In moto a caccia di bracconieri
Due potenti fuoristrada per gli agenti della polizia provinciale
Piacenza - (r.c.) Avremo gli agenti di Polizia provinciale con le moto da cross. Di recente, l'Amministrazione provinciale ha dotato il suo Corpo di Polizia di due moto fuoristrada, cilindrata 450, 4 tempi, pneumatici "corazzati" (il tipo di moto che ha vinto il prologo dell'edizione di quest'anno della Parigi Dakar). Omologati per l'utilizzo anche su percorsi particolarmente accidentati, impraticabili per jeep e fuoristrada a quattro ruote (sentieri di montagna, piste nei boschi, greti dei fiumi), i due mezzi, assegnati con equipaggiamento su misura a Roberto Cravedi, capo nucleo caccia, e all'agente Pietro Masini, consentiranno al Corpo, composto da operatori di provata professionalità ma scarsi di numero, di svolgere in modo più agevole e sempre più capillare l'attività sul territorio, specie per quel riguarda il controllo sul rispetto delle norme ittico venatorie. Gli agenti svolgono da tempo una intensa e encomiabile attività di monitoraggio anche delle aree più impervie e coperte da vegetazione. In queste zone tuttavia, gli agenti dovevano fino a ieri spostarsi a piedi, e questo limitava notevolmente il loro raggio d'azione. Con i suoi centauri, la polizia provinciale potrà ora passare al setaccio, in poche ore, una fetta di territorio, quella più impervia e selvaggia, che a piedi si potrebbe percorrere solo con marce spossanti di più giornate. Con le moto gli agenti potranno, per esempio, controllare in tempi brevi tutte le "poste" dei cacciatori di cinghiale, che vengono di norma collocate lungo sentieri che attraversano i boschi, o tenere d'occhio da vicino i fungaioli e i tartufai, nella stagione di raccolta dei miceti, o verificare meglio e in tempi più rapidi di quanto accadeva in passato il comportamento dei pescasportivi, raggiungendoli direttamente nei loro appostamenti sui corsi d'acqua dopo aver percorso il greto con le moto.
E sarà possibile ai due centauri, in caso di segnalazioni, arrivare in tempi molto rapidi addosso a cacciatori di frodo direttamente nei boschi, cogliendoli sul fatto. I due agenti saranno costantemente in contatto con i colleghi tramite i mezzi abituali (radio trasmittenti, cellulari). «Il fatto che la Polizia Provinciale si sia dotata di nuovi mezzi adeguati al controllo dell'attività venatoria - sottolinea l'assessore provinciale alla caccia e pesca Alberto Fermi - rappresenta un passo ulteriore verso un'azione sempre più completa e capillare di tutela del territorio ed a favore del migliore rispetto delle regole».
(Liberta Quotidiano di Piacenza)
Due potenti fuoristrada per gli agenti della polizia provinciale
Piacenza - (r.c.) Avremo gli agenti di Polizia provinciale con le moto da cross. Di recente, l'Amministrazione provinciale ha dotato il suo Corpo di Polizia di due moto fuoristrada, cilindrata 450, 4 tempi, pneumatici "corazzati" (il tipo di moto che ha vinto il prologo dell'edizione di quest'anno della Parigi Dakar). Omologati per l'utilizzo anche su percorsi particolarmente accidentati, impraticabili per jeep e fuoristrada a quattro ruote (sentieri di montagna, piste nei boschi, greti dei fiumi), i due mezzi, assegnati con equipaggiamento su misura a Roberto Cravedi, capo nucleo caccia, e all'agente Pietro Masini, consentiranno al Corpo, composto da operatori di provata professionalità ma scarsi di numero, di svolgere in modo più agevole e sempre più capillare l'attività sul territorio, specie per quel riguarda il controllo sul rispetto delle norme ittico venatorie. Gli agenti svolgono da tempo una intensa e encomiabile attività di monitoraggio anche delle aree più impervie e coperte da vegetazione. In queste zone tuttavia, gli agenti dovevano fino a ieri spostarsi a piedi, e questo limitava notevolmente il loro raggio d'azione. Con i suoi centauri, la polizia provinciale potrà ora passare al setaccio, in poche ore, una fetta di territorio, quella più impervia e selvaggia, che a piedi si potrebbe percorrere solo con marce spossanti di più giornate. Con le moto gli agenti potranno, per esempio, controllare in tempi brevi tutte le "poste" dei cacciatori di cinghiale, che vengono di norma collocate lungo sentieri che attraversano i boschi, o tenere d'occhio da vicino i fungaioli e i tartufai, nella stagione di raccolta dei miceti, o verificare meglio e in tempi più rapidi di quanto accadeva in passato il comportamento dei pescasportivi, raggiungendoli direttamente nei loro appostamenti sui corsi d'acqua dopo aver percorso il greto con le moto.
E sarà possibile ai due centauri, in caso di segnalazioni, arrivare in tempi molto rapidi addosso a cacciatori di frodo direttamente nei boschi, cogliendoli sul fatto. I due agenti saranno costantemente in contatto con i colleghi tramite i mezzi abituali (radio trasmittenti, cellulari). «Il fatto che la Polizia Provinciale si sia dotata di nuovi mezzi adeguati al controllo dell'attività venatoria - sottolinea l'assessore provinciale alla caccia e pesca Alberto Fermi - rappresenta un passo ulteriore verso un'azione sempre più completa e capillare di tutela del territorio ed a favore del migliore rispetto delle regole».
(Liberta Quotidiano di Piacenza)