Funziona proprio perche' c'e' l'oring, esattamente come c'e' un oring sullo stelo che regge il pistone.ho capito che intendi, da quel che ho visto, pistone alla mano, l'astina e' libera di "cadere", non liberissima perche' dentro alla sua sede c'e' un oring di tenuta (altrimenti l'olio uscirebbe, come a volte accade, dalla regolazione del propedal) ma basta davvero poco per sfilarla. ragionandoci penso che alla fine questa astina si allontani di poco e solo in condizioni di mono libero o propedal inserito, perche' se parliamo di blocco, in teoria il pistone non potrebbe neppure scendere quindi tanto meno risalire. in ogni caso e' molto interessante confrontarsi per arrivare a capire come funziona la parte idraulica del mono, perche' purtroppo non abbiamo schemi "animati" che simulano il funzionamento e dobbiamo andare ad intuito. dico questo perche' sapendo esattamente come vanno le cose, automaticamente sapremmo dove agire per accentuare o diminuire quell'effetto, personalizzando l'idraulica come fanno i preparatori
Si, la pressione tenta di ricacciare indietro la parte di astina in piu' che entra nell'olio quando allontani il piattello ... perche' questa parte di astina aumenta il volume complessivo della parte olio.quindi, come nel mio RP2, quando il propedal (che è quasi un blocco) è inserito l'astina è in alto. Quando lo sblocco la levetta di comando fa abbassare l'astina. Andando quindi contro la pressione esercitata dall'IFP sull'olio. Giusto?
cosa ha scritto spinone? (e con questo ammetto di non essermi riletto tuttocondivido con spinone.
una domanda;
ma quando si fora la guarnizione per gonfiare la camera dell'ifp e si toglie l'ago per avvitare il grano la pressione non fa saltare il tutto?
la brugola forata che scopo ha oltre a far passare l'ago?
...estratto completamente l'ago sentirete un sibilo di aria che esce, subito si pensa che sia aria della camera "ex azoto", mentre in realtà e' solo aria della pompetta, perche' la camera pressurizzata sarà perfettamente in pressione.
certo, ci passa attraverso l'ago durante l'operazione di gonfiaggio della camera. e' per quello che serve una brugola "forata", altrimenti brugola ed ago insieme dentro al grano non ci entrano.ma il grano che si avvita ha un foro anch'esso?
No però aiuta ad isolare la parte di guarnizione che si vede dal foro del grano ed il grano stesso da poovere, fango ed altre impurità. Io ci faccio colare della colla a caldo.avevo intuito, solo che mi pare strano che bucata la guarnizione e stringendo il grano la pressione resta dentro.
la colatina di colla a caldo è d'obbligo per far mantenere i 400 psi?
la guarnizione va posizionata bene nella sua sede, poi sopra ci va avvitato (senza stringere troppo) il grano in modo che la guarnizione si trovi schiacciata nella sua posizione finale.
solo dopo, si inserisce l'ago e appena ha forato la guarnizione, si inserisce anche la brugola.
si stringe ancora il grano usando appunto la brugola, lasciando in sede l'ago.
quando il grano e' abbastanza stretto (non troppo se no l'ago non si riesce a sfilare e rischi di strapparlo) si puo' gonfiare con la pompetta ad alta pressione (MI RACCOMANDO INDOSSARE SEMPRE OCCHIALI PROTETTIVI).
quando si e' raggiunta la pressione voluta, molto molto lentamente si deve sfilare l'ago stringendo con la brugola lentamente, senza esagerare in modo che l'ago continui ad uscire.
estratto completamente sentirete un sibilo di aria che esce, subito si pensa che sia aria della camera "ex azoto", mentre in realtà e' solo aria della pompetta, perche' la camera pressurizzata sarà perfettamente in pressione.
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