10. Molti si preoccupano della vita del carbonio. Ho conosciuto persone terrorizzate dal lasciare la bicicletta al sole mentre bevono il caffè al bar. E’ davvero così delicato? quanto può durare un telaio in carbonio?
Colnago: Difficile rispondere a questa domanda. La fibra di carbonio, secca, non soffre particolarmente di affaticamento e quindi è un materiale quasi eterno. La resina però soffre molto l’esposizione ai raggi UV, per questo deve essere protetta con del trasparente protettivo. Se la vostra bicicletta non è grezza, non preoccupatevi di lasciarla esposta al sole mentre bevete il caffè, non subirà danni. Discorso diverso se parliamo di urti, ma non è pertinente alla domanda.
Definire la durata di un telaio in carbonio è complicato se non impossibile, dipende molto dall’usura, dallo stato di conservazione, dagli urti subiti. Ad oggi, vedo circolare su strada diversi Colnago C40, telaio ormai prossimo ai 20 anni di vita…
BMC: Chiaramente il carbonio è un materiale fragile, nel senso meccanico del termine, ovvero tollera molto male gli urti, in particolare rispetto i telai in metallo che possono bozzarsi, ma non rompersi.
Detto questo, utilizzato in condizioni normali (se non subisce urti o deformazioni oltre i limiti) un telaio in carbonio può durare molto più di un telaio in alluminio, lasciando inalterate le qualità di rigidità rispetto la fatica per un tempo molto lungo.
La regola d’oro è rispettare le coppie di serraggio consigliate dal costruttore. Nel caso invece subiate una caduta o un urto violento al telaio, rivolgetevi al rivenditore o al fabbricante per una verifica. Il carbonio essendo un materiale laminato può presentare danni che non sono visibili all’esterno, ma sono interni.
Per quanto riguarda il sole, i raggi UV possono rovinarlo, in particolare la resina epoxy, ma la vernice cosmetica che si applica sempre in superficie assicura una buona protezione. In questo campo sono stati fatti grandi progressi recentemente.
Infine, per quanto riguardo il calore, la fibra di carbonio non ha alcun tipo di problema in questo senso, e le resine e le colle tollerano senza problemi temperature di 80°-100°. Condizioni che non si presentano certo tutti i giorni!
Bianchi: Il sole difficilmente danneggerà un telaio in materiale composito (se la scelta delle resine e dei tipi di vernice è stata fatta in modo oculata). Due fattori esterni possono danneggiare un manufatto in composito: I raggi UV e l’innalzamento della temperatura del manufatto. UV: i raggi ultravioletti sono in grado di danneggiare solo uno strato molto superficiale, di pochi micron, della resina di un composto grezzo (senza alcuna protezione superficiale). Di conseguenza non possono giungere e danneggiare in alcun modo le fibre di carbonio contenute nel composito grezzo. Considerando che tutti i nostri prodotti sono ricoperti da vernice trasparente poliuretanica, questo strato protettivo elimina completamente il rischio UV, in quanto impedisce agli UV di penetrare e giungere alla matrice. Per quanto riguarda il calore le resine utilizzate per i manufatti di fibra di carbonio hanno Tg (temperatura di transizione) superiore a 120°C. Finché la superficie del manufatto non raggiunge e supera questa Tg, non c’è alcun rischio per l’integrità del manufatto. Oltre la Tg, al contrario, si potrebbe avere un danno irreparabile, in quanto la resina subirebbe un processo di vetrificazione, con perdita completa delle caratteristiche di resistenza.
Preciso personalmente che la famosa capacità di bozzarsi piuttosto che di rompersi sopraggiunge comunque prima e costituisce comunque un danno invalidante per un telaio. Quindi al momento il metallo sotto nessun aspetto è superiore o pari al carbonio.
Il tuo amico lavorerà con roba scadente o male perché di roba in carbonio che gira da 20 è pieno, e l'ho personalmente testimoniato sopra. Idem molti miei amici.
Inviato dal mio
iPhone utilizzando Tapatalk