Test Rapha Trail Lightweight T-Shirt
- Creatore Discussione Ian Collins
- Data di inizio
Non per fare il morto di fame, ma 70€ per una t-shirt sono un furto, ok, basta non comprarle, ma che c**** ci sono aziende che ti vendono ottime t-shirt per mtb a 30/35€.
In merito alla protezione UV... c`è chi si ustiona sotto una maglietta?! Dai, sta cosa puzza un po di c******a...in vita mia non mi sono mai bruciato al sole sotto la maglietta, come ho fatto a sopravvivere senza una maglieta Rapha?
In merito alla protezione UV... c`è chi si ustiona sotto una maglietta?! Dai, sta cosa puzza un po di c******a...in vita mia non mi sono mai bruciato al sole sotto la maglietta, come ho fatto a sopravvivere senza una maglieta Rapha?
In acqua (quindi tipo in wind surf deriva, canoa...) può succedere e la protezione uv ha senso.
In bici anche a me mai successo.
La crema solare però sulle parti esposte andrebbe messa comunque a protezione della pelle
In bici anche a me mai successo.
La crema solare però sulle parti esposte andrebbe messa comunque a protezione della pelle
Ma infatti, ci può stare in acqua, ma in bici no dai. È da una vita che vado in montagna e tra alpinismo, scalate e mtb non mi sono mai bruciato sotto la maglietta, sono un miracolato?
Oltretutto è fatta tutta di poliestere...
Non possiedo il capo ne ho intenzione di comprarlo ma il fatto che non abbia uno straccio di tasca, neanche piccola, per me, è un grosso difetto (anche solo fazzoletto e barretta)...
Poi con la fortuna che ho alla prima uscita prendo un rovo e la apro in due e ciaociao 70€...
Poi con la fortuna che ho alla prima uscita prendo un rovo e la apro in due e ciaociao 70€...
Ma infatti! Per dire, un mese fa ho comprato una maglietta a maniche lunghe della Vaude a 30€ e mi trovo benissimo, non puzza, mi protegge dal sole ed è pure bellissima.
70 € sono oggettivamente una cifra elevata per una T-shirt, di qualsiasi marca e qualità e non solo per andare in bici, credo che su questo nessuno nutra dubbi.
Per la protezione dai raggi UV credo che la questione sia più complicata. Non è detto che se non ti abbronzi non assorbi la radiazione solare in lunghezze d'onda pericolose per la pelle. Come mostra questo studio:
Protection against ultraviolet radiation by commercial summer clothing: need for standardised testing and labelling
The use of clothing as a means of sun protection has been recommended in recent education campaigns. Contrary to popular opinion, however, some fabrics provide insufficient ultraviolet (UV) protection.We investigated 236 apparel textiles of the spring/summer ...
www.ncbi.nlm.nih.gov
70 € sono oggettivamente una cifra elevata per una T-shirt, di qualsiasi marca e qualità e non solo per andare in bici, credo che su questo nessuno nutra dubbi.
Per la protezione dai raggi UV credo che la questione sia più complicata. Non è detto che se non ti abbronzi non assorbi la radiazione solare in lunghezze d'onda pericolose per la pelle. Come mostra questo studio:
Non tutti tessuti di poliestere (e non) filtrano gamme di radiazione solare cancerogene. Quindi, per quanto possa effettivamente trattarsi di una boutade di marketing (della serie: magari sono così tutti i capi specialistici già in vendita dalla concorrenza), un fondo razionale c'è.Protection against ultraviolet radiation by commercial summer clothing: need for standardised testing and labelling
The use of clothing as a means of sun protection has been recommended in recent education campaigns. Contrary to popular opinion, however, some fabrics provide insufficient ultraviolet (UV) protection.We investigated 236 apparel textiles of the spring/summer ...
forse siete troppo giovani per ricordarvi: https://www.cyclingweekly.com/news/chris-froomes-mesh-skinsuit-sunburn-18852
Purtroppo non sono abbastanza giovane, no, ma ignorante nella fattispecie sì: non conoscevo questo aneddoto.forse siete troppo giovani per ricordarvi: https://www.cyclingweekly.com/news/chris-froomes-mesh-skinsuit-sunburn-18852
Il problema della divisa del team Sky era (anche) di natura "meccanica": era una divisa di rete e ci si vedeva attraverso. A prescindere dalla fibra utilizzata, dove la trama lasciava scoperta la pelle non c'era per forza protezione.
Ovviamente 70€ sono troppi per ogni maglietta, su questo mi trovi d'accordo.70 € sono oggettivamente una cifra elevata per una T-shirt, di qualsiasi marca e qualità e non solo per andare in bici, credo che su questo nessuno nutra dubbi.
Per la protezione dai raggi UV credo che la questione sia più complicata. Non è detto che se non ti abbronzi non assorbi la radiazione solare in lunghezze d'onda pericolose per la pelle. Come mostra questo studio:
Non tutti tessuti di poliestere (e non) filtrano gamme di radiazione solare cancerogene. Quindi, per quanto possa effettivamente trattarsi di una boutade di marketing (della serie: magari sono così tutti i capi specialistici già in vendita dalla concorrenza), un fondo razionale c'è.Protection against ultraviolet radiation by commercial summer clothing: need for standardised testing and labelling
The use of clothing as a means of sun protection has been recommended in recent education campaigns. Contrary to popular opinion, however, some fabrics provide insufficient ultraviolet (UV) protection.We investigated 236 apparel textiles of the spring/summer ...
Per quanto riguarda i raggi UV, ok potrebbe anche essere che non tutti i tessuti di poliesterer (e non) filtrano gamme di radiazione solare cancerogene, ma allora dobbiamo tutti girare con quelle magliette? Tutti quelli che vanno in montagna dovrebbero averne una? Penso che in gran parte si tratti di una boutade di marketing
Madò poretto, però, se come ha scritto Albatros, avevano le magliette a rete, questo può succedere. Io in più di 10 anni di attività in montagna e alta montagna, stando parecchie ore sotto al sole, non mi sono mai ustionato sotto la maglietta, ho preso delle scottature dolorissime al coppino, in viso, su braccia e gambe, ma mai sotto i vestitiforse siete troppo giovani per ricordarvi: https://www.cyclingweekly.com/news/chris-froomes-mesh-skinsuit-sunburn-18852
Idem. In (purtroppo) tanti anni ho camminato, arrampicato, sciato e pedalato in montagna in tutte le stagioni e con tutte le esposizioni, mai scottato sotto la maglietta o sotto un indumento in generale. E ho la pelle chiara e le lentiggini...
Si sa dov'é la produzione Di Rapha? non penso in Europe, magari mi sbaglio. Cmq ottimo prodotto ma se penso che per 35€ me ne prendo una made in EU...beh 70 per me sono troppi...
Prodotto interessante, anche se nell'ottica lightweight lo avrei preferito con le maniche davvero corte. Ovviamente è un capo rivolto al biker contemporaneo: le tasche sul didietro le usano i matusa, gli altri stipano la roba dentro la bici, o piuttosto la lasciano a casa.
Costa tanto è vero, ma non tantissimo: a cercare uma maglia in tessuto davvero performante per l'estate i prezzi sono comuque elevati. Come detto altrove, data l'assenza di tasche e colletto, i prodotti più concorrenziali di questo genere si trovano nel ramo running.
Mi pare buono anche il taglio, adatto a celare gli eccessi del dopo gita.
Costa tanto è vero, ma non tantissimo: a cercare uma maglia in tessuto davvero performante per l'estate i prezzi sono comuque elevati. Come detto altrove, data l'assenza di tasche e colletto, i prodotti più concorrenziali di questo genere si trovano nel ramo running.
Mi pare buono anche il taglio, adatto a celare gli eccessi del dopo gita.
Per il prezzo posso darti ragione...
Per il discorso UV...no.
Per quelli come me il sole è veleno (pelle chiara ecc)...
Non so quanto possa essere Utile....ma è una protezione che qualsiasi dermatologo mi raccomanda su tutti gli indumenti...
Pure io sono chiaro di carnagione e a me i dermatologi non hanno mai consigliato indumenti con protezione uv, non sapevo nemmeno dell'esistenza sinceramente
Che devo dirti....io ho già tolto due nei/angiomi in due anni, devo fare cure preventive, e riempirmi di creme e spray....
Se trovo una maglia con protezione UV la preferisco alle altre...
Cmq la maglia è carina, magari con qualche sconto online si prende a meno....
