Bè da Biker e da organizzatore fino all'anno scorso, concordo con il contenuto dell'articolo in senso generale. Ovviamente vanno sempre fatti dei distinguo, non tutte le Gran Fondo sono vittime dei bikers, non tutti i bikers sono maleducati. Io posso dire che ultimamente il senso di responsabilità del biker è notevolmente aumentato, specialmente quando si trovano a partecipare ad una Gran Fondo sinonimo di ottima organizzazione. Li in quei casi non alzano molto la cresta, partecipano in genere con un senso di rispetto/riconoscenza verso chi ha alle spalle 10/15/20 anni di ottima organizzazione, organizzazione volta a soddisfare per quanto possibile il biker ovvero l'utente che ripeto e non mi stancherò mai di dirlo, è colui che determina o meno il successo di una manifestazione. Oggi purtroppo o per fortuna di gran fondo ce ne sono a centinaia, questo da un lato sta a significare che la mtb ed il ciclismo in generale sono di grande attualità, da un lato però può anche inflazionare il mercato inserendo in questo grande circo organizzatori poco preparati. L'età media dei partecipanti si è notevolmente abbassata, 10 anni fa i diciottenni o venticinquenni che partecipavano si contavano sul palmo di una mano, per non parlare delle donne, si faceva il podio femminile e venivano premiate 3 donne su 3 che partecipavano, oggi tantissime sono le valchirie che partecipano e vanno forte, moltissimi i ragazzi che curano oltre all'allenamento anche la nutrizione, l'abbigliamento, la postura etc etc. Questo significa che l'utenza fortunatamente si è ampliata e specializzata, e per fortuna dico io, perchè il nostro sport oltre ad essere spettacolo è anche diffusione dell'amore per l'ambiente e la natura. 10 anni fa davvero nei dopo gara trovavi sul percorso di tutto, oggi c'è più sensibilità e vedi si qualche gel o carta per il percorso, ma il grosso dei biker ha imparato a gettare il tutto nelle vicinanze dei ristori, io posso affermare che da noi pur facendo dopo la gara il percorso per ripulirlo, non troviamo quella spazzatura invadente, qualcosa si ma il tutto in un ambito più che accettabile, accettabile come il fatto che chi organizza deve mettere in conto che deve anche ripulire il percorso e non può lagnarsi se c'era un kg di carta sparso su 50km o 5 kg. La pulizia è un dovere per chi organizza STOP chi si lagna non ha lo spirito di sacrificio necessario per dare il massimo per l'utenza. Poi ovvio la maleducazione di chi partecipa va stigmatizzata ma ripeto non vedo più quel vandalismo di un tempo, il biker di oggi è più sensibile rispetto al passato, poi ci sono le dovute eccezioni. Ripeto cmq l'atteggiamento dei biker ho notato che tanto più timoroso e rispettoso quanto più la manifestazione è sinonimo di esperienza, serietà e professionalità, vedo gente che fa decine di gare che arriva educatamente chiedendo sempre per favore e sottostando alle direttive dell'organizzazione. Laddove invece ci sono gare meno esperte, meno blasonate etc etc, vedi che i biker alzano la cresta protestando ad ogni minimo punto. Sull'agonismo io non sono contrario, fa parte dell'andare in mountain bike, la sfida tra Cicino ed il Toro dell'Adriatico per arrivare terz'ultimo e quart'ultimo fa parte del colore di questa o quell'altra gara, si ride si scherza si battaglia, così come il giovane che si sacrifica tutto l'anno non bevendo alcolici, mangiando in un certo modo, sacrificando il tempo libero per allenarsi etc etc, fa parte anche questo della manifestazione, è vero che arrivare centesimo o centounesimo non ti cambia nulla, ma è legittimo migliorarsi, voler impiegare meno tempo rispetto all'anno prima etc etc, altrimenti è una pedalata ecologica stop. Il problema è quando si mette a repentaglio la vita altrui, qui non ci sono ragioni che tengono. Che uno da dietro ti urli DESTRAAAAAAAAAA altro non è che il volersi accertare che tu che stai davanti hai capito che qualcuno sta arrivando e non fai passi falsi, il problema è se ti arriva un missile da dietro senza che tu te ne accorga e ti strattona facendoti cadere. Io quando sento gli urli, rallento, mi scanso, o addirittura scendo e mi sposto fuori dal sentiero, non maledico chi mi passa a tutta velocità e che ha avuto l'accortezza di urlarmi il suo arrivo. Non c'è nulla di strano in questo, ripeto diverso è chi invece se ne frega anche di gridarti Arrivoooo, qui è da incoscienti. Sulle griglie, tutti possono chiedere, qui entra in ballo la professionalità di chi organizza, ovvero basta essere chiari sui manifesti o sul sito internet e non ci sono contestazioni o qualtomeno queste cessano immediatamente. Ogni volta che mi sono trovato qualcuno che contestava qualcosa, alla parola "Amico mio sul regolamento c'è scritto", nessuno ha proseguito nella contestazione. Insomma organizzare non è cosa semplice, è verissimo che il responsabile della gara che di solito è il Presidente, un anno lo sono stato io come VicePresidente non ti fa star tranquillo, hai sulla coscienza l'incolumità di 1000 ciclisti, ma è anche vero che non tutti possono organizzare, e non è una missione divina. Organizzare ha enormi costi e gli organizzatori seri sanno che, salvo ci siano sponsor pesanti, al termine della gara rimangono nelle casse di chi organizza seriamente, solo pochi spiccioli che sono sufficienti l'anno prossimo a ristampare i manifesti e a comprare i pettorali. Chi organizza seriamente sà che deve reinvestire tutto per la gara. Chi pensa a fare cassetta invece deve per forza risparmiare qualcosa, e qui i bikers devono incazzarsi davvero, sono loro ripeto che decidono chi deve fare 1000 partenti e chi 100. Se una gara ti ha fregato, una volta al massimo due poi non ci vai più, è la selezione darwiniana, che non può che far bene al movimento delle gran fondo.
Il mio è solo un modesto parere scritto in fretta e furia ovviamente. Potrei anche aver detto delle scemenze epocali e chiedo venia