Responsabilità di una associazione sportiva

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.945
15
0
Trieste
www.triestefreeride.it
Ho appena scoperto questa sezione e vorrei approfittarne.

Con alcuni compagni d'uscite vorrei fondare un'associazione sportiva incentrata sul FR/DH in modo da cercare di ottenere un qualche riconoscimento ufficiale per la realizzazione di "pistini" e per la promozione della nostra splendida attività nelle nostre zone (estremo nord-est).
Dopo un paio di incontri abbiamo deciso il nome (!), abbiamo scaricato uno statuto-tipo della UISP e abbiamo scelto di darle la personalità giuridica.
Prima di compiere il passo abbiamo ancora un paio di dubbi che stiamo cercando di dipanare utilizzando amici civilisti.
Tuttavia:
- essendo affiliati alla UISP a che tipo di responsabiltà (civile? penale?) possiamo andare incontro? Nel caso qualche associato si facesse male durante un'uscita "ufficiale" dell'associazione chi ne risponderebbe e in quale misura? Sarebbe responsabile SOLO l'associazione, in quanto persona giuridica (quindi solo con il suo misero capitale), oppure potrebbe essere avanzata qualche pretesa anche nei confronti dei soci (e io dovrei esserne il presidente :paur:)?
- è obbligatoria la stesura di un consuntivo annuale: è necessario un commercialista oppure, visto che è consultabile solo dai soci su richiesta, lo possiamo fare noi, anche in forma moooooolto semplificata (da quello che ho capito l'importante è che alla chiusura dell'associazione NON avanzi nemmeno 1 centesimo)?

Grazie!
 

shooter

Biker tremendus
23/11/07
1.068
0
0
San Vendemiano (TV)
Visita sito
Ho appena scoperto questa sezione e vorrei approfittarne.

Con alcuni compagni d'uscite vorrei fondare un'associazione sportiva incentrata sul FR/DH in modo da cercare di ottenere un qualche riconoscimento ufficiale per la realizzazione di "pistini" e per la promozione della nostra splendida attività nelle nostre zone (estremo nord-est).
Dopo un paio di incontri abbiamo deciso il nome (!), abbiamo scaricato uno statuto-tipo della UISP e abbiamo scelto di darle la personalità giuridica.
Prima di compiere il passo abbiamo ancora un paio di dubbi che stiamo cercando di dipanare utilizzando amici civilisti.
Tuttavia:
- essendo affiliati alla UISP a che tipo di responsabiltà (civile? penale?) possiamo andare incontro? Nel caso qualche associato si facesse male durante un'uscita "ufficiale" dell'associazione chi ne risponderebbe e in quale misura? Sarebbe responsabile SOLO l'associazione, in quanto persona giuridica (quindi solo con il suo misero capitale), oppure potrebbe essere avanzata qualche pretesa anche nei confronti dei soci (e io dovrei esserne il presidente :paur:)?
- è obbligatoria la stesura di un consuntivo annuale: è necessario un commercialista oppure, visto che è consultabile solo dai soci su richiesta, lo possiamo fare noi, anche in forma moooooolto semplificata (da quello che ho capito l'importante è che alla chiusura dell'associazione NON avanzi nemmeno 1 centesimo)?

Grazie!
Personalità giuridica? Siete proprio sicuri? Riconoscimento e controlli dell' autorità governativa rectius prefettizia? Registrazione? Obblighi di rendicontazione, obblighi fiscali e regole rigide sull'amministrazione. Di solito le attività sportive dilettantistiche assumono la veste di associazioni private non riconosciute ex art. 36 e seg. cod. civ. :nunsacci:.
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
28.900
1.891
0
Cimino
Visita sito
Bike
reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
allora....a mio modo di vedere la personalità giuridica non centra assolutamente nulla....non credo che l'abbiate costituita sotto forma di società (di persone o di capitali); si tratta di un'associazione sportiva dilettantistica senza scopo di lucro!
in questo caso, bisogna stabilire se l'associazione svolge anche attività commerciali. Se non ne svolge, non c'è bisogno di instaurare un regime contabile particolare....basta un rendicontino alla fine dell'anno con entrate (tipo quota di iscrizione) ed uscite (tipo soldi spesi per manifestazioni ed altro).
Se, invece vi impelagate con sponsorizzazioni e/o vendite di gadgets ed altre menate varie, allora si rientra in una fattispecie commerciale ed è necessaria una contabilità strutturata.
inoltre ai sensi degli artt. 1 e 2 L.398/91 e art.9bis DL417/91 è possibile optare per un regime forfetario di applicazione dell'IRES.....

questo se ho capito bene...

per quello che riguarda la responsabilità per le attività svolte dall'associazione, bisognerà vedere di volta in volta il tipo di iniziativa che si va ad intraprendere, comunque in ogni caso non credo che si possa attribuire all'associazione una responsabilità in caso chicchessia si faccia male andando in bicicletta....
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
Una responsabilità per i danni subiti dai soci in linea di teoria può sussistere. A mio parere se chi organizza le attività mette in atto tutte le ragionevoli cautele la possibilità di essere chiamati a rispondere di danni diventa remota. Faccio degli esempi di "ragionevoli cautele": non far partecipare persone che non abbiano una bici adeguata al percorso, o che non abbiano il casco, o che non abbiano le protezioni consigliate; informare correttamente sulle difficoltà dei percorsi; eliminare pericoli particolari dai percorsi; organizzare gare seguendo scrupolosamente i regolamenti dell'ente o federazione di appartenenza e le disposizioni dei delegati tecnici...

Per quanto riguarda il discorso fiscale quoto quanto già scritto, è possibile optare per un regime semplificato che consente di staccare fatture ma con pagamenti forfettari e procedure semplificate. Ci vuole qualcuno sveglio, meglio se pratico.
 
Una responsabilità per i danni subiti dai soci in linea di teoria può sussistere. A mio parere se chi organizza le attività mette in atto tutte le ragionevoli cautele la possibilità di essere chiamati a rispondere di danni diventa remota. Faccio degli esempi di "ragionevoli cautele": non far partecipare persone che non abbiano una bici adeguata al percorso, o che non abbiano il casco, o che non abbiano le protezioni consigliate; informare correttamente sulle difficoltà dei percorsi; eliminare pericoli particolari dai percorsi; organizzare gare seguendo scrupolosamente i regolamenti dell'ente o federazione di appartenenza e le disposizioni dei delegati tecnici...

Per quanto riguarda il discorso fiscale quoto quanto già scritto, è possibile optare per un regime semplificato che consente di staccare fatture ma con pagamenti forfettari e procedure semplificate. Ci vuole qualcuno sveglio, meglio se pratico.



Perfetto.
 

Vinc74

Biker forumensus
14/4/07
2.225
31
0
La Spezia
Visita sito
Bike
Cannondale Jekyll - Mondraker E-Crafty
Una responsabilità per i danni subiti dai soci in linea di teoria può sussistere. A mio parere se chi organizza le attività mette in atto tutte le ragionevoli cautele la possibilità di essere chiamati a rispondere di danni diventa remota. Faccio degli esempi di "ragionevoli cautele": non far partecipare persone che non abbiano una bici adeguata al percorso, o che non abbiano il casco, o che non abbiano le protezioni consigliate; informare correttamente sulle difficoltà dei percorsi; eliminare pericoli particolari dai percorsi; organizzare gare seguendo scrupolosamente i regolamenti dell'ente o federazione di appartenenza e le disposizioni dei delegati tecnici...

Per quanto riguarda il discorso fiscale quoto quanto già scritto, è possibile optare per un regime semplificato che consente di staccare fatture ma con pagamenti forfettari e procedure semplificate. Ci vuole qualcuno sveglio, meglio se pratico.

Il concetto lo capisco, ma se costruisco un drop questo mica sarà certificato... direi che il rischio di farsi male esiste ed è conosciuto da tutti, ma se il malcapitato decide di fare causa?
Io, che ho partecipato agli incontri di cui parla max, ho capito che se l'associazione costituisce persona giuridica ci si può rivalere solo su di essa altrimenti ne potrebbero pagare le conseguenze i soci. E' corretto o ci siamo persi qualcosa per strada???
 

motobimbo

Biker nirvanensus
30/9/08
28.900
1.891
0
Cimino
Visita sito
Bike
reputazioni ricevute vecchio forum: 11.988
ma fategli firmare una dichiarazione che vi esenta da ogni responsabilità in caso di infortunio di qualsiasi natura e che il soggetto utilizza una certa struttura o partecipa ad una certa manifestazione a sua propria ed esclusiva responsabilità e se minore gliela fate firmare ai genitori.
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
Il concetto lo capisco, ma se costruisco un drop questo mica sarà certificato... direi che il rischio di farsi male esiste ed è conosciuto da tutti, ma se il malcapitato decide di fare causa?
Qualche rischio teoricamente c'è: il malcapitato dovrebbe dimostrare che il drop era stato costruito male, per esempio con l'atterraggio in piano o troppo vicino ad un ostacolo.

Io, che ho partecipato agli incontri di cui parla max, ho capito che se l'associazione costituisce persona giuridica ci si può rivalere solo su di essa altrimenti ne potrebbero pagare le conseguenze i soci. E' corretto o ci siamo persi qualcosa per strada???
Sì e no. In ogni caso il presidente dell' Associazione ne è il legale rappresentante e quindi risponde in sede penale. In sede civile dovrebbe essere come dici tu, ma se l'associazione, pur dotata di personalità giuridica, non avesse i mezzi per pagare dei danni non è esclusa (anzi è probabile) la rivalsa sul presidente. Dal che avrai capito che è sempre bene tesserarsi tutti, sia soci che dirigenti, ed eventualmente stipulare un'assicurazione ad hoc.
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
ma fategli firmare una dichiarazione che vi esenta da ogni responsabilità in caso di infortunio di qualsiasi natura e che il soggetto utilizza una certa struttura o partecipa ad una certa manifestazione a sua propria ed esclusiva responsabilità e se minore gliela fate firmare ai genitori.

Non siamo in America, da noi uno scarico di responsabilità così non ha alcun valore.
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
come no!.....in ospedale da noi in Italia, te la fanno firmare sempre prima di operarti!

:smile::smile:

E' una cosa "un tantino" diversa. Si tratta del "consenso informato", visto che trattamenti medici senza il consenso del paziente non sono possibili. Ma non è assolutamente uno scarico di responsabilità, se qualcosa va storto per un errore del medico si possono adire lo stesso le vie legali.
 

shooter

Biker tremendus
23/11/07
1.068
0
0
San Vendemiano (TV)
Visita sito
discussione interessante, ma un pochino OT. Direi che i nostri amici possono iniziare promuovendo un'associazione sportiva senza scopo di lucro ex art. 36 e seg. cod. civ. ed affiliarla all'ente di promozione sportiva che hanno in mente. Creare il fondo comune e gli organi direttivi dell'associazione. Qui è chiaro che per le obbligazioni sociali risponde il fondo comune, con la responsabilità sussidiaria solidale di coloro che agiscono in nome e per conto dell'associazione, ovvero i membri degli organi direttivi. Come è già stato ampiamente consigliato conviene procedere all'iscrizione dei soci alla federazione/ente di promozione sportiva di riferimento, in modo di usufruire delle polizze di rc ed altre coperture che in genere le federazioni promuovono. Affidarsi ad un buon agente di assicurazioni o ad un broker per studiare una polizza integrativa della prima e ridurre le aree di rischio per danni derivanti dall'attività. Provvedere poi con una regolamentazione precisa dell'attività e dell'esercizio di eventuali impianti, in modo di ridurre i rischi dell'insorgere di responsabilità in capo all'associazione e a chi partecipa agli organi direttivi. Mi pare chiaro che un'attività sportiva come il DH o FR appare come intrinsecamente pericolosa e frutto di una scelta elettiva, onde in prima battuta si può dire che tale attività dovrebbe essere riservata solo a persone maggiorenni, informate dei possibili rischi di tale attività, addestrate e dotate dei necessari mezzi di protezione individuale, tenute al rispetto di regole per il corretto utilizzo nel caso di impianti fissi. Ciò naturalmente non interferisce con le libere attività in luoghi non esplicitamente organizzati per l'attività stessa. Insomma scendendo liberamente dalle montagne ognuno è libero di rompersi l'osso del collo :mrgreen::mrgreen::mrgreen:.
Scherzo. Spero che ciò non accada mai e spero che vi vada in porto l'operazione con soddisfazione di tutti. Suvvia un po' di coraggio :duello: scendete dai sentieri sgarrupati di montagna, non vorrete farvi intimorire e fermare da quattro carte :smile::smile:. Per cui prudenza e corretta informazione prima di muovervi, ma avanti senza timori :-).
 

tacito

Biker imperialis
23/9/04
10.769
4
0
62
Catania
Visita sito
Aggiungo a completamento di quanto detto da shooter che la responsabilità civile del presidente dell'associazione sportiva in caso di infortunio è mitigata, rispeto alle regole generali, dalla circostanza che la pratica di uno sport presenta un rischio connaturato allo sport medesimo. Mi spiego meglio. La responsabilità civile del presidente di un associazione di cuochi nel caso di infortunio durante una manifestazione è maggiore rispetto al presidente di un'associazione sportiva di rugby e ciò è evidente. Sia dottrina che giurisprudenza sono oramai concordi su questo punto. Detto questo è ovvio che il presidente di una associazione non può rispondere civilisticamente dei comportamenti "sportivi" dei singoli associati... se uno degli associati non vuole portare il casco posso escluderlo dalla manifestazione... tutto lì.... se uno scende a valanga e si fa male il presidente dell'associazione non ne risponde.
Anche il discorso dell'informazioni è limitato. Si presuppone che chi pratica un determinato sport sia a conoscenza dei rischi che comporta e dei comportamenti più idonei da osservare nella pratica dello sport medesimo.
Da ultimo ti ricordo che il presidente risponde personalmente delle obbligazioni contratte dall'associazione, o comunque chiunque le assuma.
Ti consiglio che nel caso firmiate dei contratti siate in due o in tre a sottoscriverli così da ripartire la responsabilità economica.
 

maxilconte

Biker infernalis
8/2/06
1.945
15
0
Trieste
www.triestefreeride.it
Una responsabilità per i danni subiti dai soci in linea di teoria può sussistere. A mio parere se chi organizza le attività mette in atto tutte le ragionevoli cautele la possibilità di essere chiamati a rispondere di danni diventa remota. Faccio degli esempi di "ragionevoli cautele": non far partecipare persone che non abbiano una bici adeguata al percorso, o che non abbiano il casco, o che non abbiano le protezioni consigliate; informare correttamente sulle difficoltà dei percorsi; eliminare pericoli particolari dai percorsi; organizzare gare seguendo scrupolosamente i regolamenti dell'ente o federazione di appartenenza e le disposizioni dei delegati tecnici...

Per quanto riguarda il discorso fiscale quoto quanto già scritto, è possibile optare per un regime semplificato che consente di staccare fatture ma con pagamenti forfettari e procedure semplificate. Ci vuole qualcuno sveglio, meglio se pratico.

Bene. Quindi dite che se il danno lo subisce un associato che è stato sufficientemente informato (e terrorizzato) e se il suddetto è sufficientemente attrezzato dal punto di vista della bici e delle protezioni in teoria nulla può pretendere, giusto?

Volendo poi dare in uso gratuito nei weekend un furgone normalmente utilizzato come autocarro intestato ad una azienda di servizi, a che normativa bisogna sottostare?

Venendo poi al discorso dell'assicurazione, non è sufficiente quella (misera) che si stipula automaticamente con l'affiliazione alla Uisp? Avete da proporre qualche alternativa che non costi troppo: a parere mio l'iscrizione all'associazione, comprensiva di assicurazione per i danni "reali", non dovrebbe superare i 20-25 euro. Poi ovviamente se uno pretende diarie e danni morali può stipularsela per conto suo.
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
Bene. Quindi dite che se il danno lo subisce un associato che è stato sufficientemente informato (e terrorizzato) e se il suddetto è sufficientemente attrezzato dal punto di vista della bici e delle protezioni in teoria nulla può pretendere, giusto?
In breve, secondo me no.

Volendo poi dare in uso gratuito nei weekend un furgone normalmente utilizzato come autocarro intestato ad una azienda di servizi, a che normativa bisogna sottostare?
Mhhh, qui ci vuole un commercialista. Per quel che ne sapevo, i mezzi intestati ad aziende devono essere guidati dal titolare o da un dipendente e non possono essere trasportati estranei (tipo: se sei un idraulico puoi trasportare il cliente per andare a scegliere la caldaia, ma non amici e parenti). Ma meglio che la cosa la chiarisca qualcuno del ramo.

Venendo poi al discorso dell'assicurazione, non è sufficiente quella (misera) che si stipula automaticamente con l'affiliazione alla Uisp? Avete da proporre qualche alternativa che non costi troppo: a parere mio l'iscrizione all'associazione, comprensiva di assicurazione per i danni "reali", non dovrebbe superare i 20-25 euro. Poi ovviamente se uno pretende diarie e danni morali può stipularsela per conto suo.
L'importante è che i soci dell'associazione siano informati correttamente. Se al momento dell'iscrizione gli si fa sottoscrivere una dichiarazione ben fatta, con la quale vengono informati che la tessera UISP prevede una polizza assicurativa con determinate caretteristiche, diventa difficile in un secondo momento contestare le coperture. Del genere "sappi che l'assicurazione del tesseramento arriva fin qua".
 

sembola

Moderatur cartesiano
Membro dello Staff
Moderatur
27/2/03
50.920
9.491
0
57
Siena
www.sembola.it
Bike
una nera e l'altra pure
Punto uno (e quindi indirettamente punto tre): molto discutibile, chi è che stabilisce se l'associato è stato sufficientemente informato?
Devi preparare una "domanda di iscrizione" forumulata in maniera sufficientemente completa. La sicurezza al 100% non ce l'avrai mai, ma di sicuro meglio avere in mano un'informativa sottoscritta dai soci che non avere nulla.
 

Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo