quale futuro per la downhill race?

starlaFR

Biker dantescus
12/7/04
4.680
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43
Inverìc (Còm)
www.strava.com
Bike
varie
Bella domanda...

Sul sito di Gracia lui stesso ha rivolto più o meno questa domanda.

Senza fare un trattato io dico che mi sembra che la DH sia nella fase di maturità, cioè quella dove il "bum" è finito. Sia per la tecnica delle bici, sia per il numero di praticanti, sia "purtroppo" per lo spirito.

Ormai è diventata una disciplina "scientifica" -passatemi il termine- come lo è l'xc per esempio. I riders studiano preparazione bici e percorso fino al più piccolo dettaglio, piste e curve studiate in ogni centimetro (guardate le ricognizioni!), km e km in bici da corsa per la preparazione, elettronica che controlla le sospensioni... questo è la direzione dove sta andando, specializzazione.
Non mi meraviglierei se fra qualche tempo non iniziassero a usare bici diverse (non solo settaggi, proprio bike completa diversa) in base ai tipi di persorsi...
Anche a livello di regolamenti UCI, la DH deve rientrare tra i 3 e i 5 minuti di tempo, min 3,5 max 5km di lunghezza.... insomma, ci sono pochi margini per la creatività.

Poi di fianco è nato (ormai il processo è finito) il FR, quello -estremo- per l'immagine, quello -umano- diverso solo per le abilità dei praticanti non credo per lo spirito..., che soprattutto per i costi e i praticanti credo abbia prospettive più popolari. Lo spirito è del tutto diverso, ma qui andiamo :offtopic: si può aprire un topic apposta al massimo....

:eek:
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
6.390
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Maranello
www.ciclonatura.eu
panzer division ha scritto:
ciao.

secondo voi quale sarà sarà il futuro della downhill agonostica in fatto di:
-tecnica (bici e sospensioni)
-percorsi
-costi
-praticanti non professionisti

dove sta andando questo sport? sarà ancora una cosa per tutti o solo roba per squadre a livello assoluto?
Ah, bella domanda: se avessimo la risposta ci pagherebbero oro le varie case costruttrici...
Secondo me Il fatto che sia nato il FR ha portato nuovi praticanti alla specialità DH e quindi alle gare. Certo è che in Italia viviamo un un mondo a parte ciclisticamente parlando. Da noi tutto è estremo: dai mezzi ai percorsi. Ma nonostante questo non abbiamo nessun atleta in grado di vincere ai massimi livelli... Perchè? perchè soffriamo di una carenza cronica nel bacino dei possibili utenti e, proprio la nostra specificità nei percorsi ci impedisce di essere competitivi all'elstero dove i percorsi sono mooolto più veloci e fatti per il pubblico con salti (che quindi vede e si ingasa... da cui segue maggiori aspiranti praticanti. Da noi invece vanno le contropendenze i pietroni da saltare nel bosco (dove il pubblico non riesce ad arrivare, magari)... Fantastico, ma poco in linea con quello che succede nel mondo...
Concludendo io il fututo lo vedo meglio che in passato, ma dobbiamo aprirci al mondo a meno che non si voglia rimanere una simpatica combriccola che si ritrova per divertirsi e sfottersi sui tempi registrati in gara...
 

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