è da un pò di tempo che ci penso.
il movimento fr/dh nelle marche è da un pezzetto che va avanti. bene o male si uniscono nuove leve ai "vecchi" e, bene o male, si continua a perfezzionare, o costruire ex novo, percorsi.
insomma, tutto sommato, il movimento ha buone prospettive.
c'è però una cosa che, da quando ho iniziato, proprio non mando giù: il fatto di essere sempre divisi, di cercare di rimanere sotto il campanile, di lagnarsi che "qui non c'è niente", di coltivarsi il proprio orticello senza far confluire le energie in un progetto comune... e poi andare a girare a pratoselva o parco batteria o le cesane perché "da noi posti così non ci sono".
beh, non è proprio vero. di montagne ne abbiamo a stufo, anche meglio di quelle del ternano. basti pensare alla dorsale pre-appenninica del san vicino, il massiccio del monte nero di cingoli, gli appennini. abbiamo anche i numeri per poter far crescere qualunque realtà. abbiamo le persone (oramai non siamo più in pochi) per lavorare e realizzare qualcosa di bello.
invece, ogni gruppetto sta per le sue, si coltiva il suo orticello (anche se arido come il deserto), non interagisce con nessun altro gruppetto. se si arriva ad essere in 4, via subito a fare una nuova associazione. insomma: invece di unirsi per migliorare il panorama, ci si divide in nuclei sempre più ridotti, destinati col tempo ad estinguersi. molti molleranno, altri si fermeranno con le prime rotture (sono ahimé inevitabili), altri troveranno "la donna" che odia la bici, altri si stancheranno di zappare senza veder crescere qualcosa di veramente gustoso.
i fatti:
- sul conero (che sta chiudendo alle bici) si muovono in due gruppi, ovviamente lavorano a cose differenti ed ovviamente non interagiscono;
- a san lorenzo (il cui futuro, a quanto dici moreno, non è per niente roseo) lavorano due gruppi. stesso discorso del conero;
- sul san vicino un ragazzo da solo si sta facendo qualche salto;
- a cingoli siamo in due e bastiamo giusto per mantenere aperte quelle poche discese che siamo riusciti a pulire;
- a cerqueto i ragazzi della vallesina lavorano al loro tracciato;
- più ci sono i vari "cani sciolti" che si fanno il loro trail senza dire niente.
secondo voi possiamo andare avanti così?
non sarebbe il caso di unirci e realizzare qualcosa di importante qui da noi, invece che dover fare due ore di macchina per andare dove? a pila? a les gets? a finale? no!!! in posti che non hanno niente che non si potrebbe realizzare da noi!!!
qual'è il motivo? ci piace tanto stare ore in macchina? vogliamo buttare via soldi per il gasolio? non siamo capaci?
il mio sfogo-ragionamento vorrebbe arrivare a far capire a tutti che se lasciamo da parte il colore della stupida maglia che portiamo (c'è chi come me la cambia ogni anno) e le piccole antipatie e paranoie personali, si può ottenere anche nelle marche un bel parcogiochi degno di molti altri posti.
così, per la gioia dei nostri famigliari, non dovremmo più fare trasferte di ore.
il movimento fr/dh nelle marche è da un pezzetto che va avanti. bene o male si uniscono nuove leve ai "vecchi" e, bene o male, si continua a perfezzionare, o costruire ex novo, percorsi.
insomma, tutto sommato, il movimento ha buone prospettive.
c'è però una cosa che, da quando ho iniziato, proprio non mando giù: il fatto di essere sempre divisi, di cercare di rimanere sotto il campanile, di lagnarsi che "qui non c'è niente", di coltivarsi il proprio orticello senza far confluire le energie in un progetto comune... e poi andare a girare a pratoselva o parco batteria o le cesane perché "da noi posti così non ci sono".
beh, non è proprio vero. di montagne ne abbiamo a stufo, anche meglio di quelle del ternano. basti pensare alla dorsale pre-appenninica del san vicino, il massiccio del monte nero di cingoli, gli appennini. abbiamo anche i numeri per poter far crescere qualunque realtà. abbiamo le persone (oramai non siamo più in pochi) per lavorare e realizzare qualcosa di bello.
invece, ogni gruppetto sta per le sue, si coltiva il suo orticello (anche se arido come il deserto), non interagisce con nessun altro gruppetto. se si arriva ad essere in 4, via subito a fare una nuova associazione. insomma: invece di unirsi per migliorare il panorama, ci si divide in nuclei sempre più ridotti, destinati col tempo ad estinguersi. molti molleranno, altri si fermeranno con le prime rotture (sono ahimé inevitabili), altri troveranno "la donna" che odia la bici, altri si stancheranno di zappare senza veder crescere qualcosa di veramente gustoso.
i fatti:
- sul conero (che sta chiudendo alle bici) si muovono in due gruppi, ovviamente lavorano a cose differenti ed ovviamente non interagiscono;
- a san lorenzo (il cui futuro, a quanto dici moreno, non è per niente roseo) lavorano due gruppi. stesso discorso del conero;
- sul san vicino un ragazzo da solo si sta facendo qualche salto;
- a cingoli siamo in due e bastiamo giusto per mantenere aperte quelle poche discese che siamo riusciti a pulire;
- a cerqueto i ragazzi della vallesina lavorano al loro tracciato;
- più ci sono i vari "cani sciolti" che si fanno il loro trail senza dire niente.
secondo voi possiamo andare avanti così?
non sarebbe il caso di unirci e realizzare qualcosa di importante qui da noi, invece che dover fare due ore di macchina per andare dove? a pila? a les gets? a finale? no!!! in posti che non hanno niente che non si potrebbe realizzare da noi!!!
qual'è il motivo? ci piace tanto stare ore in macchina? vogliamo buttare via soldi per il gasolio? non siamo capaci?
il mio sfogo-ragionamento vorrebbe arrivare a far capire a tutti che se lasciamo da parte il colore della stupida maglia che portiamo (c'è chi come me la cambia ogni anno) e le piccole antipatie e paranoie personali, si può ottenere anche nelle marche un bel parcogiochi degno di molti altri posti.
così, per la gioia dei nostri famigliari, non dovremmo più fare trasferte di ore.