Più che emozione, questo post mi serve come valvola di sfogo, sfogo contro la "stupidità" della gente. Non voglio generalizzare, non sarebbe giusto, ma tuttavia più mi guardo attorno e più mi sembra raro trovare un po' di intelligenza nelle persone.
Vi racconto il fatto: oggi a Vicenza si correva la 12 ore a squadre, e dopo essermi fatto un bel giretto sono andato a vedere come procedeva. Tanti ciclisti, un sacco di curiosi, amici che tifavano per quelli in gara. Insomma, il solito bell'ambiente che ci accomuna come ciclisti e che si ritrova sempre in queste manifestazioni. tutto filava liscio, io ero lì col mio papi a guardare i suoi amici che correvano. Tuttavia, c'era una cosa che non andava: la gente che attraversava il percorso dove non si poteva. Ne ho vista un sacco fregarsene bellamente del personale che vigilava e ridere quando questi si arrabbiavano. Ma alla fine, a tirare la corda questa si rompe. Sulla curva più veloce del percorso, transennata e con i nastri per non far passare le persone, non ti pare che deve esserci la coppia di imbecilli che scavalca e vuole attraversare per forza. E gli imbecilli, una donna di oltre un quintale e un ragazzo giovane si trovano in mezzo quando arriva un ciclista. Questo urla, la donna scappa verso il lato della strada, ma il tipo qua decide di fare un balletto e farsi centrare in pieno dal povero ciclista che viaggiava almeno a 40km/h (era pure un amico di mio papà). Il ciclista per fortuna non si fa troppo male, ma il ragazzo rimane a terra, e credo abbia perfino avuto una crisi epilettica. Io ero li, ho visto tutto a 5 metri di distanza, sono subito corso ad avvisare gli altri ciclisti che arrivavano, per evitare danni peggiori. E' dovuta entrare la safety car, il ragazzo è stato portato via e anche il ciclista, col setto nasale rotto e graffi vari per il corpo.
Durante quei momenti, ho sentito una rabbia dentro che non immaginavo: ero incazzatissimo perché quel ciclista potevo essere io, o mio papà. Ho sentito rabbia per la gente che diceva che i ciclisti andavano troppo veloce. Ho litigato con una persona che insinuava che era colpa dell'organizzazione se un imbecille scavalca e finisce in mezzo ad una corsa.
Io, se fossi stato al posto del ciclista, ora denuncerei quel ragazzo, perché non è davvero possibile mettere a repentaglio la vita degli altri per non fare 50 metri in più a piedi. Lo denuncerei e mi farei pagare tutti i danni.
Ecco, scusate lo sfogo, ma davvero ho ancora la scena impressa nella mente e non riesco a sbollire. Che ne pensate voi?
Vi racconto il fatto: oggi a Vicenza si correva la 12 ore a squadre, e dopo essermi fatto un bel giretto sono andato a vedere come procedeva. Tanti ciclisti, un sacco di curiosi, amici che tifavano per quelli in gara. Insomma, il solito bell'ambiente che ci accomuna come ciclisti e che si ritrova sempre in queste manifestazioni. tutto filava liscio, io ero lì col mio papi a guardare i suoi amici che correvano. Tuttavia, c'era una cosa che non andava: la gente che attraversava il percorso dove non si poteva. Ne ho vista un sacco fregarsene bellamente del personale che vigilava e ridere quando questi si arrabbiavano. Ma alla fine, a tirare la corda questa si rompe. Sulla curva più veloce del percorso, transennata e con i nastri per non far passare le persone, non ti pare che deve esserci la coppia di imbecilli che scavalca e vuole attraversare per forza. E gli imbecilli, una donna di oltre un quintale e un ragazzo giovane si trovano in mezzo quando arriva un ciclista. Questo urla, la donna scappa verso il lato della strada, ma il tipo qua decide di fare un balletto e farsi centrare in pieno dal povero ciclista che viaggiava almeno a 40km/h (era pure un amico di mio papà). Il ciclista per fortuna non si fa troppo male, ma il ragazzo rimane a terra, e credo abbia perfino avuto una crisi epilettica. Io ero li, ho visto tutto a 5 metri di distanza, sono subito corso ad avvisare gli altri ciclisti che arrivavano, per evitare danni peggiori. E' dovuta entrare la safety car, il ragazzo è stato portato via e anche il ciclista, col setto nasale rotto e graffi vari per il corpo.
Durante quei momenti, ho sentito una rabbia dentro che non immaginavo: ero incazzatissimo perché quel ciclista potevo essere io, o mio papà. Ho sentito rabbia per la gente che diceva che i ciclisti andavano troppo veloce. Ho litigato con una persona che insinuava che era colpa dell'organizzazione se un imbecille scavalca e finisce in mezzo ad una corsa.
Io, se fossi stato al posto del ciclista, ora denuncerei quel ragazzo, perché non è davvero possibile mettere a repentaglio la vita degli altri per non fare 50 metri in più a piedi. Lo denuncerei e mi farei pagare tutti i danni.
Ecco, scusate lo sfogo, ma davvero ho ancora la scena impressa nella mente e non riesco a sbollire. Che ne pensate voi?