..certo che la questione UP è uno dei temi più dibattuti e che più "prende" in maniera trasversale questo forum.
Se posso, mi piacerebbe fare una breve considerazione anche a conforto di Iso67.
Premessa doverosa: l'up è un qualcosa che sta a metà fra la passione e la malattia. Siamo noi che in questo caso dobbiamo avere molto equilibrio riconoscendo le necessità reali del miglioramento ed il desiderio dettato dal togliersi una "voglia" estetica o "meccanofisica".
Io personalmente credo che sostituire i pezzi deteriorati o che necessitano di sostituzione, con pezzi più performanti sia diverso da comperare una bici nuova ed il giorno seguente iniziare a sostituire pezzi senza quasi averla provata.
Penso che bici tipo le nostre RR siano degli ottimi strumenti per iniziare a conoscere la MTB e con grossi margini di miglioramento del mezzo. Intendo dire che da una 5.3 o una 520 di base, dopo un paio di anni di utilizzo, sia necessario mettere mano alla trasmissione e se si fanno i lavori in proprio, comperando sul mercato di internet, con una spesa non eccessiva si possono progressivamente sostituire i pezzi originali con pezzi molto migliori.
Può succedere che dopo alcuni anni ci si ritrovi con una bici che, sommando spesa iniziale e spese di sostituzione/miglioramento pezzi sia costata molto di più ma ciò non toglie che la forcella sostituita due anni fa abbia due anni di vita e che se avessi comperato 10 anni fa una bici molto più costosa adesso avrei comunque una forcella con tecnologia di 10 anni fa e piuttosto usurata.
Analogamente prendere un paio di
ruote nuove, un po' più belline di quelle originali è sicuramente costoso ma le vecchie ruote le puoi sempre tenere come "muletto", magari per giretti invernali di allenamento o magari situazioni in cui si vogliono preservare le "belle".
Sicuramente la variabile "fai da te", in questo caso è fondamentale perché farsi sostituire un pezzo dal bravo meccanico sotto casa può far triplicare il prezzo dell'intervento.
In sintesi, fra passione e malattia ci sono molte variabili personali. Certamente il gusto di "crearsi", settarsi e manutentare una propria bici, fatta con le proprie capacità tecniche ed economiche secondo me è passione.
Inseguire mode imposte a tutti i costi dal mercato (vedi tutte le diatribe 29/26, tripla/doppia/monocorona, 9,10,11 rapporti, front o bi, fat o semi fat) hanno poco a vedere con la "passione" e con il divertimento di sentire sotto il "sedere" un prolungamento del tuo corpo, fatto per gustare a fondo la bellezza della nostra libertà...
con affetto...