Venerdì pomeriggio sono da solo
...durante la stagione invernale succede spesso...vuoi per chi inizia a mettere gli sci ai piedi
e vuoi per chi va in letargo...
Allora mi studio un giro a tavolino
...questa volta tocca alla zona della località Laghel, una bella valletta dietro la Rocca del Castello di Arco.
Qualche bel anno fa avevo fatto, a piedi, tutto il crinale che va dai Colodri alla Croce di Ceniga sul Monte Colt...perchè non farlo in bike adesso.
Parto da Arco dal solito mega parcheggio in località Caneve, mi infilo per le strette viuzze del centro storico e salgo dalle belle stradine acciottolate
fino al portone dell'entrata del castello aperto solo il sabato e la domenica.
Dietro front, scendo per un breve tratto e con un altra bella stradetta mi immetto sulla strada per S. Maria di Laghel. Al crocevia inizio a salire a dx per il sentiero 431 che non lascerò fino alla valletta che conduce a Ceniga.
Premetto che il crinale fatto non è adatto alle bike, si spinge parecchio, ma la curiosità della explo era alta e allora quando c'è quella non ti pesa niente neanche la bici in spalla...
In sequenza oltrepasso, con numerosi saliscendi, la zona dei Colodri con magnifica vista sulla Valle dei Laghi,
il Monte Colt, giungendo nella parte più a settentrione alla Croce di Ceniga con superba vista degli abitati di Ceniga e Dro.
Purtroppo anche la discesa si rivela non ciclabile, addirittura peggio della salita...
...arrivo così, non senza difficoltà per alcuni tratti vert,
nella valletta che conduce a Ceniga.
Inizio ora a salire in direzione di Laghel con un tratto in cemento che impegna non poco fino al piano della suddetta località...incontro finalmente alcuni bikers che mi chiedono se dal sentiero appena fatto si arriva al Ponte Romano...annuisco, li saluto e procedo per chiudere il giro con altri due sentieri nuovi.
Il primo, bello filante e veramente carino, che scende nella zona centrale della valle di Laghel con la vista dell'omonimo laghetto.
Il secondo, preso salendo ancora da S.Maria di Laghel fin sotto le pareti del Monte Baone. Dopo un tratto su bella forestale inerbata si scende su terreno smosso con serpentine veramente goduriose per niente difficili.
Ormai è notte, le luci di Arco e Riva risaltano alle pendici del Monte Brione e alla sempre splendida vista del nostro Lago di Garda.
Il crinale del Monte Colt mi ha impegnato per molto tempo, i km sono davvero pochi e allora montato il faretto ho allungato il giro nella Busa passando a trovare il mitico Stefano al negozio The Lab per un controllo alla bike e per una bella bicchierata in compagnia. o-o
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