Come anticipato, ecco la mia recensione del Procore montato su Stumpjumper 6FATTIE (27,5 +) 2016.
Premetto che la mia scelta del formato 27,5 + è dovuta al tipo di terreno che trovo nel Sud di Gran Canaria: molto pietroso, alternato a tratti di ghiaietto di varia dimensione, molto insidioso. Generalmente non veloce, proprio a causa di queste caratteristiche.
Le principali difficoltà sono mantenere la trazione e la fluidità in salita e le traiettorie in discesa.
Il formato 27,5 + a mio avviso è azzeccato per questo ambiente, sicuramente più del 26 (recentemente venduto). Col 29 mi sono trovato bene nel superamento degli ostacoli in salita, ma trattandosi di una front, al posteriore non perdona nulla e la trazione non è miracolosa.
Per ragioni di peso e filosofia personale, prima di montare il Procore sulla Stumpjumper ho girato senza camere daria, con 100ml di
lattice per ruota e pressione a 1,2 bar. Questo setting ha unefficacia incredibile in termini di trazione, tenuta e comfort. Cè poco da dire. Inoltre permette di risparmiare 400gr dal peso totale delle
ruote, dato che le camere originali specy pesano 300gr luna.
Il lato negativo è rappresentato dalla delicatezza dei copertoni: a 1,1-1,2 bar è facile sentir battere il cerchio sulla gomma al posteriore e il panico di pizzicare il copertone non ti molla mai. Inoltre, anche se non ho avuto modo di testarlo, sicuramente in curva la gomma flette molto se messa sotto pressione. Morale: lunica soluzione per me percorribile è il Procore.
Partiamo dal peso. Come si vede in foto, il kit completo per una ruota pesa 227gr, a cui vanno aggiunti circa 15gr del nastro per sigillare il cerchio (in realtà però questo peso va scontato sul peso del nastro che la ruota ha già, a meno che non sia una tubeless nativa). A conti fatti comunque, tra nastro
Schwalbe montato e flap originale Specy + nastro supplementare tolti, laggravio di peso del singolo Kit per ruota è esattamente 195gr.
A questi si aggiungono 60ml di lattice presente nel Kit Procore, al posto dei 100ml di lattice precedentemente usati. Risultato ponderale sulla mia soluzione precedente: +155gr a ruota.
Il montaggio è molto semplice per chi ha un po di manualità. Nulla di trascendentale rispetto a latticizzare una gomma. Inoltre, sebbene ho gonfiato con compressore, sicuramente si può procedere senza patemi con una normalissima pompa da
officina, dato che non serve dare la botta daria iniziale per sparare i cerchietti contro i bordi del cerchio.
Questo è il Procore montato sul cerchio posteriore, con la camera daria interna praticamente sgonfia.
Impressioni duso: come premesso, girando già con gomme plus a 1,1-1,2bar, ho già ben presente la differenza di feeling rispetto alle classiche gomme da 2,35 a 2 bar: abissale. Quindi per me percepire la presenza del Procore è un passaggio molto più sfumato rispetto a chi proviene da soluzioni classiche con pressioni attorno ai 2 bar.
Ricordo che ho montato il Kit solo sulla ruota posteriore, in quanto non ho fino ad ora percepito lesigenza di maggior sostegno o consistenza sulla ruota anteriore.
Considerando che il volume disponibile allinterno del copertone è ridotto dalla presenza del Procore, ho pensato di portare la sua pressione a 1bar (come tra laltro consigliato da Schwalbe, quale setting di partenza). Come da manuale, la pressione della camera interna è stata portata a 6bar.
Ritengo di aver centrato la pressione, perché non ho mai avuto la sensazione di gomma troppo sgonfia. Non si è manifestato alcun rischio di pizzicatura del copertone, né alcun colpo, a indicare che il copertone è andato a contatto del cerchio. Sinceramente non mi sentirei di abbassare ancora le pressione, perché al tatto sentire la gomma così cedevole fa veramente impressione, ma nemmeno ho percepito la necessità di alzare la pressione.
Come anticipato, non avendo a disposizione singletrack in cui tirare curve secche, non ho potuto testare le cedevolezza della gomma sotto pressione in curva. Mi riservo di spostarmi sui sentieri a Nord dellisola, dove si trovano sentieri terrosi (leggasi non impestati di pietre, ne terriccio-sabbiosi come quelli del Sud) adatti allo scopo.
La trazione in salita è rimasta SPAVENTOSA: nel giro che faccio di solito ci sono alcune rampe ripidissime, costellate di pietre smosse su un letto di terra sabbiosa non battuta, a causa del fatto che qui non piove mai e quindi il fondo di molti sentieri non si compatta mai. Mai riuscito ad arrivare in cima né con la 26, né con la 29. Con la 27,5+ e gomme a 1,2 si sale come con la moto da trial. Il problema sono solo i polmoni.
In piano su asfalto, in tutta franchezza, non ho notato una particolare differenza in termini di fatica a spingere la bici, rispetto alla soluzione più leggera senza Procore. Negli scatti invece un pochino il peso si sente, a essere sinceri. Però non avendo alcuna velleità agonistica, onestamente la cosa non mi crea particolare disagio.
Sulle salite pedalate su fondo sconnesso la bici sale con la stessa leggiadria dimostrata senza il Kit. Devo dire che è stupefacente come questi salsicciotti da 3 smorzino gli ostacoli, favorendo il rotolamento delle ruote e quindi il mantenimento della velocità di ascesa. Non sono in grado di dire se questo aspetto sia identico, in termini quantitativi, rispetto a una normale gomma da 2,35 a 1 bar di pressione e montata con Procore.
In discesa purtroppo non ho potuto tirare alla velocità che speravo e quindi apprezzare lapporto del Procore come avrei voluto, per il semplice fatto che il fondo che ho incontrato era rovinatissimo per tutta la lunghezza del giro (una trentina di Km), a causa delle piogge torrenziali del mese scorso, che hanno fatto davvero un disastro. Per tanto ho dovuto per forza scendere più lento del solito, zigzagando fra sassi smossi, scogli emersi qua e la e accumuli di pietrame di varia dimensione
Una mezza chiavica, insomma.
Piccola nota coreografica: qui non piove veramente mai, ma quando arriva lunico (per fortuna) ciclone atlantico annuale, fa danni notevoli in tutto larcipelago e in modo particolare sulle isole più occidentali, che sono le più esposte. Per di più, la natura pietrosa dei sentieri del Sud di Gran Canaria e linesistente cultura dei sentieri per mountain bike, fanno si che questi disastri lascino segni indelebili, che purtroppo, da come sto vendendo, vanno a sommarsi nel tempo. Solo pochissimi tracciati vengono risistemati, in genere quelli principali, in cui possono transitare mezzi a motore a 4 ruote e los caminos più importanti e conosciuti. Tutti gli altri vanno incontro a una lenta (nemmeno troppo) morte naturale. Cioè finiscono per diventare sempre meno ciclabili.
Ovviamente una sola uscita è un po poco per dare impressioni esaustive sul Procore, quindi il mio obiettivo è quello di testarlo anche sui sentieri terrosi del Nord dellIsola, dove spero di potermi togliere un po più di soddisfazioni rispetto ad oggi.
Va comunque detto, come nota finale, che la sensazione complessiva è stata quella di avere una ruota posteriore (quella che soffre maggiormente la carcassa delicata delle attuali ruote da 27,5 plus) molto più affidabile e rassicurante rispetto allassenza del Procore.
Una curiosità: affrontando tratti in salita piuttosto dissestati sono stato accompagnato innumerevoli lamenti provenienti chiaramente dal posteriore della bici: una sorta di gneeeeek un poco smorzato, ma ben percepibile.
La prima cosa a cui ho pensato sono stati i link del carro, ma trattandosi di una bici alla terza uscita, ciò non era plausibile ed è stato confermato sia con alcune prove di comprensione del carro da fermo, sia in movimento, su tratti di terreno liscio e scorrevole. E sicuramente nelle prime due uscite il fenomeno non esisteva.
Man mano che procedevo e notavo questo strano fatto, mi sono accorto che accadeva solo quando gli ostacoli facevano comprimere abbastanza la gomma posteriore. Sul liscio e sul piano, in assenza di ostacoli impattanti, regnava il silenzio, anche alzandomi sui pedali e lasciandomi cadere sulla sella a peso morto.
La spiegazione che mi sono dato di questo fatto curioso è che, quando la gomma si comprime molto, la sua parte interna va a contatto col copertone blu del Procore e si produce fra essi un qualche tipo di scivolamento che causa questo strano rumore. In alcuni casi di impatti ripetuti e ravvicinati pareva quasi un mugolio, un ululato sinistro e ovattato.
In conclusione, spero di poter confermare presto che il Procore può essere la soluzione giusta non solo per poter usare, senza rischi, pressioni basse nei pneumatici, ma soprattutto per ovviare allattuale non completa affidabilità delle coperture da 2,8-3 che limitano le potenzialità e le prestazioni delle bici Plus.