Se ne e' gia' parlato ma volevo rispolverare il discorso dopo qualche mese in piu' di 29er, cosa ne pensate, la misura sulle 26 e' (per me) 175, con una 180 neguadagnerei in resa?c'e' chi le usa?Soluzione xc oriented...
concordo con pedro: visto il già "fisiologico" allungamento dei rapporti, io vedo meglio un 170 mm.
Appunto, allungando i rapporti servirebbe qualcosa per spingerli meglio con una cadenza di pedalata inferiore ma più coppia sul movimento centrale grazie a una leva più lunga. Le pedivelle corte dovrebbero essere utili quando c'è da mulinare a bestia, o quando si rischia di toccare a terra coi pedali, come sulle fisse.
questo era il mio pensiero, e' esattoanche quello che dice Petit sull'agilita' ma quale sara' la soluzione piu' vantaggiosa?Nelle gare xc ,credo che sia maggiormente importante la "coppia", i rilanci e gli strappi si superano di potenza, il discorso potrebbe cambiare se si parlasse di granfondo.
tutto giusto Mauro, ma io chiedevo non perche' i rapporti sono troppo lunghi ma per aumentarne la resa, probabilmente il pensiero piu' logico e' il solito e cioe' che biomeccanica e' biomeccanica a prescindere da cosa pedaliamo.Io non credo che la pedivella lunga sia una soluzione al problema dei rapporti.
L'aumento della leva è utile quando la soluzione di scalare un rapporto non esiste (singlespeed) ma trovo molto più efficiente montare rapporti adeguati e non intervenire su elementi importanti quando se ne può fare a meno.
La lunghezza della pedivella cambia in modo importante lo stile di pedalata, il lavoro delle articolazioni e la luce a terra, soprattutto in curva.
Un bel 20 davanti e via, a meno che non siano le nostre gambe a chiedere un'ampiezza diversa del gesto.
Vero che la pedivella lunga influenza l'agilità. Se parliamo di Singlespeed tiutto ha un altro senso, ma normalmente io che sono 88 di cavallo mi trovo già benissimo con le 175 e se dovessi farmi una RIP davanti metterei una 172,5 col 20.
tutto giusto Mauro, ma io chiedevo non perche' i rapporti sono troppo lunghi ma per aumentarne la resa, probabilmente il pensiero piu' logico e' il solito e cioe' che biomeccanica e' biomeccanica a prescindere da cosa pedaliamo.
O.T. ti ho mandato una mail una settimana fa' , so che sei strapreso.....
Ops .. mi era scappata la risposta.
scusa e provvedo.
Mi piacerebbe molto avere delle pedivelle '29er specific'. SOno convinto che sarebbero un grnde passo avanti nont anto per gli utilizzatori di 29 (che dopo qualche uscita ritrovano equilibrio, ma verso chi prova la bici all'inizio perchè abituati come sono a pedalare una 26 se si riuscisse a fargli provare una bici con gli stessi rapporti potrebbero percepire in modo molto più chiqro i vantaggi di una 29er anche alla prima uscita.
E molto spesso la prima impressione è quella che conta.
scusa marco ma il 36 di che azienda e?e che deragliatore hai montato?esiste un potenziale 38 ?il tutto da montare sulla tua stessa guarnitura
eccomi qui a parlare ancora di pedivelle da 180....vi porto la mia idea e pure la mia esperienza...
la mia idea: la pedivella da 180 su 29er sarebbe perfetta!
ossia visto lo sviluppo metrico maggiore di una 29er per poter "recuperare" l'efficienza di pedalata rispetto ad una 26 o si accorcia il rapporto alla cassetta, o si accorcia il rapporto sulle corone....oppure si cerca di ottenere una leva migliore con le pedivelle; ossia è teoricamente/meccanicamente provato (spero non siano dubbi a riguardo) che per spingere gli stessi rapporti sulla stessa bici con pedivelle di lunghezza diversa, con quelle più lunghe si fa meno sforzo, oppure, a parità di sforzo con la pedivella più lunga si spinge un rapporto più duro...ossia si va più forte! questa è la teoria ed è valida sempre!
qualcuno (petit??) dice che l'agilità viene prima di tutto, per cui meglio una pedivella corta....io dico, ma quale agilità deve aver mai un mtb-biker?? ricordiamo che chi sta su una mtb (26 o 29) sta fuori strada (se non è così deve cambiare bici ed iscriversi ad un altro forum o-o), pedala tra i sassi, su sentieri più o meno agevoli, talvolta su mulattiere e sterrati scorrevoli, oppure single track....qualcuno ha mai verificato la cad media di una uscita in fuori strada? io l'ho fatto...e nel mio caso è sempre compresa tra 75-85 cad/min....ossia la chiave di volta 180 si 180 no a mio parere non è l'agilità, ma solo una predisposizione fisica o meno, ad utlizzarla. Ossia, sempre a mio parere, nella mtb (ed in particolare con le 29er) non ci sono motivi tecnici validi per non utilizzare una pedivella da 180.
Gli unici motivi validi per non usare la 180 sono (ripeto, a mio parere) solo legati alla costituzione articolare ed è quindi soggettiva e cambia da persona a persona.
Io ho usato una 180 per 1000km circa su una 29er; non ho ascoltato nessuno ( e tutti dicevano...sei fuori...) ed ho provato! (ed è quello che ognuno dovrebbe fare)....
beh...ripeto perchè l'ho già scritto da altre parti....l'efficienza di pedalata era migliorata eccome...nelle salite tra 5-9%, dove notoriamente non si tengono cadenze elevate, riuscivo a spingere rapporti più duri senza problemi....e vi assicuro che andavo su bene
purtroppo, ed ecco la nota dolente, le mie articolazioni non hanno ben gradito la pedivella da 180 e le ginocchia hanno iniziato a farmi male....sono alto 174 e concordo con i biomeccanici che forse...per la mia altezza...si poteva già supporre sarebbe andata così....ma io sono come s.tommaso e ci voglio mettere il naso!
cosa dite ad uno che vuole avvicinarsi alla 29er ed ha dei dubbi? cosa controbattiamo tutti noi 29er-isti a chi accusa le nostre big-wheels che non vanno? alla fine sempre diciamo...DEVI PROVARE PER CAPIRE.... ecco per la 180 vi dico PROVATE, ma nello stesso tempo sapete che potrebbe andare male...