vero, ma solo in parte.
Ho fatto fare personalmente analisi dell'aria nel sito di cui sono responsabile (che da un lato confina con una grande arteria di traffico e dall'altro con un enorme polmone verde - un parco) sia estive che invernali di PM10, 5, 2.5
L'incidenza del riscaldamento c'è (su due piedi non riesco a quantificarti, dovrei andare a vedere i dati non ricordo) ma l'incidenza del traffico (soprattutto quello congestionato e lento delle ore di punta) è enorme e - curiosamente - ha un decadimento quasi esponenziale con la distanza dalla fonte inquinante. (credo che dipenda dal fatto che le polveri sono sì sottili ma in assenza di vento precipitano a terra piuttosto in fretta).
In parole povere nel raggio di circa 300/400 m dalla fonte inquinante nelle ore di traffico congestionato si raggiungono picchi di tutti e tre gli inquinanti 3-4 volte superiori ai limiti di legge. Picchi che decadono a meno di 1/6 quando il traffico diventa rarefatto ed appena ti sposti di 500 m verso il parco dove non passano le auto.
Quindi forse non è un problema di tutta l'area urbana, ma di tutti quelli che abitano nei pressi delle grandi arterie sì (radiali, tangenziali, grandi corsi, ecc.). costoro stanno esposti a livelli enormi di inquinanti per almeno 4 ore al giorno, estate ed inverno.
Altro punto degno di osservazione è che anche in ambienti indoor con facciata continua a tripla battuta - quindi teoricamente molto performante a livello di isolamento - la situazione migliorava giusto un poco, diciamo del 10%. Ma se le tue finestre sono vicino all'arteria ti respiri quella roba anche indoor, pure coi serramenti nuovi superfichi.