Richard Cunningham lavora per Pinkbike

ho sempre letto con interesse i suoi articoli su mbaction.
continuerò a seguirlo, con un minimo di difficoltà in più, temo, su pinkbike per via della lingua, con cui me la cavo ma non sono un drago!

...Bèh,che dire,dispiace per R.C. e il suo articolo mensile,(sempre interessante),ma per un mito che se ne va,rieccone un'altro:Zap Espinosa!Magari non sò se scriverà alcuni articoli,ma di certo è una figura che dà un valore aggiunto a mtb action,oramai da alcuni mesi.
Secondo me questa rivista rimane la più schietta e anche quando sembra che abbia poco contenuto,se la si legge a fondo è sempre piacevole.Poi se speriamo di leggere news su carta....e quando ci passa!!! Con il web è pura utopia....
Ad ogni modo complimenti a PB !

MBAction ha scritto:

Sei di Vicenza, come la Felt in Italia.... ed hai anche una Felt... quindi non dovrebbe esserti sfuggito, visto il commento, che proprio una Felt di prestigio sia stata sostanzialmente oggetto di critiche evidenti solo un numero fa... e che continua a succedere ogni volta che è dovuto. Eppure Felt è un colosso e quindi un nome estremamente ghiotto in termini di marketing... e che ricorre ogni tanto anche tra le ns. pagine pubblicitarie.
Non siamo invece noi, qui ti confondi (nessun problema...), ma un altra rivista a decantare il "valore" delle proprie prove per iscritto e prima delle prove stesse... ma per carità... fa bene a farlo ed è legittimo se le cose stanno così. Siamo infine molto contenti invece se ci sono prodotti privi di grandi difetti, ma rimaniamo oggettivamente sempre quelli che di difetti ne trovano di più della media.

Clicca per allargare...

Purtroppo non hai letto bene il mio commento....
....ma era scontato che fosse così la tua risposta....

marco ha scritto:

Anche da noi questo modello arcaico di riverenza fra riviste e aziende (non tutte, ma tante) sta per finire, grazie ad internet ed un po' grazie a mtb-forum. Sono finiti i tempi in cui si facevano fessi tutti i lettori con "test" che altro non sono che pubblicità cammuffate. Con buona pace di quei pochi distributori che ancora oggi si cagano addosso e non ci danno le loro bici da testare, con scuse diverse, per paura che anche i pochi che ancora credono a certi "test" aprano gli occhi. Quando invece gli unici che devono aprore gli occhi sono loro.

Clicca per allargare...

E' proprio per quanto sopra che oramai io ho smesso di acquistare cartaceo... io compravo un paio di riviste al mese, in realtà non per trovare chissà quali informazioni ma più che altro per "intrattenimento" visto che sul lavoro ho molti tempi morti, così da approfittarne per allietare la mia giornata lavorativa... ma la questione è che sempre più spesso mi capitava leggendo queste riviste di innervosirmi non poco a leggerne alcuni contenuti...sicchè visto che il fastidio oramai superava il piacere ho smesso anche di spendere quella manciata di euro mensili e se proprio mi devo intrattenere nei tempi morti mi leggo un buon libro

La pensiamo così anche noi, anzi... ne siamo talmente convinti da averci investito risorse importanti ed esserci mossi proprio per lo stesso motivo, portando in Italia un formato ed un modo di lavorare ben diverso... nei fatti dimostrabili.
Da un lato la mancanza di "riverenza" ci costa qualche inserzionista, come Sram in Italia o Santa Cruz negli USA (per fare un esempio). Ma Santa Cruz ad esempio non è sparita dall'edizione italiana, grazie al fatto che DSB le critiche ben circonstanziate le accetti... pur "combattendole", ma con disponibilità, professionalità e cordialità (ed ho piacere ci tenga al proprio prodotto) anche ora che nel nr. di Maggio abbiamo sostanzialmente bocciato un modello importante del loro marchio probabilmente principale... e DSB è anche il ns. principale inserzionista... Eppure...

Non si può quindi generalizzare (non si dovrebbe mai... ma per carità) nel giudicare le testate come tutte sullo stesso livello, idem per i forum ovviamente, quindi siamo contenti di poter e voler lavorare per essere un'eccezione e possibilmente anche un'eccellenza, augurando di cuore lo stesso a questo forum.

Buona giornata, settimana e mese,

marco ha scritto:

Direi che una frase perfetta per il momento attuale negli USA (che arriverà inesorabilmente anche in Italia) sia questa, scritta da uno della redazione di Pinkbike:

Rest assured that RC is here to create a solid technical backbone in a very objective way. He is not on board to instill or perpetuate an archaic print magazine mandate that caters to an elite few manufacturers. We're definitely not about to throw away 10+ years of PB community development and tradition in order to emulate a business model that is clearly defunct.

Anche da noi questo modello arcaico di riverenza fra riviste e aziende (non tutte, ma tante) sta per finire, grazie ad internet ed un po' grazie a mtb-forum. Sono finiti i tempi in cui si facevano fessi tutti i lettori con "test" che altro non sono che pubblicità cammuffate. Con buona pace di quei pochi distributori che ancora oggi si cagano addosso e non ci danno le loro bici da testare, con scuse diverse, per paura che anche i pochi che ancora credono a certi "test" aprano gli occhi. Quando invece gli unici che devono aprore gli occhi sono loro.

Clicca per allargare...

Ho provato ieri una 160 mm tanto di moda e il cui sistema di sospensione viene osannato su tutte le riviste e ho capito il peso che ha il marketing sulle nostre scelte. Oltre al funzionamento discutibile per quell'ambito è evidente una qualità realizzativa secondo me scadente. Probabilmente è una di quelle che al momento del test/confronto non era disponibile... Io leggo almeno due riviste al mese però ormai le considero al pari dei cataloghi che danno in fiera o poco più. Forse, come clienti, dobbiamo valutare meglio da che parte arrivano le notizie e dare loro il giusto peso per non ritrovarci delle brutte sosprese in mano