Posizione del corpo nelle discese dissestate e veloci

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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Biker corsarus
10/5/06
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TARANTO-LECCE
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si è già detto tutto...


aggiungo due foto...
2 atleti o-o

il primo indovinate chi è? :mrgreen:

DSCF7134.JPG


:smile::smile::smile::smile::smile: non è una discesa tecnica, sono 3 mezzi gradini tranquilli :celopiùg:

il secondo è Daniele Braidot diciottesimo ai mondiali Canberra

braidotragusa09canberra.jpg
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Tratto da questo mio articolo su 27 gears: http://www.27gears.it/tecnica-di-guida/434/passaggi-ripidi-come-affrontarli/

Il segreto per affrontare in piena sicurezza un passaggio ripido (o in generale qualsiasi tratto di sentiero in discesa) è il corretto bilanciamento del peso. Senza perderci in lunghe spiegazioni fisiche, risulta chiaro che l’insieme bici e biker quando affronta un passaggio in forte pendenza, tende a ribaltarsi in avanti, specie se si frena con l’anteriore o si incontra un ostacolo. Bisognerà quindi arretrare con il bacino, in modo da arretrar e il baricentro ed evitare l’impunto, ma senza esagerare. Fondamentale poi è trovare la linea migliore: spesso anche sui passaggi più difficili c’è una qualche linea più semplice. Il bravo rider è capace di individuarla con un colpo d’occhio. Vediamo ora la parte tecnica.
Come affrontare un passaggio ripido: le regole d’oro.
Per affrontare entrambe le tipologie di passaggio, ci sono delle regole d’oro che è importante seguire:

  1. Abbassare la sella: come sostengo da tempo, tranne per chi fa gare di XC o granfondo, abbassare la sella è un requisito fondamentale per affrontare sentieri tecnici. Ci sono delle situazioni in cui è fisicamente impossibile affrontare determinati passaggi a sella alta, proprio perché si è impossibilitati a tenere il corretto bilanciamento del peso e quindi ci si trova o troppo arretrati (con perdita di aderenza dell’anteriore) o troppo avanzati (con conseguente impunto). Evitiamo quindi di credere che “chi è bravo scende con la sella alta alta”. Non è assolutamente vero. I rider più bravi che affrontano passaggi veramente impegnativi abbassano sempre la sella, perché oltre un certo limite non puoi fisicamente scendere con la sella alta. Ricordiamoci inoltre che abbassare la sella è utile in qualsiasi passaggio. La sella bassa da maggior confidenza e maggior sicurezza, permettendo di recuperare un errore con maggior facilità.
  2. Il corretto bilanciamento del peso: come già detto in precedenza, bilanciare correttamente il peso è uno dei punti più importanti. Sul ripido il baricentro va arretrato. Per fare questo si adotta la posizione di fuori sella: il bacino va arretrato, le braccia si distendono, il busto si abbassa sulla sella e si cerca di sfiorare la ruota con i pantaloncini. Quello che bisogna evitare, ed è errore molto comune, è di arrtrera eccessivamente, cosa che si tramuta in un eccessivo alleggerimento dell'anteriore, con conseguente perdita di direzionalità e rischio di caduta.
    A seconda della pendenza e della tipologia di fondo sarà necessario arretrare maggiormente o meno il baricentro. Tendenzialmente il principio è sempre quello di tenere il baricentro il più avanzato possibile (molto importante su terreni sconnessi!) in modo da avere grip all’anteriore ma sufficientemente arretrato da evitare l’impunto. Per questo motivo molto spesso è necessario lo spostamento continuo del peso: sui tratti lisci si starà in una posizione più avanzata, nei tratti smossi e irregolari sarà necessaria una posizione più arretrata.
  3. Bilanciamento dei freni: molto importante è bilanciare e modulare correttamente la frenata. Sul ripido tendenzialmente si deve usare molto il freno posteriore. La frenata va quindi ripartita un 40% all’anteriore e un 60% al posteriore. Chiaramente non ci sono regole fisse, però si possono prendere questi valori come riferimento. Molto importante è inoltre modulare la frenata. Bloccare una ruota significa o cadere (se blocchiamo l’anteriore) o perdere il controllo (se blocchiamo il posteriore). Diventa quindi molto importante imparare a frenare rimanendo sempre sotto il limite di tenuta della gomma.
A questo aggiungerei un'altra regola, ovvero quella di lavorare con braccia e gambe come se fossero delle sospensioni. La bici dev'essere libera di muoversi sotto il rider e il busto deve praticamente rimanere immobile, non deve sobbalzare con le asperità del terreno. Saper mantenere una guida attiva, ovvero assecondando il terreno permette non solo di essere molto più veloci, ma anche di avere molto più controllo, più direzionalità ed un maggior grip in frenata e in cyrva perchè le ruote rimangono incllate al terreno. Le sospensioni possono poco se non aiutate dalle braccia!
 

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