Ciao a tutti venerdì 16 Agosto, sempre alla ricerca di nuove vie interessanti da proporre durante le prossime Transardinie, abbiamo provato ad affrontare il Gennargentu dal suo versante Ogliastrino. Il piano di attacco era fare il periplo risalendo per Orruinas, Genna e Ragas, Girgini, goddettorgiu, Tascusì, S'arena, Erbas Irdes, Rifugio La Marmora, Punta La Marmora per poi scendere lungo il nuovo sentiero messo a posto dal Comune di Arzana per il rally di Sardegna, che passndo per p.ta Corongiu termina in 15km al ponte del Flumendosa noto anche come "Flumini". 60 km con previsto dislivello di quasi 2000metri!
Io e mio fratello carichi di aspettative e di entusiasmo dopo aver lasciato la macchina a Flumini appunto, attacchiamo la salita asfaltata per Orruinas un pò in ritardo rispetto alla tabella di marcia, insomma, alle 2 di pomeriggio. Arrivati ad Orruinas decidiamo di tagliare i saliscendi di SaPruna e ci teniamo alti su una via nuova che sbuca proprio a Genna e Ragas. Da lì, dopo aver disceso e quasi raggiunto il Toni di Girgini, vista l'ora tarda decidiamo per un altro taglio al percorso. Stavolta si tratta di prendere il sentiero 722 a ritroso, che in soli 6 km promette di portarci a Bau Sa Minna facendoci risparmiare quasi 20 km sul tracciato pianificato. La risalita del sent. 722 si rivelerà invece piuttosto tosta, con 4 km di pendenza continua al 12-15%.
Insomma 3 ore per arrivare a Rifugio La Marmora e giungere sotto la croce di Punta La Marmora alle 21.00 in punto. C'è la luna ma c'è anche la nebbia!
Rivediamo i nostri piani e cancelliamo l'idea di scendere dal sentiero di sinistra che non avevamo mai fatto di giorno per prendere quello veros arcu sa Turzi e Orruinas. Faretti accesi al massimo, attenti ai primi gradoni e tornanti killer e via veloci come furetti sul bellissimo singletrack. Dopo una strepitosa discesa ancora ci attende un entusiasmante galoppata su una sterrata velocissima e bianca come la Luna sino al villaggio Nuragico, da lì, fatto 30 facciamo 31 e dopo un paio di tornanti attacchiamo il single-mulattiera di Bruncu Aradorgiu e giù lungo il vecchio sentiero dei carbonai sino al ponte del Flumendosa tutto sembra filare liscio quando mio fratello rompe il tubo freni posteriore e dobbiamo scendere con molta prudenza. Alla fine arriviamo Sani e Salvi all'auto dopo una giornata forse un pò troppo avventurosa ma memorable. Ritenteremo l'impresa prestissimo, ci siamo divertiti troppo!
Saluti a tutti i forumendoli
Giorgio
Foto e reportage sulla pagina Facebook
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.566426043414437.1073741842.132279723495740&type=3https://www.facebook.com/media/set/?set=a.566426043414437.1073741842.132279723495740&type=3
Io e mio fratello carichi di aspettative e di entusiasmo dopo aver lasciato la macchina a Flumini appunto, attacchiamo la salita asfaltata per Orruinas un pò in ritardo rispetto alla tabella di marcia, insomma, alle 2 di pomeriggio. Arrivati ad Orruinas decidiamo di tagliare i saliscendi di SaPruna e ci teniamo alti su una via nuova che sbuca proprio a Genna e Ragas. Da lì, dopo aver disceso e quasi raggiunto il Toni di Girgini, vista l'ora tarda decidiamo per un altro taglio al percorso. Stavolta si tratta di prendere il sentiero 722 a ritroso, che in soli 6 km promette di portarci a Bau Sa Minna facendoci risparmiare quasi 20 km sul tracciato pianificato. La risalita del sent. 722 si rivelerà invece piuttosto tosta, con 4 km di pendenza continua al 12-15%.
Insomma 3 ore per arrivare a Rifugio La Marmora e giungere sotto la croce di Punta La Marmora alle 21.00 in punto. C'è la luna ma c'è anche la nebbia!
Rivediamo i nostri piani e cancelliamo l'idea di scendere dal sentiero di sinistra che non avevamo mai fatto di giorno per prendere quello veros arcu sa Turzi e Orruinas. Faretti accesi al massimo, attenti ai primi gradoni e tornanti killer e via veloci come furetti sul bellissimo singletrack. Dopo una strepitosa discesa ancora ci attende un entusiasmante galoppata su una sterrata velocissima e bianca come la Luna sino al villaggio Nuragico, da lì, fatto 30 facciamo 31 e dopo un paio di tornanti attacchiamo il single-mulattiera di Bruncu Aradorgiu e giù lungo il vecchio sentiero dei carbonai sino al ponte del Flumendosa tutto sembra filare liscio quando mio fratello rompe il tubo freni posteriore e dobbiamo scendere con molta prudenza. Alla fine arriviamo Sani e Salvi all'auto dopo una giornata forse un pò troppo avventurosa ma memorable. Ritenteremo l'impresa prestissimo, ci siamo divertiti troppo!
Saluti a tutti i forumendoli
Giorgio
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