• Orbea lancia la nuova Rise, la sua ebike leggera che ha fatto discutere tantissimo i nostri lettori. Io e Stefano abbiamo avuto modo di provarla in anteprima a Terlago, da oggi la potete toccare con mano al Bike Festival di Riva del Garda.
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Poca cilindrata? Ahi ahi ahi ahi ahi!!

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Il tuo caso è l'esatto opposto di ciò che intendevo

Tu hai sviluppato potenza da vendere... e poi mi fai le GF?
La cosa non può reggere in termini di obiettivi di classifica.

È come se dopo la tua esperienza ti fossi dato alla marcia...

La tua naturale "trasformazione" in bici sarebbero state le gare su Pista con le fixed: potenza e velocità (doti rarissime).

Hai sviluppato qualità di potenza, forza submassimale e tolleranza al lattato: sei una macchina da anaerobico lattacido e non da fondo aerobico/potenza aerobica.

Il tema è evidente anche in bdc: i velocisti non vincono le gare a tappe e nelle tappe di montagna sperano di non andare fuori tempo.
 

DOGO

Biker delirius tremens
13/7/05
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Ci sei andato molto molto vicino

Tuttavia - posto che il valore di vo2max sia importante - lo è ancora di più parametro che ci dice quanto della capacità di vo2max si è in grado di sfruttare (quindi avere un buon vo2max aiuta molto).
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Altra grande verità.
Spesso l'amatoriale alle prime armi non conosce i messaggi che arrivano dal proprio corpo.

Chi da anni si allena in modo "serio", non necessita nemmeno di cardiofrequenzimetro: si conosce benissimo la sensazione del fuorisoglia e quella di regime di vo2max e quindi di massimo accumulo di lattato.

Ad esempio i nuotatori non hanno cardiofrequenzimetro.

Ps: in termini di capacità atletiche generali, quelli che hanno fatto canottaggio sono - nella mia esperienza - delle bestie. Veramente dei fenomeni di forza resistenza e capacità mentale di sopportare lo sforzo.
Inoltre sanno tutti come allenarsi.
 

DOGO

Biker delirius tremens
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È una realtà fisiologica condivisa da tutto il mondo accademico.
È un tema di relatività anche abbastanza banale: se tu avessi fatto agonismo da giovane, ora andresti di più.
Questo non significa che tu oggi non possa andare forte.
È una questione di "maggiori opportunità" sfruttate o non sfruttate.
 

Curelin

Biker urlandum
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Ps: in termini di capacità atletiche generali, i canoisti sono - nella mia esperienza - delle bestie. Veramente dei fenomeni di forza resistenza e capacità mentale di sopportare lo sforzo.
Inoltre sanno tutti come allenarsi.

e il canottaggio dove lo metti??

lì la sofferenza è la tua compagna quotidiana...sia in barca che in palestra...
 

emmellevu

FAT-Biker meravigliosus
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Salsa Bucksaw, Specialized Diverge
Permettimi ma quelli sono cavie da laboratorio.
Direi che il comitato antidoping abbia illustrato a tutti di cosa di cosa si stia parlando visto che sono stati demoliti quasi tutti i miti.

Permettimi di correggere il wording, perche' le parole contano: hai scritto "cavie da laboratorio", ma ovviamente intendevi "campioni".
 

john deere power

Biker cesareus
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varese interland
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cube elite scr 29"
ci sono stati atleti di altissimo livello che hanno iniziato dopo i vent'anni... Il ciclismo agonistico è uno sport molto stressante, se questo stress non è sopportato dell'atleta o è esagerato, porta ragazzi che hanno iniziato molto presto con la bici, ad abbandonare altrettanto presto.la maggior parte degli amatori agonisti che conosco, hanno iniziato ben oltre i vent'anni, la maggioranza di quelli che hanno iniziato sotto i quindici anni,hanno abbandonato entro i vent'anni...
 

Caponord

Biker superis
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ecco! secondo me tra queste due affermazioni, vere entrambe, si gioca la dimensione del cicloamatore! Da una parte si ragiona in termini assoluti, di realizzazione completa del proprio potenziale atletico (ottenibile con anni di corretto allenamento ed iniziando in giovane età) e dall'altro si devono fare i conti con il fatto che per noi il ciclismo è una passione, un passatempo, uno svago, ed abbiamo lavoro, casa, famiglia, amici, altri interessi, stress, aspirazioni sportive, ecc, il tutto da conciliare.
Secondo me la cosa più importante, appassionante e difficile da realizzare è trovare un equilibrio tra questi due estremi. Non è pensabile certamente a 40 anni recuperare anni di non allenamento perduti, ma nemmemo è giusto pensare che a 40 anni si è ciclisticamente finiti o azzoppati dall'età perchè non è così! anche perchè come dice john deere, il ciclismo è uno sport stressante e oltre all'età anagrafica conta anche l'età sportiva ossia quanto abbiamo spremuto il nostro fisico negli anni...quindi per me vale ancora il discorso che sentirsi limitati dall'età anagrafica è una sciocchezza!
 

john deere power

Biker cesareus
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DOGO

Biker delirius tremens
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Traduco: ceteris paribus, chi inizia prima ha maggiori potenzialità

È ovvio che nella casualità della vita ognuno farà i conti con la realtà.

Iniziare tardi non significa essere tagliati fuori, significa solo aver perso l'opportunità di sviluppare Tutto il proprio potenziale atletico.

Tutto ciò non deve abbattere chi è partito non più in tenera età, deve solo spronare a fare di più.
 

DOGO

Biker delirius tremens
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john deere ha scritto:
basta pensare che in campo amatoriale,statisticamente nelle gare di lunga resistenza come le granfondo,i migliori atleti(in percentuale) sono messi nella fascia che va dai 33 ai 45 anni

È solo una questione di campionamento: consideri gli amatoriali, ossia atleti che fanno gare per questioni ludiche.

Gli ex agonisti non si presentano in massa alle gare amatoriali (altrmenti davanti ci sarebbero loro) e spesso, dopo 15 anni di gare, non gareggiano più.

Anche solo pensare che tra i 33-45 si vada più forte è un non senso che non credo valga nemmeno la pena argomentare.

È ovvio che - a parità fisiologiche - un 40 enne allenato da 10 anni vada più porte di un 20 enne che si allena da 1 anno.

Ps: alle gare di auto storiche, vincono le auto storiche.
 
Reactions: tarcy

big_63

Biker poeticus
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anche perchè intraprendere una carriera come U23 è talmente stressante ed impegnativo che la maggior parte decide di dedicarsi agli studi o si cerca un lavoro!
 

big_63

Biker poeticus
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Scott Scale RC 900 Pro
un esempio (seppur raro) di vocazione tardiva è Marzio Deho che inizia come amatore a 22 anni per puoi debuttare come elite 2 anni dopo.
Certo è che si dedica anima e corpo allo sport e rinuncia a tutto il resto ... ancora oggi a quasi 47 anni esprime valori di potenza e prestazioni di assoluto valore.
A mio parere chi inizia dopo i 30 anni, a parte potenziali campioni, può al max aspirare ad un livello paragonabile alle top pro women !
 

Caponord

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Questa cosa che nelle gf e marathon gli m3 m4 sono le categorie dove mediamente si va più forte è una questione che mi ha sempre incuriosito. ..non credo che sia per i motivi che dici tu e cioè che si tratta di gare per vecchi.. non saprei darmi una risposta univica ma mi piace pensare che l'età porta una buona capacità di ascoltarsi e sapersi gestire sia in allenamento che in gare e che le generazioni degli anni '60, '70 hanno comunque una capacità di soffrire e quindi di resistenza maggiore che non le generazioni successive. Boh...però non sono sicuro
 

Caponord

Biker superis
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Grande Marzio! E tra parentesi non è che si dedica anima e corpo allo sport. Al mattino lavora come operaio part time alla pmp...
 

Caponord

Biker superis
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anche perchè intraprendere una carriera come U23 è talmente stressante ed impegnativo che la maggior parte decide di dedicarsi agli studi o si cerca un lavoro!

..più che altro non girano soldi e di mtb non ci campa nessuno, tolto quel gruppetto internazionale che gareggia nel mondiale xc (e neanche tutti del gruppo riescono a camparci). È uno sport povero, appena sfiorato dal professionismo. .e per me è uno dei suoi pregi
 

big_63

Biker poeticus
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Scott Scale RC 900 Pro
diciamo che un M3 wc è pur sempre distante un buon 15% da atleti top
 

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