Bah, non mi è mai piaciuta come bevanda, che trovo abbia un gusto troppo prossimo a quello di un antibiotico che a quello di una bevanda.
Comunque trovo un po' ingenuo il fatto che questo atleta scopra solo ora che un possibile sponsor sia meno trasparente e moralmente ineccepibile rispetto a quello che vende. Di fatto ti paga, permettendoti di non andare a lavorare in fabbrica.
Se davvero credi nella libertà di praticare il tuo sport preferito, senza limitazioni di sorta e senza dover scendere a patti con il Denaro, beh, non diventare professionista. O vieni in Italia ed entra nel corpo forestale o della finanza, ma pure dei carabinieri.
Ps: anch'io faccio il disegnatore 3d, ambito edilizia, e mi sono reso conto che detesto chi consuma territorio e costruisce dalla mattina alla sera, ma l'unica è cambiare settore e/o lavoro.