La XL e XXL è molto difficile nello stretto anche da un gigante, perché lo stretto è stretto in modo oggettivo.
Forse una L con ruote da 27.5 o una XL con ruote da 29" possono trovare una logica che la rendono migliore di altre bici "grandi", perché spesso basta cambiare poco per cambiare completamente la sensazione.
Le ruotone non sono sinonimo di minore maneggevolezza in assoluto. Solo alle alte velocità l'inerzia può inibire le "danze" molto brusche. Nello stretto più lento governa solo la geometria e l'ingombro.
Per la mia misera esperienza mi pare che basti accorciare la pipa o allargare il manubrio o cambiare di mezzo grado gli angoli o allungare la forca o diminuire gli spessori del manubrio per avere una sensazione completamente differente di maneggevolezza.
Dato che nel complesso la 601 pare un progetto ben riuscito, mi vien da sperare che con gli opportuni accorgimenti, la minore maneggevolezza si possa migliorare sulle 26" e rendere accettabile, se non ugualmente migliorata, anche con le ruote più grandi.
Sono ipotesi che non voglio scartare a priori, solo perché diversi tester hanno provato una bici con un determinato assetto.
In ogni caso è inutile pensare di creare una bici che sia la migliore in assoluto in tutti i campi. Avrà pregi e difetti in situazioni diverse, com'è ovvio. L'importante è che nel complesso sia competitiva, divertente ed efficace nella maggioranza delle situazioni.
Continuare a pensare che il discorso sia uguale per tutte le taglie, ritengo sia errato, perché se per essere più maneggevole, ad esempio ci sarebbe da allargare il manubrio a 780mm, forse ad una persona M, tale dimensione non risulterebbe molto ergonomico e non si avrebbe un autentico miglioramento della maneggevolezza. Stessa dimensione del manubrio invece su uno spilungone sarebbe doppiamente favorevole, cambiando completamente la sensazione di maneggevolezza dello stesso modello di bici.
Non so. Sono teorie che ho avuto poche possibilità di confermare e nessuna possibilità di confutare. Quindi nessuna regola, ma semplicemente un'apertura alla sperimentazione, con più fiducia.
Poi... quando si deve sperimentare e le basi di partenza sono poche, si prova con quello che si può avere a disposizione. Intanto è così, ci si fa ispirare da ciò che ci pare più adattabile ai nostri sogni, cercando poi di trarre dati ed insegnamenti per successive modifiche e correzioni.
Sarebbe un prototipo, anche se già verniciato e definitivo in altre configurazioni.
E' un azzardo di così facile esito negativo?
Io non c'avrei scommesso un soldo sulla comodità di pedalare per 2000m con la Dorado. Cacchio eppure devo ricredermi. Nel complesso questa mia stupida bici da freeride 29er va meglio di quanto potessi credere. Mi ha stupito più volte per le sensazioni inaspettate sui punti deboli e sui pregi. Ed è questo continuo stupore, che supera tutte le congetture logiche, che mi invoglia a sperimentare, pur nella consapevolezza che lo stupore può essere anche delusione. Ma per me vale la pena di provare. Il rischio che sia una figata...