Tu presupponi che un risparmio interno debba per forza essere ribaltato sul costo finale, ma non è assolutamente certa la cosa. Ti porto due esempi concreti visti in prima persona:
- un mio amico lavora per una banca di investimenti, e viaggia regolarmente a New York. Gestisce molti milioni di Euro, e la banca "pretende" che lui voli in business, perchè "deve" riposarsi e essere fresco perchè alle riunioni che fa una decisione sbagliata frutto della stanchezza del viaggio può costare 1000 volte più del volo. Ha senso "risparmiare" sul biglietto?
- quando facevo il consulente ho viaggiato per l'Europa a spese mie, e il costo era annegato nel costo giornaliero al cliente. Ora, se ci siamo accordati per ipotesi per 1000€ a giornata e facciamo 4 giorni, a te cliente cosa ti importa se volo con Easyjet perchè voglio tenermi il più possibile di quei soldi, oppure una volta me la godo e vengo in business? Tu cliente hai concordato di darmi 4000€ in ogni caso...
Non devi tralasciare poi che i benefit aziendali appagano i dipendenti, c'è chi guarda solo la busta paga, chi la business class (sempre meno, ma ci sono aziende note e cercate "anche" perchè fanno volare in business), chi la palestra in ufficio, o mille altre cose. Se vai al risparmio continuo, il rischio è per dirla all'americana "pay peanuts, get monkeys", ovvero se paghi poco hai un lavoro scarso. Assumi gente pagata male, trattala male, e poi dimmi della qualità del lavoro finale.
Provocazione: io non so che lavoro fai, ma saresti disposto a vivere a pane e cipolle e quindi poter far pagare il tuo lavoro un terzo di quello che costa oggi?