Mi riallaccio ad un OT postato fuori luogo e cerco di aprire una discussione su un argomento che reputo veramente interessante:
"Prologo: Sul lavoro, invece di rinnovarmi il contratto di assunzione mi chiedono di aprire P.Iva. simpatici eh ...
Dunque: Mi stava venendo in mente l'idea di farlo ... ma per me, non per permettere a loro di inculkarmi meglio!
Magari entrando proprio in questo settore di cui sono un appassionato...
Osservando la situazione di mercato con gli occhi del cliente vedo che nella mia regione vanno avanti (a volte unicamente per inerzia) solo i "grandi vecchi", comunque pochi, col nome e le clientele consolidate da anni.
L' e-commerce è un illustre sconosciuto per tutti gli operatori del settore. Nei rari casi in cui sono stati fatti dei tentativi in tal senso le cose sono andate sempre male perché improvvisate e create in maniera a dir poco dillettantesca.
C'è probabilmente la convinzione diffusa che basta schiaffare due o tre prodotti online per vendere a palate ... poi arrivano le delusioni e si pensa che internet è inutile. Invece un lavoro seriamente strutturato non è mai stato nemmeno abbozzato.
I giovani che hanno aperto non sono molti. In alcuni casi si sono specializzati in un prodotto di nicchia (FR/DH) ma comunque le cose mi pare non vadano sempre come sperato...
La mia impressione e che una attività per stare in piedi ha bisogno di tutto: vendita del marchio, officina meccanica, web e forse anche city bike, cavalletti e cestini... e magari anche un pizzico di fortuna.
Ps.: Da quando è arrivato Decathlon mi sembra che si sia pappato tutta quella (grande) fascia di mercato dei ciclisti per caso. Quelli per intenderci che non vogliono assolutamente spendere più di due o trecento euro per una bici."
"Prologo: Sul lavoro, invece di rinnovarmi il contratto di assunzione mi chiedono di aprire P.Iva. simpatici eh ...
Dunque: Mi stava venendo in mente l'idea di farlo ... ma per me, non per permettere a loro di inculkarmi meglio!
Magari entrando proprio in questo settore di cui sono un appassionato...
Osservando la situazione di mercato con gli occhi del cliente vedo che nella mia regione vanno avanti (a volte unicamente per inerzia) solo i "grandi vecchi", comunque pochi, col nome e le clientele consolidate da anni.
L' e-commerce è un illustre sconosciuto per tutti gli operatori del settore. Nei rari casi in cui sono stati fatti dei tentativi in tal senso le cose sono andate sempre male perché improvvisate e create in maniera a dir poco dillettantesca.
C'è probabilmente la convinzione diffusa che basta schiaffare due o tre prodotti online per vendere a palate ... poi arrivano le delusioni e si pensa che internet è inutile. Invece un lavoro seriamente strutturato non è mai stato nemmeno abbozzato.
I giovani che hanno aperto non sono molti. In alcuni casi si sono specializzati in un prodotto di nicchia (FR/DH) ma comunque le cose mi pare non vadano sempre come sperato...
La mia impressione e che una attività per stare in piedi ha bisogno di tutto: vendita del marchio, officina meccanica, web e forse anche city bike, cavalletti e cestini... e magari anche un pizzico di fortuna.
Ps.: Da quando è arrivato Decathlon mi sembra che si sia pappato tutta quella (grande) fascia di mercato dei ciclisti per caso. Quelli per intenderci che non vogliono assolutamente spendere più di due o trecento euro per una bici."