Da l'Adige di oggi:
«Il percorso per mountain bike al Bosco della Città lo abbiamo realizzato noi, con un'opera di recupero che dura da dieci anni, grazie al lavoro di decine di volontari, ma adesso tutto rischia di essere vanificato, perché la Giunta comunale ha deciso che le biciclette non sono compatibili con il futuro utilizzo del Bosco da parte dei cittadini a piedi dopo il progetto di riqualificazione ambientale che verrà effettuato». È deluso ed amareggiato Paolo Garniga, fondatore e presidente de L'Arcobaleno Carraro team, da sette anni primo sodalizio di mountain bike d'Italia, che vede ora concreta l'eventualità dello "sfratto" dal Bosco della Città: «Abbiamo disboscato noi i sentieri, ci siamo impegnati in prima persona perché crediamo che in questo modo il Bosco sia tornato a vivere, tanti ciclisti utilizzano il percorso e non ci sono mai stati problemi di convivenza con le persone che ci vengono a piedi. Ci è stato riferito che un conchiuso di giunta prevede che venga inibita la possibilità di utilizzare il percorso interno al Bosco; siamo contenti che venga realizzato il progetto di riqualificazione del Bosco ma in questi anni abbiamo dimostrato di utilizzare al meglio quello spazio, con il progetto "scuola & ciclismo" che vede l'adesione anche quest'anno di ben sei istituti scolastici. Solo le medie "Orsi" hanno 43 iscritti, cosa diremo a questi ragazzi? Abbiamo incontrato l'assessore Vaccari ma non ha cambiato idea. L'alternativa? I Lavini di Marco oppure "emigrare" sul territorio del Comune di Volano, dove è stato realizzato un sentiero di discesa dal Finonchio ma noi siamo una società sportiva di Rovereto, perché ce ne dobbiamo andare via? La Federciclismo ci ha già assegnato l Campionato italiano giovanile invernale del marzo 2009, stando cos' le cose dovremo disputarlo a Villa Lagarina, dove ci attendono a braccia aperte ma non è giusto».
E subito mi viene da pensare al nostro Tasi...
«Il percorso per mountain bike al Bosco della Città lo abbiamo realizzato noi, con un'opera di recupero che dura da dieci anni, grazie al lavoro di decine di volontari, ma adesso tutto rischia di essere vanificato, perché la Giunta comunale ha deciso che le biciclette non sono compatibili con il futuro utilizzo del Bosco da parte dei cittadini a piedi dopo il progetto di riqualificazione ambientale che verrà effettuato». È deluso ed amareggiato Paolo Garniga, fondatore e presidente de L'Arcobaleno Carraro team, da sette anni primo sodalizio di mountain bike d'Italia, che vede ora concreta l'eventualità dello "sfratto" dal Bosco della Città: «Abbiamo disboscato noi i sentieri, ci siamo impegnati in prima persona perché crediamo che in questo modo il Bosco sia tornato a vivere, tanti ciclisti utilizzano il percorso e non ci sono mai stati problemi di convivenza con le persone che ci vengono a piedi. Ci è stato riferito che un conchiuso di giunta prevede che venga inibita la possibilità di utilizzare il percorso interno al Bosco; siamo contenti che venga realizzato il progetto di riqualificazione del Bosco ma in questi anni abbiamo dimostrato di utilizzare al meglio quello spazio, con il progetto "scuola & ciclismo" che vede l'adesione anche quest'anno di ben sei istituti scolastici. Solo le medie "Orsi" hanno 43 iscritti, cosa diremo a questi ragazzi? Abbiamo incontrato l'assessore Vaccari ma non ha cambiato idea. L'alternativa? I Lavini di Marco oppure "emigrare" sul territorio del Comune di Volano, dove è stato realizzato un sentiero di discesa dal Finonchio ma noi siamo una società sportiva di Rovereto, perché ce ne dobbiamo andare via? La Federciclismo ci ha già assegnato l Campionato italiano giovanile invernale del marzo 2009, stando cos' le cose dovremo disputarlo a Villa Lagarina, dove ci attendono a braccia aperte ma non è giusto».
E subito mi viene da pensare al nostro Tasi...