Sono orgoglione di annunciare quello che, per me, è uno dei giri più belli che ho fatto.
Consigliare le protezioni.
Appuntamento alle 8,00 per chi fa il giro lungo e parte da Stazzano.
Appuntamento alle 9,30 circa per chi parte da Monteflavio (dove viene raggiunto dal primo gruppo).
Io partirò da Stazzano verso le 8.00 per poter arrivare a Monteflavio verso le 9,15/9,30. Questo tratto comporta un'ascesa di circa 600 metri di dislivello che, chi vuole può tranquillamente evitare. Tenete conto che questo tratto per chi parte come me da Stazzano è da farsi sia all'andata che al rientro e non è certo adatto a chi ama le giostre.
Raggiunto Monteflavio mi incontrerò con chi desiderasse unirsi risparmiandosi la mazzata iniziale, e mi incamminerò verso la pineta e poi sul Pellecchia: circa 700/800 metri di dislivello, di cui 300 di spingi/spallismo. Poi cresta e discesa bellissima.
Ricapitolando:
appuntamento a Stazzano nel parcheggio dietro al bar alle ore 8,00 o, per chi esclude la prima salita, appuntamento verso le 9,30 a Monteflavio nel parcheggio all'inizio del paese per chi proviene da Moricone (appena entrati in paese prendere la destra, dopo poche centinaia di metri si continua fino al cartello con l'indicazione di "Lorenzo allo Scapicollo" e immediatamente dopo c'è una chiesetta; prendere la strada che porta a destra e dopo 200 metri trovate il parcheggio).
Descrizione
Cresta Pellecchia: giro maschio, faticoso, e con tanto spingismo. Il percorso mi è stato mostrato da Vence e mi piacque.......piacette........ piasse..... eccccchecribbbio......mi è piaciuto assai. Allora si partì da Stazzano per percorrere la ben conosciuta salita che porta a Monteflavio. Da li si prende lo stradone che porta alla Pineta e si percorre la lunga sterrata che costeggia il Pellecchia (alla nostra sinistra). Si raggiunge l'estremo opposto del monte alla sua base e si prende uno stradello (poco visibile) al curvone a gomito della strada che prosegue per la casa del pastore. Da questo stradello comincia la salita più dura che dopo un po' diventa spingismo (credo circa 300 metri di dislivello non fattibili in sella) fino alla croce delle aquile Pizzo Pellecchia. In questa salita troveremo i resti di un aereo leggero precipitato negli anni 60. Arriviamo alla fine all'estremo del Pizzo e percorriamo la cresta (molto bella) con sali-scendi fino alla seconda croce di Cima Pellecchia dove c'è un monumento con i resti dell'elica dell'aereo di cui sopra. Panorama stupendo. Da qui inizia la goduria con la discesa bella gajarda che ci riporta nello stradone. Il sentiero passa in mezzo al bosco e presenta insidie (gradini, tanti sassi smossi e radici) con pendenze a volte notevoli. Ricordo che più o meno a metà strada si passa attraverso una splendida piana erbosa che ricorda il Pratone del Gennaro.
Arrivati allo stradone si ripercorre un breve tratto e poi ci si ributta in un sentiero che costeggia il fosso (credo Cerreto) che ci riporta a Monteflavio. Anche questo sentiero è bello gajardo e sono certo che gli Scappellati si divertiranno.
A questo punto ritengo opportuna la dedica di questo percorso al buon Vence che per primo mi ha guidato in questo magnifico posto in cui sono poi tornato altre volte sia a piedi che in bici.
Volendo ci possiamo evitare tranquillamente la mazzata della salita da Stazzano, partendo direttamente da Monteflavio.
Rimando alle foto del giro che facemmo......facebbimo......fecimo....... ecccccheccribbbio....abbiamo fatto a piedi l'autunno scorso
[URL="http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02"][URL="http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02"][url]http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02[/URL][/URL][/URL]#
Qui è allegata la relativa traccia
[URL="http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=3792780&postcount=1697"][url]http://www.mtb-forum.it/community/fo...postcount=1697[/URL][/URL]
Onde evitare maledizioni ritengo opportuno evidenziare che c'è parecchio spingismo. A tratti è anche necessario portarsi la bici in spalla perchè il fondo roccioso non consente neanche di far scorrere le ruote. Questo comporta l'inevitabile fatica.
Consigliare le protezioni.
Appuntamento alle 8,00 per chi fa il giro lungo e parte da Stazzano.
Appuntamento alle 9,30 circa per chi parte da Monteflavio (dove viene raggiunto dal primo gruppo).
Io partirò da Stazzano verso le 8.00 per poter arrivare a Monteflavio verso le 9,15/9,30. Questo tratto comporta un'ascesa di circa 600 metri di dislivello che, chi vuole può tranquillamente evitare. Tenete conto che questo tratto per chi parte come me da Stazzano è da farsi sia all'andata che al rientro e non è certo adatto a chi ama le giostre.
Raggiunto Monteflavio mi incontrerò con chi desiderasse unirsi risparmiandosi la mazzata iniziale, e mi incamminerò verso la pineta e poi sul Pellecchia: circa 700/800 metri di dislivello, di cui 300 di spingi/spallismo. Poi cresta e discesa bellissima.
Ricapitolando:
appuntamento a Stazzano nel parcheggio dietro al bar alle ore 8,00 o, per chi esclude la prima salita, appuntamento verso le 9,30 a Monteflavio nel parcheggio all'inizio del paese per chi proviene da Moricone (appena entrati in paese prendere la destra, dopo poche centinaia di metri si continua fino al cartello con l'indicazione di "Lorenzo allo Scapicollo" e immediatamente dopo c'è una chiesetta; prendere la strada che porta a destra e dopo 200 metri trovate il parcheggio).
Descrizione
Cresta Pellecchia: giro maschio, faticoso, e con tanto spingismo. Il percorso mi è stato mostrato da Vence e mi piacque.......piacette........ piasse..... eccccchecribbbio......mi è piaciuto assai. Allora si partì da Stazzano per percorrere la ben conosciuta salita che porta a Monteflavio. Da li si prende lo stradone che porta alla Pineta e si percorre la lunga sterrata che costeggia il Pellecchia (alla nostra sinistra). Si raggiunge l'estremo opposto del monte alla sua base e si prende uno stradello (poco visibile) al curvone a gomito della strada che prosegue per la casa del pastore. Da questo stradello comincia la salita più dura che dopo un po' diventa spingismo (credo circa 300 metri di dislivello non fattibili in sella) fino alla croce delle aquile Pizzo Pellecchia. In questa salita troveremo i resti di un aereo leggero precipitato negli anni 60. Arriviamo alla fine all'estremo del Pizzo e percorriamo la cresta (molto bella) con sali-scendi fino alla seconda croce di Cima Pellecchia dove c'è un monumento con i resti dell'elica dell'aereo di cui sopra. Panorama stupendo. Da qui inizia la goduria con la discesa bella gajarda che ci riporta nello stradone. Il sentiero passa in mezzo al bosco e presenta insidie (gradini, tanti sassi smossi e radici) con pendenze a volte notevoli. Ricordo che più o meno a metà strada si passa attraverso una splendida piana erbosa che ricorda il Pratone del Gennaro.
Arrivati allo stradone si ripercorre un breve tratto e poi ci si ributta in un sentiero che costeggia il fosso (credo Cerreto) che ci riporta a Monteflavio. Anche questo sentiero è bello gajardo e sono certo che gli Scappellati si divertiranno.
A questo punto ritengo opportuna la dedica di questo percorso al buon Vence che per primo mi ha guidato in questo magnifico posto in cui sono poi tornato altre volte sia a piedi che in bici.
Volendo ci possiamo evitare tranquillamente la mazzata della salita da Stazzano, partendo direttamente da Monteflavio.
Rimando alle foto del giro che facemmo......facebbimo......fecimo....... ecccccheccribbbio....abbiamo fatto a piedi l'autunno scorso
[URL="http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02"][URL="http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02"][url]http://picasaweb.google.it/pippybiker/Pellecchia02[/URL][/URL][/URL]#
Qui è allegata la relativa traccia
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Onde evitare maledizioni ritengo opportuno evidenziare che c'è parecchio spingismo. A tratti è anche necessario portarsi la bici in spalla perchè il fondo roccioso non consente neanche di far scorrere le ruote. Questo comporta l'inevitabile fatica.