Quattro anni in fat bike!

  • Cannondale presenta la nuova Scalpel, la sua bici biammortizzata da cross country che adesso ha 120 millimetri di escursione anteriore e posteriore in tutte le sue versioni. Sembra che sia cambiato poco, a prima vista, ma sono i dettagli che fanno la differenza e che rendono questa Scalpel 2024 nettamente più performante del modello precedente.
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nonnocarb

Redazione
11/11/03
14.404
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64
Merano
www.meranobike.it
26 gennaio 2014, esattamente quattro anni fa, per la prima volta salgo su una fat bike. E me innamoro subito. E’ stato un amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Ed è un amore che dura e cresce. Da quel giorno ho venduto tutte le mie altre bici e uso solo la fat. Non mi importa se in certe occasioni vado più piano o se ogni tanto mi devo fermare per regolare la pressione delle gomme, a me importa divertirmi. E con la fat il mio divertimento è aumentato. E non poco. Ed è aumentata anche la soddisfazione nel vedere come passo con facilità degli ostacoli che prima erano al limite e come arrivo in cima a certe salite che prima non ero mai riuscito a fare. Comodità per le lunghe percorrenze, grip infinito in salita e sicurezza in discesa, la fat è in assoluto la bici più polivalente che esista. Me ne sono accorto subito, in poche ore, e quel giudizio non è più cambiato. Quel 26 gennaio, quando l’amico Moris mi ha portato a Merano quella strana bici che avevo visto solo in foto e non riuscivo a trovare da nessuna parte per poterla provare, è stato un giorno illuminante, che ha cambiato per sempre il mio modo di andare in bici. L’ho provata, in un giorno, in tutte le condizioni possibili: su salita asfaltata, salita tecnica, salita su neve, salita con la bici in spalla, discesa su sentiero innevato, su sentiero asciutto tecnico, su tornanti stretti, su piccoli salti. Gonfiando e sgonfiando le gomme fino al loro limite. Scambiandola con quella degli altri amici che avevano bici normali per vedere se le belle sensazioni che provavo erano vere. E il risultato lo testimonia il sorriso che mi è rimasto dipinto in faccia per tutto il giorno, e che mi ritorna puntualmente ogni volta che salgo sulla mia fat bike.
Nel giro di pochi giorni quella fat bike, una Salsa beargrease, è naturalmente diventata mia, grazie all’amico Andrea Scavezzon , e da allora l’ho usata sempre, facendoci 200.000 metri di dislivello all’anno, e ne ho sempre tessuto le lodi su social e forum. L’ho fatto da appassionato, per cercare di condividere con il maggior numero di persone questo modo diverso di andare in bici, che poi alla fine sempre di pedalare si tratta, però regala sensazioni diverse.
Naturalmente, quando ci si espone direttamente, non per primi ma almeno fra i primi, si è sempre a rischio di essere fraintesi o comunque di creare invidie, oppure di creare dei dubbi in qualcuno che pensa di sapere tutto e dubbi non vuole averne, e questo è puntualmente successo. Cosi sono stato attaccato da più parti per il fatto di voler condividere questa mia passione, ma a me piace cosi, condividere. Potrei starmene zitto e continuare a pedalare in fat bike con pochi amici divertendomi come un matto senza dire niente a nessuno, invece lo dico e faccio vedere tante foto, non per autoincensarmi, ma per far conoscere e condividere questa nuova esperienza. Sia chiaro, io ho sempre e solo cercato di spiegare il perché una fat mi diverte e come bisogna fare per guidarla, e non ho mai consigliato a nessuno di comprarla. Nemmeno ai mie più cari amici. Ho sempre detto a tutti di provarne una e poi di decidere autonomamente. Tanto so che chi ne prova una poi fa fatica a tornare indietro! Che sia la terza bici, la seconda o l’unica, ma la maggior parte di quelli che l’hanno provata, poi l’hanno anche acquistata e la usano con grande piacere. E lo dimostrano anche i centinaia (non esagero) di messaggi di ringraziamento che mi arrivano per averli invogliati, con le mie parole e le mie foto, a comprare una fat bike. Ma come detto, io non mai consigliato nessuno di comprare una fat, ma solo di provarla. Semmai ho consigliato una fat rispetto ad un’altra, perché, come le mtb normali, anche le fat sono molto diverse una dall’altra. Perciò io ne ho due, e ringrazio l’amico Mauro Bertolotto per avermi aiutato in questo, la “storica” fat rigida, anche se adesso in versione full carbon, per viaggiare e per andare sulla neve, e la fat full, la Salsa bucksaw, che uso per i giri di alta montagna che piacciono a me e che regala sensazioni da bici da enduro, ma con molto più grip e sicurezza in tutte le occasioni. Perché, come dico da sempre, la fat non è la miglior bici per ogni specialità, ma è LA bici polivalente ed è l’unica che ti permette di pedalare (quasi) sempre e di passare dall’ asfalto, alla sabbia, alla neve, ai sentieri estivi solo modificando la pressione delle gomme. Perché , e concludo con le parole dell’amico Enrico Guala , una fat è una fat e permette a chi la guida cose che nessun'altra bici ti permette, ma soprattutto ti permette di vivere un'esperienza al di la della tua comfort zone, di quello che come biker credi e sai essere il tuo limite.

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Dame

Biker serius
5/11/14
215
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Ciao Carb, io non ti conosco di persona ma attraverso i tuoi magnifici post, anch'io ho comprato nel 2014 la mia Fatboy e da alloro ne sono innamorato perso, purtroppo con 2 bimbe piccole e il lavoro non ho molto tempo per utilizzarla, ma appena posso mi regala sempre grandissime emozioni. Poi grazie alle tue immagini è come se la usassi tutti i giorni. A Settembre ho reso felice anche mia moglie regalandogliela e ne è entusiasta e si sente soprattutto più sicura. Prima o poi spero di partecipare a un tuo evento, a proposito il prossimo può essere adatto a gente come noi poco allenata?
Ciao e grazie ancora, non mollare continua a propagare il verbo
 
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nonnocarb

Redazione
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Merano
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Ciao Carb, io non ti conosco di persona ma attraverso i tuoi magnifici post, anch'io ho comprato nel 2014 la mia Fatboy e da alloro ne sono innamorato perso, purtroppo con 2 bimbe piccole e il lavoro non ho molto tempo per utilizzarla, ma appena posso mi regala sempre grandissime emozioni. Poi grazie alle tue immagini è come se la usassi tutti i giorni. A Settembre ho reso felice anche mia moglie regalandogliela e ne è entusiasta e si sente soprattutto più sicura. Prima o poi spero di partecipare a un tuo evento, a proposito il prossimo può essere adatto a gente come noi poco allenata?
Ciao e grazie ancora, non mollare continua a propagare il verbo
Gentilissimo!
il prossimo è a dobbiaco, sono due giri in cui serve un minimo di allenamento, in ogni caso aspettiamo sempre tutti e anche se si fanno dei tratti a piedi non ci sono problemi, l'importante è divertirsi e stare insieme!
 

Goldstein

Biker ciceronis
20/1/18
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Brianza
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Bike
Low cost
Ciao nonnocarb, post lunghissimo ma ne è valsa la pena leggerlo tutto d'un fiato!

Non ci conosciamo ma è sempre bello leggere messaggi così pieni d'entusiasmo.
Complimenti vivissimi per la passione che ti spinge a vivere la mtb in questo modo, la sua vera anima a mio modo di vedere!

Quello che conta non è il mezzo che si ha in garage ma quello che si ha dentro, e dalle tue parole evince fortemente, continua così è non mollare mai.
 
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emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
17/12/13
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Monza e Brianza
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Salsa Bucksaw, Specialized Diverge
26 gennaio 2014, esattamente quattro anni fa, per la prima volta salgo su una fat bike. E me innamoro subito. E’ stato un amore a prima vista, il classico colpo di fulmine. Ed è un amore che dura e cresce. Da quel giorno ho venduto tutte le mie altre bici e uso solo la fat. Non mi importa se in certe occasioni vado più piano o se ogni tanto mi devo fermare per regolare la pressione delle gomme, a me importa divertirmi. E con la fat il mio divertimento è aumentato. E non poco. Ed è aumentata anche la soddisfazione nel vedere come passo con facilità degli ostacoli che prima erano al limite e come arrivo in cima a certe salite che prima non ero mai riuscito a fare. Comodità per le lunghe percorrenze, grip infinito in salita e sicurezza in discesa, la fat è in assoluto la bici più polivalente che esista. Me ne sono accorto subito, in poche ore, e quel giudizio non è più cambiato. Quel 26 gennaio, quando l’amico Moris mi ha portato a Merano quella strana bici che avevo visto solo in foto e non riuscivo a trovare da nessuna parte per poterla provare, è stato un giorno illuminante, che ha cambiato per sempre il mio modo di andare in bici. L’ho provata, in un giorno, in tutte le condizioni possibili: su salita asfaltata, salita tecnica, salita su neve, salita con la bici in spalla, discesa su sentiero innevato, su sentiero asciutto tecnico, su tornanti stretti, su piccoli salti. Gonfiando e sgonfiando le gomme fino al loro limite. Scambiandola con quella degli altri amici che avevano bici normali per vedere se le belle sensazioni che provavo erano vere. E il risultato lo testimonia il sorriso che mi è rimasto dipinto in faccia per tutto il giorno, e che mi ritorna puntualmente ogni volta che salgo sulla mia fat bike.
Nel giro di pochi giorni quella fat bike, una Salsa beargrease, è naturalmente diventata mia, grazie all’amico Andrea Scavezzon , e da allora l’ho usata sempre, facendoci 200.000 metri di dislivello all’anno, e ne ho sempre tessuto le lodi su social e forum. L’ho fatto da appassionato, per cercare di condividere con il maggior numero di persone questo modo diverso di andare in bici, che poi alla fine sempre di pedalare si tratta, però regala sensazioni diverse.
Naturalmente, quando ci si espone direttamente, non per primi ma almeno fra i primi, si è sempre a rischio di essere fraintesi o comunque di creare invidie, oppure di creare dei dubbi in qualcuno che pensa di sapere tutto e dubbi non vuole averne, e questo è puntualmente successo. Cosi sono stato attaccato da più parti per il fatto di voler condividere questa mia passione, ma a me piace cosi, condividere. Potrei starmene zitto e continuare a pedalare in fat bike con pochi amici divertendomi come un matto senza dire niente a nessuno, invece lo dico e faccio vedere tante foto, non per autoincensarmi, ma per far conoscere e condividere questa nuova esperienza. Sia chiaro, io ho sempre e solo cercato di spiegare il perché una fat mi diverte e come bisogna fare per guidarla, e non ho mai consigliato a nessuno di comprarla. Nemmeno ai mie più cari amici. Ho sempre detto a tutti di provarne una e poi di decidere autonomamente. Tanto so che chi ne prova una poi fa fatica a tornare indietro! Che sia la terza bici, la seconda o l’unica, ma la maggior parte di quelli che l’hanno provata, poi l’hanno anche acquistata e la usano con grande piacere. E lo dimostrano anche i centinaia (non esagero) di messaggi di ringraziamento che mi arrivano per averli invogliati, con le mie parole e le mie foto, a comprare una fat bike. Ma come detto, io non mai consigliato nessuno di comprare una fat, ma solo di provarla. Semmai ho consigliato una fat rispetto ad un’altra, perché, come le mtb normali, anche le fat sono molto diverse una dall’altra. Perciò io ne ho due, e ringrazio l’amico Mauro Bertolotto per avermi aiutato in questo, la “storica” fat rigida, anche se adesso in versione full carbon, per viaggiare e per andare sulla neve, e la fat full, la Salsa bucksaw, che uso per i giri di alta montagna che piacciono a me e che regala sensazioni da bici da enduro, ma con molto più grip e sicurezza in tutte le occasioni. Perché, come dico da sempre, la fat non è la miglior bici per ogni specialità, ma è LA bici polivalente ed è l’unica che ti permette di pedalare (quasi) sempre e di passare dall’ asfalto, alla sabbia, alla neve, ai sentieri estivi solo modificando la pressione delle gomme. Perché , e concludo con le parole dell’amico Enrico Guala , una fat è una fat e permette a chi la guida cose che nessun'altra bici ti permette, ma soprattutto ti permette di vivere un'esperienza al di la della tua comfort zone, di quello che come biker credi e sai essere il tuo limite.

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Numero 1 !!!
 
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riptide

Biker serius
6/9/15
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Ti ringrazio Maurizio perché innanzitutto sei molto disponibile con tutti, sempre. Poi i tuoi test e reportage sono molto completi ed esaustivi. Io la fat non la ho ma come sai la punto sempre. Confermo che non eccelle in nulla tranne neve e sabbia ma è la bici più polivalente che ci sia. Tante persone che non sono agonisti in xc o che non praticano enduro a livelli molto alti ma cercano di fare mtb per divertimento non la provano perché sono spinti da errati consigli di persone di parte e non obiettive. Molto iniziano ma smettono subito perché magari prendono una bella xc ma magari una lama o difficile da condurre in discesa altri prendo bici con escursioni estreme pensando che la maggiore escursione gli aiuti a compensare la loro incapacità nel condurre il mezzo in discesa ma si accorgono che portarla su è da morire. Poi tanti che non possono permettersi bici da 5000/6000 euro che a quei livelli sono validissime prendono gli stessi modelli ma in versione economica e rimangono delusi. Ma la fat? Provatela dico io. Vero non fai la gara da xc perché quelli che arrivano primi usano bici da otto kili. Ma quelli hanno preparazione e abilità se lo facciamo noi amatori diventa una sofferenza. Con la fat la gara la porti a temine più piano ma con gran divertimento mentre con la enduro manco parti perché alla prima salita schiatti. E la gara di enduro. Non vinci perché un mezzo come il bronson è più adatto ma puoi partecipare è scendi dappertutto. Con la xc partecipi per il suicidio. Sono estremi esempi ma per una persona normale sono vero poi chi è bravo fa tutto con tutto ma la fat ti permette di fare tutto. Confermo tutto perché ho provato. Io dico di dargli una opportunità e poi una decide ma sostengo che se molti che hanno abbandonato la mtb l'avessero provata forse adesso pedalerebbero ancora. Chiudo la mia lunga digressione affermando che Maurizio è l'unico nel forum ad aver sempre portato avanti la sua idea con democrazia e costanza nel tempo perché convinto in fondo nella sua scelta mentre molti che lo hanno attaccato sostenendo che le bici migliori sono altre, gli ricordo che hanno spesso cambiato bicicletta come il vento della scimmia girava. Scusate il lungo messaggio ma è un riconoscimento per l'onestà intellettuale di Maurizio e mi auguro che verranno fuori altro nonnocarb in altre discipline. PS questa è una mia personale opinione e non corrisponde a nessuna verità assoluta. Respect.

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nonnocarb

Redazione
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Merano
www.meranobike.it
Ti ringrazio Maurizio perché innanzitutto sei molto disponibile con tutti, sempre. Poi i tuoi test e reportage sono molto completi ed esaustivi. Io la fat non la ho ma come sai la punto sempre. Confermo che non eccelle in nulla tranne neve e sabbia ma è la bici più polivalente che ci sia. Tante persone che non sono agonisti in xc o che non praticano enduro a livelli molto alti ma cercano di fare mtb per divertimento non la provano perché sono spinti da errati consigli di persone di parte e non obiettive. Molto iniziano ma smettono subito perché magari prendono una bella xc ma magari una lama o difficile da condurre in discesa altri prendo bici con escursioni estreme pensando che la maggiore escursione gli aiuti a compensare la loro incapacità nel condurre il mezzo in discesa ma si accorgono che portarla su è da morire. Poi tanti che non possono permettersi bici da 5000/6000 euro che a quei livelli sono validissime prendono gli stessi modelli ma in versione economica e rimangono delusi. Ma la fat? Provatela dico io. Vero non fai la gara da xc perché quelli che arrivano primi usano bici da otto kili. Ma quelli hanno preparazione e abilità se lo facciamo noi amatori diventa una sofferenza. Con la fat la gara la porti a temine più piano ma con gran divertimento mentre con la enduro manco parti perché alla prima salita schiatti. E la gara di enduro. Non vinci perché un mezzo come il bronson è più adatto ma puoi partecipare è scendi dappertutto. Con la xc partecipi per il suicidio. Sono estremi esempi ma per una persona normale sono vero poi chi è bravo fa tutto con tutto ma la fat ti permette di fare tutto. Confermo tutto perché ho provato. Io dico di dargli una opportunità e poi una decide ma sostengo che se molti che hanno abbandonato la mtb l'avessero provata forse adesso pedalerebbero ancora. Chiudo la mia lunga digressione affermando che Maurizio è l'unico nel forum ad aver sempre portato avanti la sua idea con democrazia e costanza nel tempo perché convinto in fondo nella sua scelta mentre molti che lo hanno attaccato sostenendo che le bici migliori sono altre, gli ricordo che hanno spesso cambiato bicicletta come il vento della scimmia girava. Scusate il lungo messaggio ma è un riconoscimento per l'onestà intellettuale di Maurizio e mi auguro che verranno fuori altro nonnocarb in altre discipline. PS questa è una mia personale opinione e non corrisponde a nessuna verità assoluta. Respect.

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cannon

Biker extra
20/10/04
764
266
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Piemonte
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Bike
MTB
Che dire.."Straquoto" tutto!!!
Presa stesso anno a "occhi chiusi"..cambiate 3...sempre e solo divertimento..in qualsiasi condizione-percorso-da solo e/o compagnia..anzi già solo sentire il rumore delle ruote che rotolano è pura musica....continua così!!ps.fossi più comodo logisticamente sarei tutti i weekend sulle tue montagne...ciao
 
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