccomando la puntualità, si partirá nel momento in cui quelli arrivati puntuali saranno pronti e non si attenderá nessuno." Ecco, quel qualcuno arriva all'appuntamento con 15 minuti di ritardo, costringendo anche Rubikcube e il qui presente a fare ritardo con loro per poter probabilmente darci la colpa. Purtroppo si tratta del boss e quindi meglio darle ragione...
Partiamo quindi tutti insieme in salita in un clima di felicità; ovunque ci si giri si vedono sorrisi, gente che scherza e soprattutto... poveri sciocchi e ingenui mortali ignari di cosa li aspetta. Dopo pochi km Il buon Rubikcube, convinto di dover solo rompere il fiato, si rende conto che l'unica cosa che sta rompendo al momento è il culo. Dal canto suo Fabiorm decide di fargli compagnia e soprattutto di pensarla proprio come lui. Per fortuna (o sfortuna, dipende dai punti di vista) c'è la Concu che li incoraggia. Indomiti come la peggior versione della loro incoraggiatrice i due proseguono nella traversata. Il primo a un certo punto riuscirà a rompere il fiato, il secondo deciderà che il fiato ha un valore troppo alto e quindi opterà per rompersi solo il culo. E' la crisi...
Nel frattempo lo spazio tra il gruppo che annovera la mia fantastica presenza (da adesso in poi quasi sempre gruppetto di coda) e gli altri comincia a raggiungere distanze siderali, che verso la fine del giro diventeranno anni luce. La Concu teme una scissione generale; sarebbe un fallimento per le sue politiche ciclistiche.
Arrivati in una vallata ecco la svolta, nel vero senso della parola. Tre uomini si separano, come da accordi, dal resto del gruppo. Per loro il giro normale è troppo semplice e noioso; il loro programma è quello di raggiungere con bici a spinta la cresta del Pellecchia per poi scendere su sgarrupi da panico. Della serie: "Ercole con le sue dodici fatiche ce fa na pippa!" Qualcuno li considera eroi, qualcun'altro più semplicemente mentecatti. Siamo in democrazia... D'ora in poi non sapremo più nulla di loro e non ne parleremo più fino a fine giro quando troveremo ad attenderci da giorni al parcheggio Pippixe già docciato e ovviamente stanco come fosse in vacanza alle maldive.
Il resto del gruppo comunque prosegue in discesa in direzione di Civitella facendo rafting tra rovi e fiumi d'acqua e fango. In questi circa 5 km verremo superati decine di volte da un tizio a piedi che si scoprirà poi essere Chuck Norris. Sentiti applausi per Fabiorm e il qui presente che per evitare il fiume d'acqua decidono di buttarsi sul prato scoprendo che il verde è solo scenografia e sotto c'è un pantano. Com'è che si dice? I coglioni vanno sempre in coppia?
Arrivati nei pressi di Civitella una meritata sosta. Si mangia, qualche assurdo personaggio lava la mtb nel fontanile, ma soprattutto si discute della traccia e le sue varianti del porco, tra gente entusiasta e sguardi terrorizzati. Per chiudere il discorso che sta prendendo una brutta piega si risale in sella in leggera discesa raggiungendo un belissimo ponticello con fiume annesso dove scatta l'ora della foto di gruppo. Ecco, questo è l'ultimo momento di vera felicità della giornata.
Da qui partirà una salita di circa 7 km che non finirà mai più; un inferno Dantesco dal quale faremo fatica ad uscire e che porterà diversi elementi ad avere attacchi di depressione, crisi mistiche e visioni. Qualcuno giura persino di aver visto San Glasses sulla cima del Pellecchia che trasportava la croce. Dicono che il fiume percorso prima siano le sue lacrime. I primi del gruppo in poco tempo spariscono, gli ultimi no ma lo vorrebbero con tutto il cuore. Qualcuno pedala con le carogne attaccate ai polpacci, qualcun'altro comincia ad essere preda di crampi che non trovando più un muscolo buono decidono di attaccarsi alla mascella, altri ancora accusano dolori lancinanti alle sacre chiappe come se avessero pedalato tutto il tempo nudi su selle di carta vetrata a grana grossa.
Usciamo finalmente più o meno vivi ma sicuramente poco vegeti dall'inferno e percorrendo una lunga discesa purgatoriale ricoperta di pietre di vario formato torniamo in pochi km al meritato parcheggio.

Che dire, Bellissimo giro e come sempre quando si tratta di un giro della Concu... gran bel buccio di culo!
Tempo perfetto, gente spettacolare e paesaggi mozzafiato e/o mozzagambe.

Grazie a tutti per la compagnia...
 

pippixe

Biker grossissimus
29/2/08
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Tra Latina e Quartu S.Elena
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Alla fine il matrimonio a cui dovevo andare è saltato: la sposa Liz Taylor pare se ne sia trovato uno più giovane.

Dopo tanto tempo che non tornavo sulla cima del Pellecchia, finalmente la giusta occasione. Alla partenza una moltitudine di persone.

Tutti insieme fino a circa 10 Km, poi in tre abbiamo preso l'impervia via della vetta. Stupendo il momento in cui Tuot ha deciso di caricarsi la bici in spalla: a momenti ci si raggomitolava intorno, mentre Sandrello lo insultava senza ritegno.

Da lassù uno spettacolo straordinario: si vedevano belle nitide tutte le catene dell'Appennino innevate.

Poi discesa gajarda fino a giù.

Bevuta finale e poi tutti a casa.

Grazie al popolo....alla prossima.

Qualche foto

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tostarello

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sandrello

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Grazie a tutti e grazie soprattutto a [MENTION=24956]pippixe[/MENTION] per avermi dato l'opportunità di insultare per minuti e minuti [MENTION=1179]Tuot[/MENTION] mentre si incartava con la bici in spalla.
Bel giro!
 

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