Rifugio Biella strada di accesso

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Biker serius
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Fossano
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Dopo alcuni anni ritorna il muro del pianto per la sistemazione di alcune strade nei paraggi di Cortina. Era toccato alla strada della Val di Gotres (a proposito tutto è rimasto come allora nessuna ulteriore sistemazione, per fortuna la natura sta provvedendo a far ricrescere l'erba sulla parti decorticate) ora tocca alla strada di accesso al rifugio Biella. Spiegatemi a cosa servono due draghe e una ruspa, cotica erbosa divelta, rocce maciullate, raddoppio della larghezza, se non a uno spreco di denaro (pubblico?) per un lavoro di dubbia utilità? E qualcuno non mi venga a raccontare la storiella che serve a favorire l'accesso a mezzi antincendio e che poi qui fanno lavori a regola d'arte e risistemano tutto , a quella quota di alberi non ce ne sono e di risistemare proprio non se ne parla , se proprio si volevano spendere dei soldi non era meglio sistemare il fondo della Val Salada, che peggiora sempre di più? Ad inizio dei lavori c'è scritto " Committente dei lavori: Regole d'Ampezzo" sapete che dico?
Regole :mavadaviaiciapp::mavadaviaiciapp:
 

sten1959

Biker imperialis
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due ruote con un telaio sopra...
Dopo alcuni anni ritorna il muro del pianto per la sistemazione di alcune strade nei paraggi di Cortina. Era toccato alla strada della Val di Gotres (a proposito tutto è rimasto come allora nessuna ulteriore sistemazione, per fortuna la natura sta provvedendo a far ricrescere l'erba sulla parti decorticate) ora tocca alla strada di accesso al rifugio Biella. Spiegatemi a cosa servono due draghe e una ruspa, cotica erbosa divelta, rocce maciullate, raddoppio della larghezza, se non a uno spreco di denaro (pubblico?) per un lavoro di dubbia utilità? E qualcuno non mi venga a raccontare la storiella che serve a favorire l'accesso a mezzi antincendio e che poi qui fanno lavori a regola d'arte e risistemano tutto , a quella quota di alberi non ce ne sono e di risistemare proprio non se ne parla , se proprio si volevano spendere dei soldi non era meglio sistemare il fondo della Val Salada, che peggiora sempre di più? Ad inizio dei lavori c'è scritto " Committente dei lavori: Regole d'Ampezzo" sapete che dico?
Regole :mavadaviaiciapp::mavadaviaiciapp:




Non ho presente i lavori di cui parli ma, visto che le Regole dall'anno 1000 in avanti hanno sempre provveduto alla salvaguardia del proprio territorio senza alcun bisogno di Provincie,regioni, ministeri, verdi ed associazioni varie credo che sappiano esattamente quello che stanno facendo.
E a maggior ragione visto che l'intera zona è parco naturale
 

sten1959

Biker imperialis
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ps: Le Regole non sono un ente di diritto pubblico ma di diritto privato... ovvero i soldi che spendono sono i loro e non i nostri
 

spacer_GM

Biker serius
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Fossano
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ps: Le Regole non sono un ente di diritto pubblico ma di diritto privato... ovvero i soldi che spendono sono i loro e non i nostri

Certo questo lo sapevo, sempre che i soldi non arrivino da contributi regionali o Cee, come speso accade, non so e non mi importa se nel caso di specie, comunque a prescindere da questo reputo che il lavoro di sistemazione della strada non fosse necessario e lo si stia facendo da cani, verificherò il prossimo anno se mi ero sbagliato od avevo ragione, il tempo rende conto di tutto, non è vero?

avrei ancora un commento su questa affermazione "i soldi che spendono sono i loro e non i nostri" ma mi autocensuro per non incorrere nelle ire dei moderatori dico solo che una frase del genere purtroppo mi ricorda un qualche politico in merito ai soldi di finanziamenti :omertà:
 

sciarno

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Rocky Mountain Altitude
dopo un paio di temporali forti é vietato risistemare la strada d´accesso? é stata anche messo apposto la val salata, per lo stesso motivo se ti interessa...
 

sembola

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Stiamo comunque parlando di una strada di accesso ad un rifugio già preesistente e non di uno sbancamento creato dal nulla. D'altronde il rifugista dovrà pur arrivarci con la jeep...
 

Tc70

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Picola ma carattarastica...
Oddio....che le strade vadano sistemate e ampliate non ci vedo nulla di che,in certi posti se non l'avessero fatto molti comuni o piccoli paeselli o anche rifugi stessi, sarebbero spariti senza l'orda turistica...che a molti non piaccia ok,ma sono una preziosa fonte di sopravvivenza di alcune valli,già spopolate da giovani che non hanno intenzione di fare i montanari, come ad esempio lavorare nei masi....sacrificio e fatica in cambio di poco...
Sui finanziamenti....ehh...qui si tocca un tastino dolente...son tutti bravi a parlare...ma che contano sono i fatti.....
Scusa Spacer ...è questo a cui alludi :nunsacci:...dalle foto che si vedono forse non hai tutti i torti ,la strada sembra bella e percorribile anche in jeep....:nunsacci:...vuoi vede che sotto sotto c'è veramente qualcosa......:celopiùg:



A Sennes, lungo la Val Salada

carta dell'itinerario

Lunghezza:50 kmDislivello: 1100 mTempo: 4 ore Periodo: da giugno a settembreCaratteristiche: stradelle sterrata e mulattiere segnalateDifficoltà: percorso lungo e abbastanza impegnativo per la salita a tratti ripida e tutta su sterrataCartografia: Tabacco 1:25.000 n. 03 "Cortina d’Ampezzo e Dolomiti Ampezzane"Accesso: Cortina è ben collegata tramite numerose statali a Bolzano, Trento, Belluno e alle altre località delle Dolomiti.

E' sufficiente allontanarsi di pochi chilometri da Cortina per portarsi sotto una catena montuosa integra sotto il profilo naturalistico: la dorsale Croda Rossa - Croda del Becco. Tra queste grigie ed aspre montagne, dove ancora salto lo stambecco e corrono le marmotte, nasce il torrente Boite, corso d'acqua che ha creato la valle d'Ampezzo.
cortina9media.JPG
Da Cortina si sale con la statale n. 51 in direzione Dobbiaco. Dopo circa 7 km si vede, sulla sinistra, il cartello che indica la giusta direzione per Ra Stua. Si sale così verso Ra Stua, percorrendo una viuzza asfaltata in forte ascesa. Circondati da colonnari alberi si sale faticosamente fino a che, dopo un bel gruppo di salti d'acqua, si giunge al pianoro su cui sorge il Rifugio Ra Stua. Da qui si prosegue sulla via principale continuando ad attraversare per più di 2,5 km apereti prati circondati da abetine. Trascurando il sentiero n. 9 che sale a Fodara Vedla, si continua dritti iniziando il tratto in netta salita che, dopo circa 4,5 km da Ra Stua, giunge ad un bivio. Qui chi vuole dirigersi subito verso Fodara Vedla può piegare a sinistra. Chi invece prosegue dritto dopo 300 metri giunge ad un altro bivio dove evidenti cartelli segnalano che girando a destra si sale al Rifugio Biella. Benché molto faticosa la salita al rifugio si svolge in un ambiente montano di ineguagliabile bellezza, sotto le impressionanti pareti della Croda del Becco. Raggiunto il rifugio si torna per la stessa via di salita fino all'ultimo incrocio dove si prende la sterrata che sale al Rifugio Sennes. Dal rifugio si piega a sinistra, sulla via principale che qui giunge, attraversando un piccolo pianoro e popi scendendo fino ad arrivare a Fodara Vedla (trascurare, dopo 700 metri, una stradella a sinistra). Si lascia quindi la via discensiva per salire a sinistra tra le case di Fodara Vedla (direzione Ra Stua, sentiero n. 9) imboccando subito la pista che conduce al lago di Fodara. Da qui è sufficiente seguire sempre il sentiero n. 9 (attenzione nei tratti in forte pendenza) per tornare sui grandi prati soprastanti Ra Stua. Da qui con la via dell'andata si torna a Cortina.
 

giamma

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E si Spacer_GM tocchi un tasto dolente che riguarda non solo Cortina ma tutta la montagna.
Con la scusa di sciocchezze come le necessità del rifugista o del malgaro le ruspe sono in azione ovunque ed i finanziamenti non arrivano da privati (tranne il caso citato, forse).
Le ruspe in Val Stura (CN) le ho viste strappare le pietre del fondo di una strada militare (sporgevano troppo!?) e sostituirle con un po' di terra pressata.
In Val Corsaglia (CN) a che serve congiungere una malga con una doppia strada a formare un anello? La stesso a Mendatica (IM) o al monte Ebro (AL).
Immagino che di esempi ce ne siano mille. Cmq al Biella la strada già c'era ed il rifugista già arrivava.
In teoria vige il divieto di accesso per le auto non autorizzate, ma guardando il parcheggio del Sennes all'ora di pranzo viene da chiedersi se non sia autorizzata tutta San Vigilio.
Forse anche il Biella vuol partecipare alla festa.
 

giamma

Biker serius
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Come ho cercato di dimostrare di "feste" così si stanno riempiendo le Alpi.
Trovarle un bel modo di sviluppare i rifugi è un'opinone che ti lascio volentieri (è poi quella che va per la maggiore).
ciao
 

sembola

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Come ho cercato di dimostrare di "feste" così si stanno riempiendo le Alpi.
Trovarle un bel modo di sviluppare i rifugi è un'opinone che ti lascio volentieri (è poi quella che va per la maggiore).
ciao

Le Alpi non le conosco, le Dolomiti sì. In vent'anni che le giro ho visto qualche operazione discutibile ma mai i disastri o le devastazioni che vedo purtoppo nel resto d'Italia. Per questo ripeto che se quello del Biella è una "festa" sarei felice di vedere più feste di questo. Ripeto, io parlo di quello che ho avuto modo di vedere personalmente nella zona specifica ed in quelle contigue.

Poi si può discutere del modello di sviluppo della montagna, io sono del parere che la conservazione passa per la sostenibilità e non per la cristallizzazione.
 

samuelgol

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Stiamo comunque parlando di una strada di accesso ad un rifugio già preesistente e non di uno sbancamento creato dal nulla. D'altronde il rifugista dovrà pur arrivarci con la jeep...
Chi ha detto che il rifugista ha diritto di arrivare in Jeep? E' una comodità, non un diritto. Molti rifugi (ad esempio il Vandelli sotto al Sorapiss) non sono affatto raggiungibili in jeep eppure funzionano egregiamente, come e meglio del Biella.
Riguardo alle Regole (per la precisione Regole Comunioni Familiari), sono enti privati e i loro terreni sono privati, ma usufruiscono di soldi pubblici eccome, per taluni lavori. Non so se sia questo il caso, ma potrebbe esserlo. In Cadore, molte via di comunicazione con l'Austria son state finanziate dalla Ue, nell'ambito di un progetto di ripristino e sistemazione di vie di comunicazioni transfrontaliere, ovviamente non percorribili dalle auto. Parliamo di lavori su terreni di proprietà regoliera ovviamente.
 

sembola

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Chi ha detto che il rifugista ha diritto di arrivare in Jeep? E' una comodità, non un diritto. Molti rifugi (ad esempio il Vandelli sotto al Sorapiss) non sono affatto raggiungibili in jeep eppure funzionano egregiamente, come e meglio del Biella.

Vediamo di ragionare sulla realtà e non sui principi: la strada già c'era, non è che è stata sbancata una montagna ex novo (come alla Sibilla, per capirci). Se poi si fanno questioni di principio, allora via le strade ma anche i segnavia, i sentieri, i rifugi e poi via tutti gli umani, biker compresi: che la montagna torni quella di 5.000 anni fa...
 

samuelgol

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Vediamo di ragionare sulla realtà e non sui principi: la strada già c'era, non è che è stata sbancata una montagna ex novo (come alla Sibilla, per capirci). Se poi si fanno questioni di principio, allora via le strade ma anche i segnavia, i sentieri, i rifugi e poi via tutti gli umani, biker compresi: che la montagna torni quella di 5.000 anni fa...
La strada già c'era e per come me la ricordo io era già una semiautostrada. Diciamo che prima di spenderci soldi per quella, anche qualora avesse avuto bisogno di manutenzione, mi vengono in mente parecchie altre cosucce che in tempi di magra economica avrebbero potuto essere fatte. Parlo di cosucce per la valorizzazione della montagna, è chiaro, non in senso generale per l'Italia.

p.s. le strade di quella fatta, per di più in zona molto rocciosa, se fatte bene, con canalette, canali di scolo e drenaggi vari, durano secoli. Conosco decine di carrarecce militari delle due guerre mondiali, abbandonate, anche in altissima quota, che resistono a decenni senza problemi. I militari quelle cose le facevan bene. Se le cose si fanno male, vengon giù al primo temporale.
 

Sciuscia

Biker immensus
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Poi si può discutere del modello di sviluppo della montagna, io sono del parere che la conservazione passa per la sostenibilità e non per la cristallizzazione.



Vivo nell'Appennino (in una valle dell'), ma quoto.

Ho visto national parks americani con dentro strade statali, supermercati e alberghi 4 stelle, tutte cose che da noi sarebbero "follia", conservati e gestiti molto più sostenibilmente che in qualunque parco nazionale visto in Italia.
 

giamma

Biker serius
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Vivo nell'Appennino (in una valle dell'), ma quoto.

Ho visto national parks americani con dentro strade statali, supermercati e alberghi 4 stelle, tutte cose che da noi sarebbero "follia", conservati e gestiti molto più sostenibilmente che in qualunque parco nazionale visto in Italia.

Stiamo andando OT e quindi chiudo con questo intervento.
Mi piacerebbe tanto sapere come in un parco italiano, diciamo il Grampa, che non ha gli spazi di Yellostone o Yosemite o Monument valley ecc, si potrebbe piazzare un supermercato. Gli alberghi, i negozi e le strade già ci sono.
Quanto all'assumere la accessibilità ai rifugi in macchina come indice di progresso dissento totalmente: proprio dai rifugi mi aspetterei proposte per un modello di non spreco (e alcuni lo fanno).
Certo se, come è capitato a me quest'anno, al "rifugio" sopra Cortina ti si propone un antipasto di patè de foi gras (si scive così?) allora le esigenze dell'approvvigionamento divengono pesanti, il mulo non basta più, e allora via alle strade.
ciao
 

sembola

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Giamma, non mi mettere in bocca parole che non ho pronunciato. Quando mai ho parlato di "progresso"? :nunsacci:

Quello che dico è che occorre misurarsi con la realtà, altrimenti si fanno dei ragionamenti velleitari. Io sono d'accordo con te sul fatto che i rifugi stanno perdendo in parte la loro identità: d'altronde il rifugista almeno uno stipendio deve ricavarcelo, se no l'anno dopo il rifugio non apre più: e se la clientela quello vuole, o fai il "puro" (e dopo poco non lo fai più, che ti tocca fare qualcos'altro) o ti adatti. E lasciamo perdere Cortina ed il foisgras, se al Biella vuoi un plebeo quarto di vino come pensi che ci arrivi, col telestrasporto? :nunsacci:

Detto questo, se ci riferiamo al caso specifico può essere che si possano dare valutazioni diverse all' "utilità" dell' intervento. Magari per chi ci va una volta all'anno o una volta nella vita in mtb o a piedi sia inutile. Che possa essere dannoso mi pare un po' esagerato.
 

Petek

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Specy FSR XC nera - Canyon Spectral rossa
Chi ha detto che il rifugista ha diritto di arrivare in Jeep? E' una comodità, non un diritto. Molti rifugi (ad esempio il Vandelli sotto al Sorapiss) non sono affatto raggiungibili in jeep eppure funzionano egregiamente, come e meglio del Biella.

Prima di rispondere leggi la nota in fondo

Ma al Vandelli non arrivi in bici!
E per quel rifugio è in progetto una nuova teleferica.
E il sentiero dal passo Tre Croci è stato sistemato con un ragno.
E la strada che arriva al Biella è stata costruita proprio per il rifugio nel 1908, quindi c'è un diritto di arrivare in jeep.
E quella strada non è una strada militare, ed anche le strade militari non sono esente da manutenzione
E potrei fare un sacco di esempi di strade militari che sono durate molto poco.
E il rif Biella è un rifugio CAI (sezione di Treviso) dove non si mangia patè de foi gras.
E quando si devono fare lavori (es. adeguamento a norme antincendio, sistemazione della frana del 2009, ...) non si può accedere con mezzi moderni, si dovrebbero usare gli escavatori del 1908, cioé i picconi e manodopera che lavori per meno di 1€/h.
E le regole sono un ente privato di diritto pubblico (non so cosa centri nella discussione, ma stava bene dirlo)
Ed i fuoristrada che arrivano a Sennes non salgono da Cortina ma da San Vigilio di Merebbe (Alto Adige)
E la strada dal Col de ra Sciores al Biella è larga per una bici o una moto (semi-autostrada), ma MOLTO stretta per un fuoristrada (a 4 ruote, ovviamente)

PS il tono scritto con un tono volutamente polemico, ma, come dicono su Radio2 ... se fa per ride! Vedi anche altro post
http://www.mtb-forum.it/community/forum/showpost.php?p=5800433&postcount=17
Prima di fare polemica in internet provate a parlare con i gestori dei rifugi, con i guardiaparco, con le regole, ...
E prima di scrivere che al Biella si mangia patè de foi gras provate ad entrare nel rifugio e vedete cosa si mangia e a quali prezzi, eviterete di digitare frasi come la corazzata Poti@çski: grandissime stronzate!
 

sembola

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E quando si devono fare lavori (es. adeguamento a norme antincendio, sistemazione della frana del 2009, ...) non si può accedere con mezzi moderni, si dovrebbero usare gli escavatori del 1908, cioé i picconi e manodopera che lavori per 1€/h.
Oppure un elicottero, mezzo economico ed altamente compatibile con l'alta montagna...
 

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