Piccole Ferite 5 Regole Del 'Fai-Da-Te'

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Salute: Piccole Ferite, Falsi Miti e Regole Del 'Fai-Da-Te'

Milano, 27 set. (Adnkronos Salute) - Il professor Paolo Cremonesi, primario di Pronto Soccorso all'ospedale Galliera di Genova, e Sergio Accardi, esperto feritologo e direttore sanitario degli Istituti geriatrici 'Santa Maria' e 'Monsignor Speranza' di Zogno (Bergamo)
La prima regola, hanno spiegato gli esperti, e' ''valutare, se necessario anche telefonando al proprio medico, la reale possibilita' di curarsi da soli. Perche' non tutti possono farlo'', hanno sottolineato gli specialisti, che sconsigliano il 'fai-da-te' ''per esempio ai pazienti diabetici, a chi soffre di valvulopatie o a chi lavora in ambienti a rischio come la campagna''. Fatto questo controllo, via libera all'automedizione ma con cinque regole:
1. Fermare il sangue. ''Per prima cosa bisogna bloccare il sanguinamento: comprimendo la parte ferita o, se occorre, utilizzando farmaci specifici''.
2. Lavare la ferita. ''Va pulita con cura da terra, sabbia, polvere o altro tipo di sporcizia. Esistono detergenti ad hoc, ma bene anche acqua e sapone''.
3. Disinfettare la ferita. ''Non e' un'operazione obbligatoria, va fatta quando serve e il prodotto va scelto bene: no all'alcol - hanno avvertito i medici - Non e' vero che disinfetta, e' ottimo per le pulizie di casa ma non per difendere dai germi una ferita. Meglio l'amuchina o l'acqua ossigenata''.
4. Proteggere la ferita. ''Va coperta per evitare infezioni o reinfezioni. Non e' vero che lasciarla all'aria aperta guarisce prima. E non e' vero che guarisce prima sotto la crosta - hanno precisato - E' infatti dimostrato che la pelle ricresce molto piu' velocemente in ambiente umido, quindi sotto il cerotto''.
5. Controllare la ferita e cambiare medicazione ogni giorno o ogni due. (Opa/Adnkronos Salute)
 

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