percorsi e copyright

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sembola

Moderatur cartesiano
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27/2/03
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Siena
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Bike
una nera e l'altra pure
drlove ha scritto:
Se ti riferisci al mio caso, i proprietari sono quasi tutti amici del primo che ha creato i sentieri, quindi avvisati, il problema è nato dopo quando si è sparsa la voce e arrivavano i cosidetti "gruppi della domenica" in 20/30 biker. Però poi il problema se lo è dovuto "ciucciare" chi il percorso lo usava tutto l'anno.

Cmq quando tracci o riapri un percorso devi dare per scontato che sarà utilizzato, e a meno di non avere il controllo materiale dell' accesso (fondo chiuso di cui hai le chiavi) di fatto il tracciato diventa aperto a tutti.

Secondo me la cosa migliore da fare è cercare di coinvolgere il più possibile la scena locale (società, gruppi organizzati, negozi, ecc.) per almeno raggiungere il maggior numero possibile di soggetti interessati. Poi ovviamente c'è il cretino che sgomma nel prato ma da questi personaggi non ci si può difendere...

A parte il caso specifico, vorrei far notare a tutti che le situazioni raccontate sono completamente parallele a quanto avvenuto ad Arco. C'è qualcuno che organizza e realizza dei percorsi e non ha piacere quando questi vengono sfruttati da "altri", siano essi utenti diversi per il mezzo usato (cavalli , bici...) o per l' appartenenza al proprio giro. E certamente non per perchè gli "altri" stiano sulle palle, ma perchè rovinano il lavoro fatto tutto l' anno. Non per far polemica, per carità... :8):
 

drlove

Biker infernalis
20/12/02
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Serravalle Sesia
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sembola ha scritto:
Cmq quando tracci o riapri un percorso devi dare per scontato che sarà utilizzato, e ....... di fatto il tracciato diventa aperto a tutti.
Sono completamente d'accordo il mio non era un discorso per limitare gli altri, ma cercare di capire perchè gli amici jena non volessero gente nei loro percorsi.


..... C'è qualcuno che organizza e realizza dei percorsi e non ha piacere quando questi vengono sfruttati da "altri", siano essi utenti diversi per il mezzo usato (cavalli , bici...) o per l' appartenenza al proprio giro....

Io, come sicuramente altri, ho piacere su uno utilizza il percorso aperto (o scoperto) da me, perchè vuol dire che è piaciuto, quindi ne sono gratificato.
Ho un pò meno piacere quando il tuo lavoro viene rovinato, senza dare una fattiva collaborazione alla manutenzione.
Sempre nel mio caso, abbiamo aperto dei percorsi, che poi sono stati regolarmente rovinati dai Cavalieri (non dai cavalli che sono guidati), allora dico, perchè negli anni passati non si sono dati da fare per farsi loro dei percorsi, visto che si professano amanti della natura, anzichè (e la cosa avviene regolarmente anche con i biker) sfruttare sempre il lavoro di altri? Il tutto, ovviamente, sempre senza nemmeno ricevere un grazie.
Abbiamo avuto anche sentieri distrutti da coloro che utilizzano le Jeep per fare off-road, perchè allora non si iscrivono al Camel Trophy?
Ripeto, i percorsi non sono miei, ma di tutti coloro che li sfruttano con un pò di buon senso.
 

Fil

Biker velocissimus
31/10/03
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1
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Modena
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mmm... io non sono così contrario al "copyright", mi spiego meglio:

Col mio gps memorizzo i giri che faccio. Chiaro che se un percorso lo trovo su internet o su una rivista, lo ritengo pubblico. Ma se mi aggrego ad un gruppo, il percorso lo registro per me (se voglio ripeterlo da solo) ma non lo divulgo, perché mi pare un po' scorretto... mi faccio troppe paranoie?

Nel dubbio, preferisco non urtare chi magari "lavora" per scoprire i percorsi più belli e accompagnare le persone associate al proprio gruppo.

Però proporrei una cosa: che ci fosse una sezione di download delle tracce gps di "pubblico dominio" nel forum, magari divise per regione. Lo riterrei molto utile.

Comunque ritengo anche importante la guida di un accompagnatore, soprattutto per chi è meno esperto, i pericoli della montagna sono tanti. Molti percorsi (magari più tecnici), non li affronterei mai da solo.
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
6.390
2
0
Maranello
www.ciclonatura.eu
jena ha scritto:
un percorso puo' essere, come dire: copyrighted?
mi spiego:
trovo un percorso su un sito, lo faccio, magari mi piace e lo rifaccio spesso e volentieri. Un giorno incontro i tipi del sito e casualmente il discorso va a finire su quel percorso. Io ammetto candidamente che il giro che faccio l'ho preso dal sito loro. Loro si incacchiano perche' dicono che il giro e' loro, che io non pago per partecipare alle loro escursioni, non riconosco il valore delle persone che hanno scoperto questo giro.
Io da parte mia controbatto col fatto che il giro, vero che lo hanno messo insieme loro, ma e' pure vero che potevo scoprirlo da solo, oppure che me lo poteva aver detto un amico (che magari indirettamente lo aveva sempre preso da quel sito, o da un libro o se lo era trovato da solo), oppure che alla fine lo avrei trovato da solo. Inoltre un giro non dovrebbe avere proprietari, anzi opterei piu' per una condivisione libera delle diverse esperienze (sentieri, varianti, difficolta'...).
Ho semplificato di molto il discorso... e tra le varie io sono uno dei gestori di quel sito anche se pero' preferisco dare ragione piena al tipo. Pero' a quanto sembra non tutti la pensano cosi', anzi...... e vista la moda dei brevetti anche sul modo in cui si versa la cocacola.... il tutto mi fa pensare oltre che inka22are e rattristire.

Caro Jena, sono proprio contento che io sia capitato su questo discorso...
La risposta a questa diatriba (che ho affrontato a suo tempo) è questa: i personaggi in questione sono poco avveduti. Nel senso che sono imprevidenti. E' chiaro che se metti il percorso sul sito con libero accesso chiunque abbia un minimo di iniziativa se lo andrà a fare da solo. Se la loro intenzione era quella di farsi pagare per aver "scoperto" o tenuto in ordine il percorso, avevano due opzioni:
- non dare indicazioni cartografiche sul giro ma solo foto e descrizione con un testo generico per poi avere la possibilità di guidare l'interessato;
- mettere una chiave di accesso alla cartografia sul sito che viene data in cambio di un contributo.
Non si può mettere un copiright su un giro.
La questione dei brevetti... Se non sono guide turistico ambientali o Guide Alpine del CAI i brevetti dei tipi in questione valgono tanto quanto la carta su cui sono scritti...
 

iuppareppa

Biker paradisiacus
1/11/02
6.390
2
0
Maranello
www.ciclonatura.eu
Fil ha scritto:
mmm... io non sono così contrario al "copyright", mi spiego meglio:

Col mio gps memorizzo i giri che faccio. Chiaro che se un percorso lo trovo su internet o su una rivista, lo ritengo pubblico. Ma se mi aggrego ad un gruppo, il percorso lo registro per me (se voglio ripeterlo da solo) ma non lo divulgo, perché mi pare un po' scorretto... mi faccio troppe paranoie?

Nel dubbio, preferisco non urtare chi magari "lavora" per scoprire i percorsi più belli e accompagnare le persone associate al proprio gruppo.

Però proporrei una cosa: che ci fosse una sezione di download delle tracce gps di "pubblico dominio" nel forum, magari divise per regione. Lo riterrei molto utile.

Comunque ritengo anche importante la guida di un accompagnatore, soprattutto per chi è meno esperto, i pericoli della montagna sono tanti. Molti percorsi (magari più tecnici), non li affronterei mai da solo.
Ciao Fil,
No non ti fai delle paranoie. Quel che dici è giusto. :eek:
Un territorio non è del gruppo che lo accudisce tenendo aperti i sentieri ed accompagnando gruppi di escursionisti, ma dato che si tratta pur sempre di un lavoro di volontariato, occorre un minimo di rispetto. :-o
Per questo se si vuole contribuire all'opera è giusto corrispondere qualcosa, ma sta anche a chi lavora valorizzare quello che fa: se si regala la guida o si pubblica su internet allora o ci si appoggia agli enti oppure non ci si può poi lamentare se poi il biker si arrangia. :?
La guida in persona ti dà la conoscenza del territorio, ti confeziona il giro in base alle tue condizioni e alle tue aspettative; se è in gamba ti sistema la bici e ti medica se cadi. La guida serve se vuoi una sicurezza e un servizio. :eek:
 

sputnik

Biker marathonensis
15/4/03
4.135
1
0
59
Sardegna
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Fil ha scritto:
Comunque ritengo anche importante la guida di un accompagnatore, soprattutto per chi è meno esperto, i pericoli della montagna sono tanti. Molti percorsi (magari più tecnici), non li affronterei mai da solo.

A parte quanto già detto sul quale concordo pienamente, ribadisco l'importanza di avere una guida per escursioni in montagna di un certo livello.
Io adoro esplorare e trovare nuovi percorsi e condividerli, per questo gestisco un sito internet con percorsi, da facili ad estremi. Sino a un po' di tempo fa c'era la descrizione, la cartina (indicativa) fatta da me, l'altimetria foto, dati etc. etc. Quando ho visto che molti, nonostante i miei chiari avvertimenti sulla necessità di idonea cartografia, andavano con la stampa delle mie mappe e non ci capivano nulla e si perdevano.... allora ho tolto le cartine.

Andare in montagna è difficile ed impegnativo nonché pericoloso. trovare un percorso, un sentiero, un passaggio confrontando la realtà dei luoghi con una carta spesso non aggiornata, è estremamente difficile. Bussola, altimetro, GPS aiutano, ma non sempre. Per questo ogni volta che vado in esplorazione passo più tempo a studiare il percorso che a farlo......

Ecco perchè ritengo consigliabile affidarsi ad una guida per i percorsi di un certo livello di difficoltà, o comunque dotarsi delle carte e strumenti idonei, oltre che essere esperti di montagna ed orientamento.
 

Renzo ®

Moderatur
30/10/02
6.525
5
0
62
Empoli
www.gumasio.it
Io ho messo gli itinerari sul mio sito, perchè altri possino provare le stesse emozioni che ho provato io percorrendoli

L'unico "copiright" che mi potrebbe interessare, è che se qualcuno ripubblica quell'itinerario da qualche altra parte, faccia almeno una citazione all'autore (cioè a me)

Ho ripubblicato, sempre sul mio sito, itinerari sulle Alpi Apuane che erano stati pubblicati sul un libro con copiright
Ho chiesto il permesso all'autore che me l'ha accordato tranquillamente
 

Classifica giornaliera dislivello positivo

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