spesso vengo accusato di essere un "talebano" delle 29er.
spesso mi rendo conto di essere un pò troppo "caldo" nell'esprimere la mia passione per le ruotone.
in realtà non sono così, e sono sempre aperto a tutte le esperienze in merito alle bike di tutti i tipi (non per nulla ho pure una SS pur vivendo in una regione "verticale" come la vallée)
così oggi, nella pausa pranzo, ho voluto fare un piccolo test per vedere cosa veramente cambia tra le due dimensioni. ho allora praparato una s-work's carbon della mia taglia e la mia emd per due brevi giri di confronto.
anche perchè ormai è da oltre un anno che non pedalo su una 26 pollici e mi sono "dimenticato" come realmente vadano.
per non falsare troppo il risultato finale, sono partito con la 26".
VIA.
1-primo tratto di asfalto in piano: la bici accelera molto velocemente, arriva subito ad una velocità dove trovo un "muro" che trovo faticoso superare. smettendo di pedalare si perde velocità abbastanza in fretta, ma bastano pochi colpi di pedale per riprendere la velocità persa.
2-sterrato in piano, un pò sentiero, un pò prato: la bici assorbe abbastanza bene le buche grazie al telaio in carbonio (mai provato prima di oggi in vita mia!!!!) ma anche noto che rallentano non poco la corsa della bici. cosa sempre ovviabile con qualche colpo di pedale più energico e si rilancia
3- salita sterrata ripida: la bike arrampica bene e con una buona agilità, ma l'avantreno si alleggerisce non poco (ricordo, 1,90m su telaio 19", pure piccino per me) e tutta la concentrazione viene richiesta per tenere a bada l'avantreno. le buche rallentano tanto la mia corsa, si sentono tutte. ad averci le gambe, come al solito, si potrebbe rilanciare. in un tratto particolarmente ripido devo veramente battagliare con l'avantreno e la ruota posteriore per non perdere motricità e al tempo stesso non fare impennare quella davanti. ma alla fine lo passo in sella. ottimo ma faticoso!
4-sentiero tecnico in discesa: non ci siamo. la bici è rigida e nervosa, le asperità frenano la mia corsa e le traiettorie impostate non sempre posso mantenerle come vorrei a causa di sassi più grossi del previsto o radici che incontro sul percorso, nei 2 tornantini che incontro, la bici è svelta, ma devo fare a ttenzione a come carico il mio peso sul manubrio. pena la perdita dell'avantreno. 90 mm di forka son proprio pochi per i miei standard!
rientro per il cambio bici e aggiungo che mi è parso di pedalare una belva da xc, molto veloce ma che richiede un certo impegno per rilanciarla continuamente ad ogni buca o asperità più grande del previsto che incontro (e aggiungo che erano praticamente 10 anni che non pedalavo una front da xc puro...)
in sella alla 29er front:
1-asfalto: a partire si fa più fatica. per raggiungere una velocità decente bisogna spingere forte. una volta arrivata la velocità di crociera, questa viene mantenuta quasi senza fatica. si nota una eccellente scorrevolezza.
2-sterrato: le buche che prima sentivo, ora sembrano essere più piccole, nonostante il telaio sia in alluminio e quindi meno assorbente. la bici perde meno velocità e quindi non richiede di essere rilanciata. si pedala a testa bassa mantenendo una velocità adeguata e si procede senza intoppi lisci come l'olio.
3-salita: a pari rapporto si nota una pedalata più "dura", quindi si è obbligati a scalare di almeno un pignone al posteriore. in compenso, come nel piano, le buche e le asperità rallentano meno la corsa della 29er, e l'impegno per mantenere la traiettoria è praticamente nullo, nonostante il dislivello sella-manubrio qui sia molto meno marcato. in pratica, sì spingo più duro, ma l'impegno per mantenere la traiettoria è minore e secondo me compensa abbondantemente. si nota una eccellente motricità e il tratto che con la 26 ho chiuso "al limite" qui lo passo con una maggior semplicità
4-discesa: stabilità. imposto la traiettoria e la bici sta lì. i sassi che prima mi facevano un pò paura, ora li affronto con più sicurezza. i 2 tornantini passano via lisci lisci, ma con sempre più sicurezza data dal maggior equilibrio che mi fa pensare che se ci fosse bisogno, potrei osare con una piega più marcata senza perdere l'avantreno. ora 80mm sono più che sufficienti, sembra di avere una forka con molta più corsa.
fine test.
conclusioni:
due tipologie di bici ottime e diverse allo stesso tempo.
mi rendo conto che ne una ne l'altra sono la scelta obbligata per tutti, ci sarà sempre chi amerà la prima e chi la seconda, chi necessiterà di maggior prontezza nei rilanci e chi di maggior stabilità e sicurezza.
un pò come accade nelle bike standard (26" per intenderci) c'è chi continuerà ad amare le front e chi le full, chi il carbonio, chi l'acciao o il titanio o l'alluminio...
semplicemente, una opzione in più che molti (come me!) apprezzeranno.
dopo oggi posso dire che la mia dimensione è questa, la 29er fa per me (ma non avevo bisogno di conferme...)
spero di essere stato più utile così che con mille messaggi predicanti al miracolo.
una ultima considerazione: quando ci "infiammiamo" un pò troppo per i messaggi sul forum, spegnamo il pc e usciamo a pedalare. rientreremo sicuramente migliori, stanchi e felici!
buone pedalate!
spesso mi rendo conto di essere un pò troppo "caldo" nell'esprimere la mia passione per le ruotone.
in realtà non sono così, e sono sempre aperto a tutte le esperienze in merito alle bike di tutti i tipi (non per nulla ho pure una SS pur vivendo in una regione "verticale" come la vallée)
così oggi, nella pausa pranzo, ho voluto fare un piccolo test per vedere cosa veramente cambia tra le due dimensioni. ho allora praparato una s-work's carbon della mia taglia e la mia emd per due brevi giri di confronto.
anche perchè ormai è da oltre un anno che non pedalo su una 26 pollici e mi sono "dimenticato" come realmente vadano.
per non falsare troppo il risultato finale, sono partito con la 26".
VIA.
1-primo tratto di asfalto in piano: la bici accelera molto velocemente, arriva subito ad una velocità dove trovo un "muro" che trovo faticoso superare. smettendo di pedalare si perde velocità abbastanza in fretta, ma bastano pochi colpi di pedale per riprendere la velocità persa.
2-sterrato in piano, un pò sentiero, un pò prato: la bici assorbe abbastanza bene le buche grazie al telaio in carbonio (mai provato prima di oggi in vita mia!!!!) ma anche noto che rallentano non poco la corsa della bici. cosa sempre ovviabile con qualche colpo di pedale più energico e si rilancia
3- salita sterrata ripida: la bike arrampica bene e con una buona agilità, ma l'avantreno si alleggerisce non poco (ricordo, 1,90m su telaio 19", pure piccino per me) e tutta la concentrazione viene richiesta per tenere a bada l'avantreno. le buche rallentano tanto la mia corsa, si sentono tutte. ad averci le gambe, come al solito, si potrebbe rilanciare. in un tratto particolarmente ripido devo veramente battagliare con l'avantreno e la ruota posteriore per non perdere motricità e al tempo stesso non fare impennare quella davanti. ma alla fine lo passo in sella. ottimo ma faticoso!
4-sentiero tecnico in discesa: non ci siamo. la bici è rigida e nervosa, le asperità frenano la mia corsa e le traiettorie impostate non sempre posso mantenerle come vorrei a causa di sassi più grossi del previsto o radici che incontro sul percorso, nei 2 tornantini che incontro, la bici è svelta, ma devo fare a ttenzione a come carico il mio peso sul manubrio. pena la perdita dell'avantreno. 90 mm di forka son proprio pochi per i miei standard!
rientro per il cambio bici e aggiungo che mi è parso di pedalare una belva da xc, molto veloce ma che richiede un certo impegno per rilanciarla continuamente ad ogni buca o asperità più grande del previsto che incontro (e aggiungo che erano praticamente 10 anni che non pedalavo una front da xc puro...)
in sella alla 29er front:
1-asfalto: a partire si fa più fatica. per raggiungere una velocità decente bisogna spingere forte. una volta arrivata la velocità di crociera, questa viene mantenuta quasi senza fatica. si nota una eccellente scorrevolezza.
2-sterrato: le buche che prima sentivo, ora sembrano essere più piccole, nonostante il telaio sia in alluminio e quindi meno assorbente. la bici perde meno velocità e quindi non richiede di essere rilanciata. si pedala a testa bassa mantenendo una velocità adeguata e si procede senza intoppi lisci come l'olio.
3-salita: a pari rapporto si nota una pedalata più "dura", quindi si è obbligati a scalare di almeno un pignone al posteriore. in compenso, come nel piano, le buche e le asperità rallentano meno la corsa della 29er, e l'impegno per mantenere la traiettoria è praticamente nullo, nonostante il dislivello sella-manubrio qui sia molto meno marcato. in pratica, sì spingo più duro, ma l'impegno per mantenere la traiettoria è minore e secondo me compensa abbondantemente. si nota una eccellente motricità e il tratto che con la 26 ho chiuso "al limite" qui lo passo con una maggior semplicità
4-discesa: stabilità. imposto la traiettoria e la bici sta lì. i sassi che prima mi facevano un pò paura, ora li affronto con più sicurezza. i 2 tornantini passano via lisci lisci, ma con sempre più sicurezza data dal maggior equilibrio che mi fa pensare che se ci fosse bisogno, potrei osare con una piega più marcata senza perdere l'avantreno. ora 80mm sono più che sufficienti, sembra di avere una forka con molta più corsa.
fine test.
conclusioni:
due tipologie di bici ottime e diverse allo stesso tempo.
mi rendo conto che ne una ne l'altra sono la scelta obbligata per tutti, ci sarà sempre chi amerà la prima e chi la seconda, chi necessiterà di maggior prontezza nei rilanci e chi di maggior stabilità e sicurezza.
un pò come accade nelle bike standard (26" per intenderci) c'è chi continuerà ad amare le front e chi le full, chi il carbonio, chi l'acciao o il titanio o l'alluminio...
semplicemente, una opzione in più che molti (come me!) apprezzeranno.
dopo oggi posso dire che la mia dimensione è questa, la 29er fa per me (ma non avevo bisogno di conferme...)
spero di essere stato più utile così che con mille messaggi predicanti al miracolo.
una ultima considerazione: quando ci "infiammiamo" un pò troppo per i messaggi sul forum, spegnamo il pc e usciamo a pedalare. rientreremo sicuramente migliori, stanchi e felici!
buone pedalate!