Poca cilindrata? Ahi ahi ahi ahi ahi!!

MicheleZ

Biker superis
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Cartonium SLX 2018
Pedala e vivi la cosa come una continua scoperta e vedrai sarai felicissimo anche tu!

Comprendo e condivido il pensiero positivo e tutto... ma non è che ti faccia andare più forte, nè fa sì che la gente con la quale sei rallenti o si fermi ad aspettarti perchè tu non riesci a tenere il loro ritmo. D'altra parte non è nemmeno giusto chiedere o aspettarsi dagli altri una cosa simile. O tieni l'andatura del gruppo o te ne vai per i fatti tuoi.
Io salgo con i miei tempi, in cima alle salite ci arrivo magari nel doppio del tempo, magari fermandomi a prendere fiato, ma ci arrivo. Il problema è che sono sempre sempre sempre solo e se ogni tanto mi sta bene alla lunga mi annoia.

Con quella differenza di potenza ed 1 minuto in meno, così ad occhio direi circa 20 kg meno di te (peso totale, inclusa la bici: ad esempio una frontina leggera da 9 kg ed un biker da 64 kg).

Comunque Strava ha un calcolo dei watt un po' strano o forse sono io a non capire. Prendo ad esempio un altro segmento asfaltato (il precedente era lastricato), stavolta quasi perfettamente in piano: media 28.7 km/h, secondo Strava 309W, fatto quasi senza sentirlo. E' un segmento un po' corto, quindi non saprei dire come reggerei la cosa se fosse lungo vari km, ma a fiato e battito cardiaco mi sentivo bene.
 

Curelin

Biker urlandum
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Salve, un esperto mi ha detto una cosa riguardo allenamenti ecc. e a rigor di logica ci sta, ma non so se sia effettivamente così o no quindi chiedo a voi.
In breve, per essere non dico forti per far gare ecc, ma avere qualche risultato, è assolutamente necessario essersi allenati durante l'età dello sviluppo. Diversamente non c'è quasi nulla da fare: se uno è scarso ha possibilità di miglioramento a dir poco minime.
Il corpo umano è una macchina che si autocostruisce e si può plasmare durante l'età dello sviluppo ed è il solo periodo nel quale si può influire per ottenere dei miglioramenti significativi. Se uno non si è allenato in modo specifico in quel periodo, il corpo cresce debole e tale rimarrà a vita. Questo vale per cuore, sistema cardio-circolatorio, muscoli, ecc.
Oltre i 30 anni il corpo ha terminato la sua fase di sviluppo e sarebbe come voler ingrandire una casa sostituendo dei mattoni a costruzione già ultimata.
Una cosa molto importante per chi va in bici è avere battiti a riposo bassi: diversamente, essere in affanno su una salita ripida non fa altro che ricordare quanto il corpo sia debole sotto il punto di vista cardiocircolatorio e quanto pochi "cavalli" abbia il cuore... e in base a quanto detto sopra, se si è oltre i 30 anni è quasi inutile allenarsi perchè i margini di miglioramento sono veramente minimi.
Cosa ne pensate?

la frase in grassetto è una verità abbastanza valida, sostenuta dai miei allenatori/istruttori, e confermata da più parti.

fino ai 28/30 per gli uomini, e 24/26 per le donne è possibile riuscire a migliorare fisicamente (resistenza, potenza...), oltre, si ha la fase di mantenimento. ciò non significa che se dopo i 30 anni smetti di fare attività per due anni, diventi una ciofeca e ci resti a vita...significa solo che, al massimo, riuscirai ad arrivare al livello a cui eri prima, senza aspettarti ulteriori miglioramenti. ovvero, per quanto tu possa spaccarti di allenamento, dai 30 in sui, non avrai i miglioramenti che potevi avere a 20 anni, ma al massimo potrai mantenere le tue prestazioni!

la cosa, però, non è una verità assoluta...dipende dai tuoi trascorsi (sei stato sempre un atleta amatoriale? o un atleta agonista? oppure uno sportivo saltuario?), dal tuo metabolismo, dalla tua genetica...mi viene in mente la storiella del calabrone che fisicamente non potrebbe volare, ma siccome lui non lo sa, vola lo stesso.

per cui, sono convinto che se si è sempre fatto sport, magari anche a livello agonistico, non risulta particolarmente difficile mettersi al passo di ciclisti allenati, ma autodidatti...

io faccio sport dall'età di 4 anni, e dagli 8/10 a livello agonistico. i miei battiti a riposo sono 58/60, ed ho notato che spesso i limiti sono più mentali (del genere: che palle, mi è seccato fare questa salita...) che fisici.

nel tuo caso, mi pare di capire che tu ti senta un pò in difetto rispetto ai tuoi compagni di uscita, ma che non hai velleità agonistiche. quanti anni hai? il tuo passato "sportivo"?
penso che con una buona alimentazione e tanta voglia, di problemi non dovresti averne ;)
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Salve, un esperto mi ha detto una cosa riguardo allenamenti ecc. e a rigor di logica ci sta, ma non so se sia effettivamente così o no quindi chiedo a voi.
In breve, per essere non dico forti per far gare ecc, ma avere qualche risultato, è assolutamente necessario essersi allenati durante l'età dello sviluppo. Diversamente non c'è quasi nulla da fare: se uno è scarso ha possibilità di miglioramento a dir poco minime.
Il corpo umano è una macchina che si autocostruisce e si può plasmare durante l'età dello sviluppo ed è il solo periodo nel quale si può influire per ottenere dei miglioramenti significativi. Se uno non si è allenato in modo specifico in quel periodo, il corpo cresce debole e tale rimarrà a vita. Questo vale per cuore, sistema cardio-circolatorio, muscoli, ecc.
Oltre i 30 anni il corpo ha terminato la sua fase di sviluppo e sarebbe come voler ingrandire una casa sostituendo dei mattoni a costruzione già ultimata.
Una cosa molto importante per chi va in bici è avere battiti a riposo bassi: diversamente, essere in affanno su una salita ripida non fa altro che ricordare quanto il corpo sia debole sotto il punto di vista cardiocircolatorio e quanto pochi "cavalli" abbia il cuore... e in base a quanto detto sopra, se si è oltre i 30 anni è quasi inutile allenarsi perchè i margini di miglioramento sono veramente minimi.
Cosa ne pensate?

Non m'interessa far gare ecc, vorrei riuscire ad arrivare ad un livello sufficiente per poter uscire con altre persone... che però al momento riescono a spingere molto più di me e molto più a lungo di me senza avere il fiatone. :|

Ti ha detto cose vere... ed una non vera.

Il massimo della potenza aerobica si ha a 17 anni ed entro i 15 si possono trasformare le fibre "grigie" in fibre muscolari bianche (forza). Quindi entro i 18 anni si costruisce un atleta (ed uno studente...).

Ciò detto, tutto dipende dal patrimonio genetico e dagli obiettivi del singolo.

Pare ovvio che l'agonista 15 enne sarà destinato ad asfaltare qualsiasi atleta che inizi a fare le cose seriamente a 25/30/35/40 anni.

Fermo quanto sopra, TUTTI possono migliorare, a qualsiasi età (senza obiettivi di classifica).
 
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MicheleZ

Biker superis
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la frase in grassetto è una verità abbastanza valida, sostenuta dai miei allenatori/istruttori, e confermata da più parti.

nel tuo caso, mi pare di capire che tu ti senta un pò in difetto rispetto ai tuoi compagni di uscita, ma che non hai velleità agonistiche. quanti anni hai? il tuo passato "sportivo"?
penso che con una buona alimentazione e tanta voglia, di problemi non dovresti averne ;)

Da giovane facevo nuoto e tennis, ma non ho mai fatto gare nè mi sono mai allenato "seriamente". I corsi erano di 2 ore 2 giorni a settimana. Ora ho 37 anni, pedalavo anche da molto più giovane, avevo quella che oggi si chiamerebbe "city bike", un coso pesantissimo in acciaio, postura in sella dritta, senza cambio, con i parafanghi e le ruote da 24. Mi stancavo le gambe alla minima salita e questo mi ha portato a girare sempre in piano, ma anche lì senza poter progredire perchè senza il cambio e con un rapporto medio non potevo dosare lo sforzo e allenarmi. Poi ci furono altri fattori, impegni vari, genitori da sempre ostili alla bici ecc che portarono ad uno stop di 10 anni. Due anni fa, contro il volere dei miei, ho comprato una front entry level e ho ripreso a pedalare.

Di fatto sono in difetto rispetto alle persone con le quali vorrei pedalare, ho fatto due uscite con loro l'anno scorso per capire il livello, ma, che dire, sono vari km/h più veloci di me già su una banalissima strada sterrata con 3% di pendenza pressochè costante. Li ho seguiti finchè le gambe me l'hanno consentito, ho dato anche quello che non potevo dare, ma alcuni km dopo l'acido lattico ha vinto. Su quella strada quel giorno c'erano 80 km/h di vento sparato in faccia, con raffiche laterali e frontali... Finchè ho pedalato con loro, hanno tenuto una media di 20 km/h....... media che non sono più riuscito a ripetere, anche in assenza di vento. Al ritorno avevo le gambe talmente intossicate di acido lattico che non riuscivo più a piegarle... fortuna che era tutta discesa...
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Ovviamente dipende tutto dal patrimonio genetico ed il discorso riguarda il confronto tra un adulto con passato da giovane agonista ed un adulto con passato non da agonista.

Essersi allenati da giovani "in modo ludico", senza gare e senza agonismo, spesso implica solo maggiore coordinazione .

In sintesi: il tema non permette di tracciare righe assolute.
 

Curelin

Biker urlandum
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Da giovane facevo nuoto e tennis, ma non ho mai fatto gare nè mi sono mai allenato "seriamente". I corsi erano di 2 ore 2 giorni a settimana. Ora ho 37 anni, pedalavo anche da molto più giovane, avevo quella che oggi si chiamerebbe "city bike", un coso pesantissimo in acciaio, postura in sella dritta, senza cambio, con i parafanghi e le ruote da 24. Mi stancavo le gambe alla minima salita e questo mi ha portato a girare sempre in piano, ma anche lì senza poter progredire perchè senza il cambio e con un rapporto medio non potevo dosare lo sforzo e allenarmi. Poi ci furono altri fattori, impegni vari, genitori da sempre ostili alla bici ecc che portarono ad uno stop di 10 anni. Due anni fa, contro il volere dei miei, ho comprato una front entry level e ho ripreso a pedalare.

Di fatto sono in difetto rispetto alle persone con le quali vorrei pedalare, ho fatto due uscite con loro l'anno scorso per capire il livello, ma, che dire, sono vari km/h più veloci di me già su una banalissima strada sterrata con 3% di pendenza pressochè costante. Li ho seguiti finchè le gambe me l'hanno consentito, ho dato anche quello che non potevo dare, ma alcuni km dopo l'acido lattico ha vinto. Su quella strada quel giorno c'erano 80 km/h di vento sparato in faccia, con raffiche laterali e frontali... Finchè ho pedalato con loro, hanno tenuto una media di 20 km/h....... media che non sono più riuscito a ripetere, anche in assenza di vento. Al ritorno avevo le gambe talmente intossicate di acido lattico che non riuscivo più a piegarle... fortuna che era tutta discesa...

per ora pedala...il fatto di non aver fatto mai sport a livello agonistico, forse, ti da una mancata conoscenza completa del tuo fisico (dove posso arrivare, quali sono i miei limiti, quando sto per arrivare al collasso...)

io, per esempio, so che dopo una salita molto tosta, dove do quasi tutto, non devo fermarmi di colpo, altrimenti mi viene la nausea e non sto bene...so che devo pedalare un altro pizzico in maniera traaaaanquilla, e solo dopo fermarmi!

tu conosci i tuoi limiti? se li conosci, riuscirai a vedere anche i miglioramenti, per cui...pedala!!
 

Caponord

Biker superis
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la frase in grassetto è una verità abbastanza valida, sostenuta dai miei allenatori/istruttori, e confermata da più parti.

fino ai 28/30 per gli uomini, e 24/26 per le donne è possibile riuscire a migliorare fisicamente (resistenza, potenza...), oltre, si ha la fase di mantenimento. ciò non significa che se dopo i 30 anni smetti di fare attività per due anni, diventi una ciofeca e ci resti a vita...significa solo che, al massimo, riuscirai ad arrivare al livello a cui eri prima, senza aspettarti ulteriori miglioramenti. ovvero, per quanto tu possa spaccarti di allenamento, dai 30 in sui, non avrai i miglioramenti che potevi avere a 20 anni, ma al massimo potrai mantenere le tue prestazioni!

la cosa, però, non è una verità assoluta...dipende dai tuoi trascorsi (sei stato sempre un atleta amatoriale? o un atleta agonista? oppure uno sportivo saltuario?), dal tuo metabolismo, dalla tua genetica...mi viene in mente la storiella del calabrone che fisicamente non potrebbe volare, ma siccome lui non lo sa, vola lo stesso.

per cui, sono convinto che se si è sempre fatto sport, magari anche a livello agonistico, non risulta particolarmente difficile mettersi al passo di ciclisti allenati, ma autodidatti...

io faccio sport dall'età di 4 anni, e dagli 8/10 a livello agonistico. i miei battiti a riposo sono 58/60, ed ho notato che spesso i limiti sono più mentali (del genere: che palle, mi è seccato fare questa salita...) che fisici.

nel tuo caso, mi pare di capire che tu ti senta un pò in difetto rispetto ai tuoi compagni di uscita, ma che non hai velleità agonistiche. quanti anni hai? il tuo passato "sportivo"?
penso che con una buona alimentazione e tanta voglia, di problemi non dovresti averne ;)

...boh...io non ho mai fatto sport seriamente fino a 35 anni. Dai 35 ai 41 il mio battito a riposo è passato da 60 a 40. Ogni anno, allenandomi sempre lo stesso numero di ore, miglioro il mio rendimento e la mia posizione nelle classifiche delle gare. Certo che non ho velleità di vittoria ma per me, per le ore che dedico allo sport (che non sono molte..), finire sempre nel primo quinto di classifica è una bella soddisfazione. ..quindi dal mio punto di vista, il discorso dell'età che ti limita è una colossale sciocchezza.
 
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big_63

Biker poeticus
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Ti ha detto cose vere... ed una non vera.


Ciò detto, tutto dipende dal patrimonio genetico e dagli obiettivi del singolo.

Pare ovvio che l'agonista 15 enne sarà destinato ad asfaltare qualsiasi atleta che inizi a fare le cose seriamente a 25/30/35/40 anni.

Fermo quanto sopra, TUTTI possono migliorare, a qualsiasi età (senza obiettivi di classifica).
Premetto che da giovane mi dedicavo alla velocità in atletica dai 100 ai 400
e ho cominciato con MTB/BDC nel 1991 a 27 anni ...
dopo i primi 3 anni utilizzati per migliorare il gesto tecnico ed il condizionamento muscolare, nel 1994 ho cominciato a fare le cose "sul serio" e spesso mi aggregavo x l'allenamento ad una squadra di allievi ottenendo miglioramenti significativi sui cambi ritmo ma soffrendo in salita a causa di un rapporto W/kg non ottimale e di una scarsa ripetività dello sforzo che mi hanno dato la consapevolezza che con le mie caratteristiche in GF piene zeppe di salita avrei al max potuto aspirare a piazzamenti mediamente nel primo terzo di classifica.
 

big_63

Biker poeticus
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...boh...io non ho mai fatto sport seriamente fino a 35 anni. Dai 35 ai 41 il mio battito a riposo è passato da 60 a 40. Ogni anno, allenandomi sempre lo stesso numero di ore, miglioro il mio rendimento e la mia posizione nelle classifiche delle gare. Certo che non ho velleità di vittoria ma per me, per le ore che dedico allo sport (che non sono molte..), finire sempre nel primo quinto di classifica è una bella soddisfazione. ..quindi dal mio punto di vista, il discorso dell'età che ti limita è una colossale sciocchezza.
quante hr dedichi all'anno e quanto pesi?
 

Curelin

Biker urlandum
29/9/12
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...boh...io non ho mai fatto sport seriamente fino a 35 anni. Dai 35 ai 41 il mio battito a riposo è passato da 60 a 40. Ogni anno, allenandomi sempre lo stesso numero di ore, miglioro il mio rendimento e la mia posizione nelle classifiche delle gare. Certo che non ho velleità di vittoria ma per me, per le ore che dedico allo sport (che non sono molte..), finire sempre nel primo quinto di classifica è una bella soddisfazione. ..quindi dal mio punto di vista, il discorso dell'età che ti limita è una colossale sciocchezza.

può darsi che tu sia brachicardico di tuo..ma 40 battiti a riposo sono davvero troppo pochi...
 

MicheleZ

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per ora pedala...il fatto di non aver fatto mai sport a livello agonistico, forse, ti da una mancata conoscenza completa del tuo fisico (dove posso arrivare, quali sono i miei limiti, quando sto per arrivare al collasso...)

io, per esempio, so che dopo una salita molto tosta, dove do quasi tutto, non devo fermarmi di colpo, altrimenti mi viene la nausea e non sto bene...so che devo pedalare un altro pizzico in maniera traaaaanquilla, e solo dopo fermarmi!

tu conosci i tuoi limiti? se li conosci, riuscirai a vedere anche i miglioramenti, per cui...pedala!!

Ok che voglio migliorare, ma arrivare al collasso no dai! A quel livello lì sei abbondantemente nel range anaerobico e da quanto ne so è dannoso per il fisico, per cui meno ci stai e meglio è.
Questa cosa della nausea l'ho sentita da molti, ma a me non è mai capitata. Sarà che giro sempre da solo e sono ben cosciente dei miei (grandi) limiti, per cui se sento che una salita è troppo dura, mi fermo, aspetto che il fiato si calmi e poi riparto.
 

Curelin

Biker urlandum
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l'ho imparato dal canottaggio...dopo il primo test "serio" sui 2000 (ne ho fatti altri dopo..:D), finisco e mi fermo, gli istruttori non se n'erano accorti.
slaccio i fermi per i piedi, mi alzo e...un momento tutto nero, poi nausea, tanta nausea...

da quella volta so quando, prima di fermarmi, è meglio defaticare 10 secondi...
 

Caponord

Biker superis
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può darsi che tu sia brachicardico di tuo..ma 40 battiti a riposo sono davvero troppo pochi...

Certo che sono bradicardico. Si chiama bradicardia sportiva. È uno degli adattamenti classici del corpo agli sport di resistenza come il ciclismo. È normale. Il cuore essendo un muscolo si ingrossa per adattarsi a pompare il sangue necessario negli sforzi di lunga durata. Di conseguenza, a riposo, gli bastano meno battiti per sopperire al funzionamento del corpo...ps a certi atleti a riposo il cuore batte anche molto più piano che non 40bpm. Ma il battito a riposo non è un indicatore particolarmente interessante della qualità di un atleta. Da solo dice poco o nulla
ps2 anche se si va OT un altro dei vari adattamenti agli sport di resistenza è l'abbassamento dell'ematocrito. Per questo è così strano ed improbabile trovare ematocrito alto o normale nei ciclisti professionisti. ..eppure...ce l'hanno tutti alto.....in questo caso, potere della chimica
 

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Ok che voglio migliorare, ma arrivare al collasso no dai! A quel livello lì sei abbondantemente nel range anaerobico e da quanto ne so è dannoso per il fisico, per cui meno ci stai e meglio è.
Questa cosa della nausea l'ho sentita da molti, ma a me non è mai capitata. Sarà che giro sempre da solo e sono ben cosciente dei miei (grandi) limiti, per cui se sento che una salita è troppo dura, mi fermo, aspetto che il fiato si calmi e poi riparto.
se si è sani anche il fuorisoglia è utile ... guarda il ciclocross dove stanno
costantemente per 1hr > 180, oppure le salite vo2max dove viaggi 8' con gli "occhi fuori dalla testa"
cmq come prestazioni sulla singola salita hai da lavorare ma nella media ci puoi arrivare!
 

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Certo che sono bradicardico. Si chiama bradicardia sportiva. È uno degli adattamenti classici del corpo agli sport di resistenza come il ciclismo. È normale. Il cuore essendo un muscolo si ingrossa per adattarsi a pompare il sangue necessario negli sforzi di lunga durata. Di conseguenza, a riposo, gli bastano meno battiti per sopperire al funzionamento del corpo...ps a certi atleti a riposo il cuore batte anche molto più piano che non 40bpm. Ma il battito a riposo non è un indicatore particolarmente interessante della qualità di un atleta. Da solo dice poco o nulla
ps2 anche se si va OT un altro dei vari adattamenti agli sport di resistenza è l'abbassamento dell'ematocrito. Per questo è così strano ed improbabile trovare ematocrito alto o normale nei ciclisti professionisti. ..eppure...ce l'hanno tutti alto.....in questo caso, potere della chimica
anche nel mio caso i battiti min sono calati di brutto ... con un volume di allenamento simile al tuo 300/350 hr/anno:
45 BTM ----> Max 196 con soglia determinata da test conconi 177
cmq il fattore più importante è la velocità con la quale scendono dopo lo sforzo massimale!
 

Caponord

Biker superis
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anche nel mio caso i battiti min sono calati di brutto ... con un volume di allenamento simile al tuo 300/350 hr/anno:
45 BTM ----> Max 196 con soglia determinata da test conconi 177
cmq il fattore più importante è la velocità con la quale scendono dopo lo sforzo massimale!

Ecco! In questo caso, cioè con una massima così alta, avere una minima bassa assume già un certo significato. Hai una buona gittata cardiaca. Anche se non vuol dire automaticamente andare forte in bici...il parametro che maggiormente ci dice la cilindrata del nostro motore è il vo2max, cioè il valore che rappresenta il massimo consumo di ossigeno che il nostro corpo è in grado di esprimere. Per me poi la mente e la volontà e la capacità di soffrire contano ancora di più. ..ma qui si entra in un altro campo..

se i bpm salgono lentamente durante un sforzo e poi velocemente calano e un buon segno. Se salgono lentamente e lentamente scendono significa che non si è recuperato ed è meglio riposare o scaricare
 

valerio_vanni

Biker grossissimus
5/12/14
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Certo che non ho velleità di vittoria ma per me, per le ore che dedico allo sport (che non sono molte..), finire sempre nel primo quinto di classifica è una bella soddisfazione. ..quindi dal mio punto di vista, il discorso dell'età che ti limita è una colossale sciocchezza.

Può darsi che tu sia molto portato, a 20 anni probabilmente saresti stato sul podio :-)
 

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Ecco! In questo caso, cioè con una massima così alta, avere una minima bassa assume già un certo significato. Hai una buona gittata cardiaca. Anche se non vuol dire automaticamente andare forte in bici...il parametro che maggiormente ci dice la cilindrata del nostro motore è il vo2max, cioè il valore che rappresenta il massimo consumo di ossigeno che il nostro corpo è in grado di esprimere. Per me poi la mente e la volontà e la capacità di soffrire contano ancora di più. ..ma qui si entra in un altro campo..

se i bpm salgono lentamente durante un sforzo e poi velocemente calano e un buon segno. Se salgono lentamente e lentamente scendono significa che non si è recuperato ed è meglio riposare o scaricare
l'identikit dell'ottimo atleta in ordine non casuale:
a) vo2max >70
b) ftp 5 W/kg
c) ripetibilità della potenza
d) capacità di esprimersi da CP1 ad FTP sopra media
 

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