PEDALI ROTANTI

fiore

pota-moderatur
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Moderatur
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Ranica (BG)
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ragogna1 ha scritto:
MI CAPITA DI VEDERE DEI STRADISTI CHE PEDALANO AD UN NUMERO DI RPMALTISSIMO MA VANNO PIANO EVIDENTEMENTE PER IL RAPPORTO CHE STANNO SPINGENDO.
VOI SAPETE A COSA SERVE QUESTA (IMMAGINO ) TECNICA DALL'ALLENAMENTO?

credo per scaldare la gamba (all'inizio dell'uscita), e per scaricare le tossine, accumulate durante la gita, prima di rientrare a casa.... :-)

è quanto si dice negli ambienti ciclo-amatoriali, che la mia sia una spiegazione logica, che sia corretto e che effettivamente serva a qualcosa questo purtroppo nn lo so... :???: :???: ....io nn lo faccio mai... :lol:
 

bazalesch

Biker superis
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stresa
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:D ..io per un certo periodo ho provato a girare agilissimo ma è veramente difficile!!...e soprattutto nn ho trovato grande miglioramento nelle prestazioni!! :???: in effetti pero' è stato rilevato ke la miglior prestazione in kiave agonistica si ha proprio andando agili (guarda lance armstrong!!), pero' la stessa cosa si diceva sul finire degli anni 80 con i "rapportoni"!!
 

Pe

Biker velocissimus
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per adesso roma...
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+ agile vai e a paritá d potenza meno carichi il muscolo!

in + in inverno é un ottimo modo per costruirti il fondo senza "stancarsi troppo", classicamente si va molto agili, con ritmo cardiaco "basso" e tempi lunghi "nel ramo delle possibilitá"

ovviamente una persona abituata a pedalare di potenza non si troverá a suo agio a pedalare a queste frequenze, é un modo di pedalare che va allenato!!

difatti Armstrong é l'unico ad essere in grado di pedalare a quelle frequenze sviluppando potenze elevate!
Questo comporta che a paritá di velocitá carica meno il muscolo e puó mantenere la velocitá + a lungo!
 

boic

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piastrella valley
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EVIL
Bravo è la moda di Armstrong che ha colpito tutti, comunque serve sicuramente come defaticamento, per scaricare. Andar forte con l'agilità ci vuole un allenamento specifico e non a tutti si addice.
 

Comaz15

Biker dantescus
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-COLLI EUGANEI- Padova
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Focus Sam²
Pe ha scritto:
+ agile vai e a paritá d potenza meno carichi il muscolo!

...ma così non è necessario più ossigeno??? (un po' come un motore a 10000rpm ai 50km/h).

Io (assolutamente da non allenato) regolo la pedalata (e quindi i rapporti) in modo da avere la massima velocità possibile che mi consenta di mantenere una respirazione regolare (cioè senza dover rallentare per prendere fiato).

...cosa comporta questo "approccio"???
 

Pe

Biker velocissimus
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Comaz15 ha scritto:
...ma così non è necessario più ossigeno??? (un po' come un motore a 10000rpm ai 50km/h).

direi di no!
...io me la spiego cosí:
a paritá di potenza ho bisogno di bruciare uno stesso quantitativo di ossigeno (motore a rendimento costante)
girando + velocemente per unitá (pedalata) hai bisogno di imprimere meno forza!
di conseguenza hai bisogno di portare al muscolo per "giro" meno ossigeno e "carburante"

dato che la circolazione viene aiutata dal movimento e dalla rotazione della gamba maggiore é la frequenza di pedalata e migliore risulta la circolazione!
Migliore é la circolazione in confronto alla forza impressa migliore é la distribuzione!
migliore é la distribuzione e + difficilmente vi saranno nel muscolo parti non ottimamente ossigenate --> per cui a "locale funzionamente anaerobico"
per cui il muscolo ti dura + a lungo!
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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Comaz15 ha scritto:
Io (assolutamente da non allenato) regolo la pedalata (e quindi i rapporti) in modo da avere la massima velocità possibile che mi consenta di mantenere una respirazione regolare (cioè senza dover rallentare per prendere fiato).

...cosa comporta questo "approccio"???

...comporta che pedali con la tua frequenza, ovvero con quella con cui ti trovi + a tuo agio e che non vai in regime anaerobico!

se non fai gare e se non hai ambizioni di fare nel minor tempo possibile tanti metri di dislivello comporta che t diverti!! o-o
 

newbiker

Biker cesareus
26/2/03
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Camposampiero (PD)
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Ciao. Io alterno MTB e BdC, quindi ho provato anche tecniche da "stradisti".
Se mantenendo la stessa velocità diminuisci il rapporto, tale rapporto sarà più leggero da spingere, quindi il muscolo avrà bisogno di imprimere meno forza e tutto il sistema cardiovascolare andrà meno sotto pressione, migliorando l'apporto di ossigeno ai muscoli.
Che di conseguenza tenderanno meno alla produzione di acido lattico (tipico quando si lavora in assenza di ossigeno).
Non nego che risulti difficile pedalare a 100 rpm al minuto, specie se non sei abituato.
Ma il riuscire a pedalare a frequenze diverse dalla solita può aiutarti negli scatti, nei cambi di ritmo, nelle ripetute, in tutti quegli allenamenti ad intensità di lavoro diverse.
Ed inoltre, non è male consumare più ossigeno, anzi.
L'importante è riuscire ad utilizzarlo l'ossigeno.
 

newbiker

Biker cesareus
26/2/03
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Camposampiero (PD)
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Intendo:

visto che pedalo a frequenze inferiori lo sforzo che fa il muscolo è minore, vero?

quindi i capillari del muscolo sono meno schiacciati e il sangue affluisce meglio ad irrorare il muscolo...

per cui quindi il muscolo riesce a lavorare in regime aerobico producendo meno acido lattico... così meno crampi, ecc ecc.

non intendevo consumare più ossigeno, intendevo utilizzare al meglio l'ossigeno inspirato.

*** per lampo13 ***

in che senso:

Occhio ai legamenti del ginocchio con le frequenze troppo elevate!

secondo me con un rapporto più leggero, i legamenti soffrono meno... perchè la forza impressa sul pedale è minore, quindi è minore anche quella richiesta ai legamenti.

e in ogni caso l'agilità di pedalata su bici da corsa mi ha portato ad andare più forte anche in salita sterrata.
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
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E' stato fatto uno studio per capire bene la traiettoria del ginocchio durante la pedalata. Questa non è, come verrebbe da pensare, rettilinea ma ha la forma di un otto (guardando il ginocchio frontalmente).
Questo fatto comporta un carico alternato dei legamenti crociati a prescindere dal carico muscolare.
Tanto più alta è la frequenza di pedalata, tanto più saranno i carichi dei legamenti.
Altra cosa importante è la libertà di movimento data dai pedali:
è bene lasciare una certa possibilità di movimento orizzontale al piede per accompagnare il movimento del ginocchio.
 

tato

Biker serius
22/3/03
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Ho letto anch'io lo studio sulla traettoria ad otto del ginocchio. Però mi è sfuggita l'affermazione sul fatto che il carico ai legamenti sia indipendente dal carico. Probabilmente è vero. Però se metto sui 2 piatti della bilancia da una parte il potenziale problema ai crociati, dall'altro il sovraccarico tendineo di una pedalata di potenza, qual'è il male minore?
 

newbiker

Biker cesareus
26/2/03
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Non so sinceramente quale sia il male minore. Comunque anche domenica in gara ( granfondo di 80 km su BdC, 995 mt di dislivello ), la prima salita dopo neanche 10 km ( 8% media ) l'ho fatta in agilità ( 70 rpm ) perchè non ero ancora caldo e volevo tenere bene le gambe anche in vista della seconda salita a fine tracciato. Risultato: quelli che mi hanno passato nella prima salita li ho ripresi nella seconda, lori avevano avuto crampi e io no. Comunque ciao.
 

tato

Biker serius
22/3/03
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Infatti la pedalata di agilità è sicuramente preferibile da un punto di vista agonistico. Ormai anche i più incalliti professionisti che hanno costruito la loro carriera sulla pedalata di potenza stanno cambiando approccio. Soprattutto se hanno ambizioni nelle gare a tappe o con in linea ma con dure e lunghe salite. Il dubbio instillato da Lampo 13 va però sviscerato. Come "endurista" mi interessa una cadenza di pedalata efficiente ma soprattutto "salutare".
 

Pe

Biker velocissimus
30/10/02
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a) per quanto riguarda il danno al ginocchio é sicuramente maggiore a frequenze troppo basse!
conosco tanta gente che ha avuto problemi dopo salite con rapporti troppo duri, non conosco danni da frequenze troppo elevate su bici (spinning é un altro discorso!!)

b) sono daccordo sull'affermazione che a frequenze + elevate consumo + ossigeno in rapporto alla produzione anaerobica di energia!
 

newbiker

Biker cesareus
26/2/03
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Camposampiero (PD)
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Io comunque ora che vado agile finisco le gare, l'anno scorso che in salita andavo a 35/40 rpm finivo le gambe, ma poche volte le gare...
Oddio, non è che adesso sia un fulmine, anzi. Ma soffro un po' meno. E poi in salita non vado neanche un granchè ( 10 kg di sovrappeso, sigh!).
 

Lampo 13

Biker imperialis
11/4/03
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Lodz - Polonia
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Dobbiamo chiarirci, se per pedalata agile intendete a 70/80 rpm, avete tutto il mio appoggio, il mio discorso vale per quelli che vogliono scaldarsi o defatigare a circa 100 rpm. Tutto sta a capirsi! Gli stradisti che conosco considerano ottimale una frequenza di 80 rpm e cercano di mantenerla in tutte le condizioni.
:eek:
 

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