Ieri mi sono sparato - per motivi di puro allenamento - un percorso di 90km su strada (gomme poco tassellate e ben gonfie, hehe).
Nei 90km c'erano ca 600 mt complessivi di dislivello, concentrati perlopiù in un'unica salita.
Ingrano il 44 davanti con un rapporto lungo, quel tanto che basta a sentire una certa pressione sul pedale, ma senza far salire i battiti, e via.
La salita la affronto senza spingere troppo (con il 32 chiaramente), e vado avanti così senza fermarmi per ca. 3 ore bevendo regolarmente dalla sacca idrica.
Al volgere della 3 ora e oramai ritornato in piano, comincio a sentire un certo indolenzimento alle gambe. Niente di fastidioso, ma non riesco più a reggere i rapporti più lunghi. Mi fermo qualche minuto, mangio una barretta ai cereali e mi prendo una fiala di magnesio/B6/glucosio.
Una volta ripartito mi rendo conto che le gambe comunque non "girano" più bene.
Dopo altri 7-8km mi fermo ancora, e prima di una salitella prendo un gel. Dieci minuti di pausa e poi riprendo.
Dopo 5 km e oramai a 20 minuti da casa le gambe oramai mi fanno troppo male. Visto che ho innanzi una salitella bastardina (faceva parte dei mondiali su strada a Mendrisio) mi fermo un un bar e mi trinko mezzo litro di coca alla spina e mi mangio un panino formaggio e prosciutto.
La pausa di ca 20 minuti mi mette in condizione di poter affrontare la salita, con il crampo all'interno coscia sempre latente, ma insomma a casa ci arrivo, dopo 4 ore e mezza.
Una disamina a posteriori non può prescindere dalla domanda "dove è stato l'errore?".
Avrei dovuto mangiare di più e fermarmi mentre ero ancora relativamente fresco?
Avrei dovuto usare dei rapporti più corti?...
Sono i 50 che si avvicinano...??
Tutto insieme...?
Grazie ammille ®
Paul
Nei 90km c'erano ca 600 mt complessivi di dislivello, concentrati perlopiù in un'unica salita.
Ingrano il 44 davanti con un rapporto lungo, quel tanto che basta a sentire una certa pressione sul pedale, ma senza far salire i battiti, e via.
La salita la affronto senza spingere troppo (con il 32 chiaramente), e vado avanti così senza fermarmi per ca. 3 ore bevendo regolarmente dalla sacca idrica.
Al volgere della 3 ora e oramai ritornato in piano, comincio a sentire un certo indolenzimento alle gambe. Niente di fastidioso, ma non riesco più a reggere i rapporti più lunghi. Mi fermo qualche minuto, mangio una barretta ai cereali e mi prendo una fiala di magnesio/B6/glucosio.
Una volta ripartito mi rendo conto che le gambe comunque non "girano" più bene.
Dopo altri 7-8km mi fermo ancora, e prima di una salitella prendo un gel. Dieci minuti di pausa e poi riprendo.
Dopo 5 km e oramai a 20 minuti da casa le gambe oramai mi fanno troppo male. Visto che ho innanzi una salitella bastardina (faceva parte dei mondiali su strada a Mendrisio) mi fermo un un bar e mi trinko mezzo litro di coca alla spina e mi mangio un panino formaggio e prosciutto.
La pausa di ca 20 minuti mi mette in condizione di poter affrontare la salita, con il crampo all'interno coscia sempre latente, ma insomma a casa ci arrivo, dopo 4 ore e mezza.
Una disamina a posteriori non può prescindere dalla domanda "dove è stato l'errore?".
Avrei dovuto mangiare di più e fermarmi mentre ero ancora relativamente fresco?
Avrei dovuto usare dei rapporti più corti?...
Sono i 50 che si avvicinano...??
Tutto insieme...?
Grazie ammille ®
Paul