- 8/11/06
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- Bike
- Cannondale Moterra LT1; KIKKona Dawg pimpata
Cartografia: Kompass 105 "Lecco-Val Brembana"
Partenza : Casargo mt.835
Periodo : luglio - agosto
Tempo di percorrenza : ca 6.5 ore (con le fermate anche per un filmino, purtroppo non digitale)
Effettuato : il 23 agosto 2003
Questo percorso si svolge per buona parte intorno ai 1800 e 2000 mt., perciò consiglio di percorrerlo in estate, partendo prestino diciamo parking a Casargo(lo si trova dopo Margno in valsassina) verso le 8,30.
Seguire in direzione Alpe Paglio su lunga strada asfaltata abbastanza monotona. Seguire per Pian delle Betulle su carrareccia piuttosto sconnessa.Seguire oltre per alpe d'Oro-Larès Brusà-bocch. Olino
e siamo a quota 1839. Ci tocca ora una mezzoretta a piedi con mtb in spalla per raggiungere la Costa del Biandino: bellissimo sentiero in costa sulla val Biandino non difficile ma da percorrere con attenzione, il rischio e quello di aprire una nuova via in discesa mozzafiato non RIPETIBILE!!!
A metà circa troveremo una indicazione per il rif. Biandino sulla dx in discesa (non so come sia, mi riservo di provarlo più avanti). Si continua per lo stesso sentiero sempre in quota fino a giungere ad luogo attrezzato con panchine in legno. Superato poco + avanti troveremo un bivio con l'indicazione del rif. S.Rita, che si può raggiungere a sx per la ViaFacile, in circa una oretta a piedi con mtb in spalla dapprima in discesa e poi in salita, aggirando uno sperone roccioso, su sentiero facile ma sconnesso.
Arrivati al rifugio a quota 1988 mt. ci si rifocilla
ci aspetta tutta discesa: dapprima per una traccia molto rovinata dal passaggio di animali e per lo scolo delle piogge ( io non sono riuscito nel primo tratto di ca 150 mt di dislivello a percorrerlo in sella ma bensì a piedi). Successivamente si apre sentiero abbastanza largo e molto sconnesso che ci porterà in val varrone, volendo a dx si raggiunge il rif. Vecchia Varrone, altro punto di ristoro con bella vista sul Pizzo 3 Signori.
Ora ci toccano ca 11 km di discesa interessante e molto remunerativa sotto tutti i profili: tecnica al punto giusto, è comunque una gippabile con tratti alquanto pendenti e tratti rivestiti di pietre e cemento, sempre molto insidiosi, tornanti stretti in pendenza e scolo acque da prendersi con le pinze. Dopo ca 1 ora di adrenalina pura(bisogna considerare qualche fermata per far sbollire i cerchi) si arriva in fondo alla discesa con freni veramente fumanti (all'epoca avevo ancora v-brake...)percorrendo la strada sotto Premana. Raggiunta la strada asfaltata la si prende verso sx e con le ultime forze rimaste, ben poche dirò, si affronta la salita che ci porterà in quel di Casargo.
Partenza : Casargo mt.835
Periodo : luglio - agosto
Tempo di percorrenza : ca 6.5 ore (con le fermate anche per un filmino, purtroppo non digitale)
Effettuato : il 23 agosto 2003
Questo percorso si svolge per buona parte intorno ai 1800 e 2000 mt., perciò consiglio di percorrerlo in estate, partendo prestino diciamo parking a Casargo(lo si trova dopo Margno in valsassina) verso le 8,30.
Seguire in direzione Alpe Paglio su lunga strada asfaltata abbastanza monotona. Seguire per Pian delle Betulle su carrareccia piuttosto sconnessa.Seguire oltre per alpe d'Oro-Larès Brusà-bocch. Olino
e siamo a quota 1839. Ci tocca ora una mezzoretta a piedi con mtb in spalla per raggiungere la Costa del Biandino: bellissimo sentiero in costa sulla val Biandino non difficile ma da percorrere con attenzione, il rischio e quello di aprire una nuova via in discesa mozzafiato non RIPETIBILE!!!
A metà circa troveremo una indicazione per il rif. Biandino sulla dx in discesa (non so come sia, mi riservo di provarlo più avanti). Si continua per lo stesso sentiero sempre in quota fino a giungere ad luogo attrezzato con panchine in legno. Superato poco + avanti troveremo un bivio con l'indicazione del rif. S.Rita, che si può raggiungere a sx per la ViaFacile, in circa una oretta a piedi con mtb in spalla dapprima in discesa e poi in salita, aggirando uno sperone roccioso, su sentiero facile ma sconnesso.
Arrivati al rifugio a quota 1988 mt. ci si rifocilla
ci aspetta tutta discesa: dapprima per una traccia molto rovinata dal passaggio di animali e per lo scolo delle piogge ( io non sono riuscito nel primo tratto di ca 150 mt di dislivello a percorrerlo in sella ma bensì a piedi). Successivamente si apre sentiero abbastanza largo e molto sconnesso che ci porterà in val varrone, volendo a dx si raggiunge il rif. Vecchia Varrone, altro punto di ristoro con bella vista sul Pizzo 3 Signori.
Ora ci toccano ca 11 km di discesa interessante e molto remunerativa sotto tutti i profili: tecnica al punto giusto, è comunque una gippabile con tratti alquanto pendenti e tratti rivestiti di pietre e cemento, sempre molto insidiosi, tornanti stretti in pendenza e scolo acque da prendersi con le pinze. Dopo ca 1 ora di adrenalina pura(bisogna considerare qualche fermata per far sbollire i cerchi) si arriva in fondo alla discesa con freni veramente fumanti (all'epoca avevo ancora v-brake...)percorrendo la strada sotto Premana. Raggiunta la strada asfaltata la si prende verso sx e con le ultime forze rimaste, ben poche dirò, si affronta la salita che ci porterà in quel di Casargo.