Quoto in pieno anche io. Ognuno ha le sue caratteristche con punti di forza e punti di debolezza. Tutti questi metodi statici si basano, nella migliore delle ipotesi, sulla conformazione sceletrica ma non tengono in considerazione la parte muscolare, altrettanto importante.
Inoltre per quanto rigurda la posizione delle leve freno e cambio, sono anche io dell'idea che sia più comodo avere il dorso della mano perfettamente allineato con l'avambraccio.
Era un settaggio di cui andavo orgoglioso fino ad un paio di anni fa. Mi sembrava proprio la cosa più giusta da fare.
Poi sono caduto in una discesa veloce su sterrato perchè le mani mi sono saltate via dal manubrio.
Successivamente ho notato che con questo tipo di regolazione, almeno nel mio caso (posizione XC race), se ricevo una grossa sollecitazione dal terreno il polso mi si chiude e mi fa ruotare la mano sul manubrio spostando l'avambriaccio oltre la linea del manubrio. Si generà così una leva molto svantaggiosa dalla quale è facile anzi, quasi sicuro perdere la presa, perchè il pollice da solo non riuscirà a mantenerci attaccati al manubrio.
In pratica è ci si trova in una posizione di equilibrio instabile. Se la sollecitazione è abbastanza forte si piegano tutti e due i polsi e il volo è brutto brutto!!! Garantisco per averlo provato personalmente. Perdere la presa sul manubrio ed essere ancora in sella a velocità elevata è una delle cadute peggiori che si possano immaginare.
La soluzione che ho adottato, subito dopo aver deciso di continuare a fare MTB, è quella di raddrizzare un po le leve dalla posizione ideale in modo da avere un certo angolo favorevole che si opponga al eventuale rotazione del polso. Quindi si raddrizzano un po verso la posizione orizzontale.
In questo modo si sfrutta la posizione di blocco del polso oltre il quale non si piega.
Questa è la mia esperienza personale. Spero prevenga qualche rovinosa caduta.o-o
P.S. Questo accorgimento è più utile per le front. Una biammortizzata limita di molto il problema.