Il riscaldamento è una fase che dovrebbe essere obbligatoria, in quanto permette ai muscoli di raggiungere con gradualità la temperatura di lavoro ed evitare traumi dovuti ad improvvise variazioni di velocità a freddo.
BIsgona sempre ricordare che lo scopo del corpo umano è la sopravvivenza, ed un mezzo è risparmiare energie superflue. Basta provare appena svegli a piegarsi e toccare le punte dei piedi. Riprovate dopo mezz'ora e un ora a vedere dove arrivare. Piano piano i muscoli si risvegliano adattandosi al nuovo sforzo.
Da quanto ho letto io, lo scopo è innalzare la temperatuta da 37 gradi a 39 gradi e dovrebbe apportare un miglioramento sulla prestazione del 7%. Per raggiungere questo obbiettivo, dipende da persona a persona. Gli studi in materia dicono il riscaldamento può variare da pochi minuti fino ad un'ora, ma dipende anche dalle condizioni climatiche e dal proprio fisico.
L'importante è, gradualità: si parte lentamente per poi arrivare a ritmi sub-massimali che simulino lo sforzo vero e proprio. In pratica ci si deve avvicinare + possibile all'intensità di lavoro dello sforzo che andremo a fare in modo da far "assaggiare" al corpo le senzazioni reali.
Riscaldare i muscoli coinvolti nello sforzo.
Nella corsa tutto è + facile perché parti blandamente ed alla fine fai qualche esercizio di scioglimento (corsa calciata, skip, ecc). Nella bici, o prima si corre, ma con le tacchette...altrimenti è giusto partire pedalando piano con qualche rapporto leggerino, avendo però
cura di aumentare il ritmo.
Sullo stretching, ci sono teorie molto contraddittorie, e molti autori ritengono tale pratica come un semplice rito scaramantico, sicuramente da effettuare dopo un riscaldamento e qualche esercizio e non prima. Se ci si pensa bene, si allungano i muscoli, proprio come quando si strappano!!! Nella riabilitazione o per l'elasticità muscolare il discorso e ben diverso.
E' vero poi, che molti studi hanno dimostrato che in certe condizioni lo stretching diminuirebbe le prestazione, ma relativamente a sforzi brevi dove è coinvolta la velocità (sprint). In pratica, nel momento che si allunga il muscolo, si perde temporaneamente un po' di elasticità pregiudicando la prestazione, ma il ritorno a condizioni normali avviene in tempo breve. Immaginate l'elastico dei pantaloni o qualsiasi altro. Se questo viene tirato a lungo e per molto tempo prima o poi si snerva/sfibra o come dir si voglia perdendo la sua capacità elastica di ritornare alla forma iniziale.
Certo, elastico e muscolo sono diversi.
E quindi? Personalmente mi è capitato di partire senza riscaldamento ottenendo comunque dei buoni risultati, però in quelle condizioni sono partito moooooolto lentamente al di sotto delle capacità reali. Se siamo in allenamento, l'importante è fare riscaldamento, se dobbiamo gareggiare, allora è meglio riscaldari PRIMA in modo da partire con ritmi + elevati già da subito ed evitare appunto che un parte della gara diventi riscaldamento.