Mi spiego meglio, sono stato un po' lapidario.
Premetto che quanto dico è frutto della mia esperienza, non voglio essere offensivo nei confronti di nessuna persona od ente.
Facciamo una distinzione: se il corso lo volete fare per "cultura personale" allora va benissimo, è una esperienza interessante. Se invece lo volete fare come primo passo per un'attività di guida in mtb, la cosa è un po' più complicata di come la dipingono.
Il corso di "guida" (comunque essa si chiami) di per sè non serve a nulla: in realtà si tratta di un corso di formazione realizzato da una federazione o ente di promozione sportiva rivolto a tesserati di una associazione sportiva affiliata alla federazione/ente di promozione sportiva stesso. Una volta raggiunta la "qualifica" si può svolgere l'attività in due modi: al nero, ed allora il corso non serve oggettivamente a nulla, oppure in maniera regolare. Il che significa che si possono portare a giro
solo ed esclusivamente soci della propria associazione sportiva, cosa che può andare benissimo per esempio per un club che organizza attività solo per i soci per avere una copertura assicurativa nei confronti di chi materialmente conduce il gruppo, ma se si vuol "lavorare" per terzi le cose si complicano ulteriormente. In questo caso la società deve fare una serie di adempimenti fiscali, semplificati ma non semplici, c'è da tenere una contabilità, c'è da pagare l'IVA (ai corsi ti dicono che ricade nella contabilità semplificata ma non è proprio così, se volete poi ve lo spiego), e alla fine per metterti una lira in tasca devi ricorrere all'escamotage dei rimborsi kilometrici o farti pagare un compenso, anche questo con procedure semplificate ma comunque da seguire. Se la società sportiva già esiste ed è disposta ad accollarsi tutte le procedure fiscali ed amministrative non ci sono problemi, ma se devi crearla ad hoc ti tocca spendere diversi fogli da 100 euro all'anno (affiliazione, tesseramento obbligatorio di n soci -veri o fittizi che siano-, commercialista etc). Il senso è che solo se vivi in un luogo dove c'è un grosso giro di biker (esempio: Sestola o Finale) e quindi tutti i we puoi "lavorare" il gioco vale la candela.
Ci sono poi altri parametri che dovrebbero essere considerati: la possibilità di lavorare (sempre in zone dove c'è già una buona frequentazione, però) con aziende e/o agenzie, il che significa trovare un sistema legale per fare fattura senza contravvenire al discorso dell'associazione sportiva, la presenza di leggi regionali sul turismo che potrebbero rappresentare dei problemi ulteriori, e altre cosette che ai corsi non ti spiegano.
Conclusione: se volete fare un'esperienza OK, se volete fare "le
guide" fatelo ma a ragion veduta.