Porcaccia eva e porcaccio cane! Domenica scorsa faccio un giretto in zona che conosco e che ho già fatto un paio di volte senza problemi, con una discesa parecchio tecnica e con un tratto ripido su un roccione che poi spiana. Li' di solito nel ripidone tengo puntato il sentierino dove poi rallento bello contento della sfida vinta e del tratto particolarmente difficile superato. Domenica è andata diversamente: mi sentivo poco in forma e poco sicuro, come un presentimento.... nella parte finale dove dovevo tenere la traccia ho centrato in pieno un fusto di un albero con la spalla. Risultato: frattura della clavicola scomposta terzo medio. Sono sceso a valle a piedi e mi sono fatto recuperare dalla moglie con ogni sorta di insulti... visto che a giugno ho rotto pure il polso in val pura, per chi la conoscesse... Adesso mi sto veramente ponendo delle domande pesanti: sto esagerando? Se resto in carrozzina che ne sarà della mia famiglia? Perchè questo desiderio spasmodico di trovare sempre il limite a tutti i costi? A volte mi giro e guardo in su' e veramente mi chiedo come ho fatto a scendere in bici. Ma forse non sarebbe meglio vivere questa passione con meno esteremismo e anche a volte ascoltare la vocina che da dentro ti dice "oggi molla, sei stanco, non esagerare..." Il fatto che più mi preoccupa è che alcune di queste domande me le ero già poste a giugno, quando ero con il polso ingessato, e mi sono chiesto se alla ripresa sarei stato più cauto, più prudente e con un po' di timore a fare certi percorsi. Invece nulla: appena risalito in sella dopo 3 giorni tolto il gesso tutto peggio di prima, come se niente fosse. Cosa ci frulla in testa? Mi sto chiedendio se la parte divertimento e rischio siano effettivamente sbilanciate e se sia il caso di riconsiderare dove porre i limiti. Oltre a questo ho analizzato il casco dopo entrambi gli infortuni trovando dei bozzi imoportanti, 10cm più in la e sarebbe stato un problema grave. Sono un po' depresso perchè mi manca l'adrenalina, l'emozione, la voglia di sfidare il mondo, la bici e la discesa, ma nello stesso tempo anche perchè sto pensando che ho un tendine rotto da due anni che dovevo operare a novembre, un polso che mi fa male e una clavicola rotta che mi sta facendo veramente soffrire molto e che ancora non so se dovrò metterci una placca, oltre che innumerevoli cicatrici e segni vari. Momentaccio, devo riflettere e ragionare: ho un bimbo piccolo e una moglie giovane che fa fatica a capire certe cose anche se non me le vieta ma fa di tutto per farmi capire che ci sono altre cose nella vita... Accetto consigli, pensieri, condivisione e ogni tipo di riflessione.
Ciao!
Ciao!