Pedalare in Liguria (Beline Allegre): info e appuntamenti... (parte2)

Happykiller

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La mia idea è:
Partire da Faie, salire al Beigua; traversata sull'alta via fino al Reixe, discesa freeride fino al Passo della Gava e discesa via Tardie fino ad Arenzano.
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Dalla chiesa di Faie continuiamo a salire su asfalto. Dopo poco la strada diventa sterrata mantenendosi ampia. Incontriamo un bivio nei pressi di una casetta dove manteniamo la sinistra (km 1,9).
Proseguiamo la salita senza possibilità di errore attraversando numerosi ruscelli. Arrivata alle pendici del monte Sciguello la strada aumenta la sua pendenza e peggiora. Comunque restiamo sempre in sella fino ad incontrare l´asfalto a qualche metro dall'albergo (km 9,7).
Da qui alla vetta del Beigua ancora salita ma su asfalto (km 12).
Dislivello: circa 800 m.
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Poi questo tratto è descritto al contrario del senso in cui lo percorrerei:

Dal passo scendiamo verso Vara seguendo il sentiero che costeggia, sulla sinistra, la strada asfaltata.
Raggiungiamo una stradina asfaltata che seguiamo a sinistra salendo all'evidente edificio dell'albergo Faiallo (km 0,4). Attraversiamo il piazzale antistante e scendiamo lungo una strada sterrata poco dopo chiusa da una sbarra (segnavia
).
Proseguiamo su fondo a tratti dissestato e raggiungiamo una grande costruzione nel bosco di faggi (km 1).
Seguiamo a sinistra i segnavia dell'alta via che risalgono il bosco raggiungendo lo spartiacque in circa 15' con percorso non ciclabile. Andiamo a destra superando ancora una salita abbastanza ripida e raggiungiamo il bivio col sentiero diretto alla vicinissima Rocca Vaccaria. Costeggiamo la montagna e scendiamo gradatamente con qualche grosso masso ad ingombrare il sentiero.
Il sentiero giunge al colle che precede il rifugio (Loc. Cruxetta, km 3,9). Da destra arriva la strada percorsa dalla variante 2.1 e dall'itinerario 19.
Senza salire al rifugio proseguiamo in piano, poi in salita e quindi in discesa. Attraversiamo il valico Pian di Lerca (km 4,5) dove, a sinistra, scende il sentiero per il rifugio Case Leveasso.
Saliamo di nuovo superando la Cima del Pozzo ed incontrando un ricovero (km 5,8). Una discesa ripida ci porta ad una sella a cui segue un tratto in salita, lungo, faticoso e non ciclabile.
Attraversiamo un bosco di pini ed un pianoro prativo con qualche masso.
Lasciamo a destra il sentiero percorso dall'itinerario 34. Comincia una difficile discesa nel bosco rado. Ci arrangiamo tra le numerose tracce la cui difficoltà varia a seconda del passaggio dell'acqua.
Usciti dal bosco proseguiamo con difficoltà decrescenti e raggiungiamo l'incrocio di sentieri (km 7,8) tra il monte Rama ed il Resonau.
Seguiamo la sterrata a destra che prosegue, inizialmente pianeggiante, arrivando in breve all'albergo di Prato Rotondo (km 9,7).
Saliamo ripidamente a sinistra dell'albergo, su asfalto, fino alla chiesetta di vetta (km 12).
La chiesetta è leggermente defilata rispetto alla strada e quasi nascosta in una foresta di antenne.
Dislivello: circa 550 m in salita
Ciclabilità: 83%
Asfalto: 20%
Osservazioni: E' percorribile in senso inverso con difficoltà simili. Problematico con forte vento.
Variante 2.2. Attraverso la vetta del monte Reixa. Marzo 2008.
Dal passo scendiamo qualche decina di metri verso Vara e lasciamo la strada asfaltata entrando nel bosco immediatamente prima della recinzione. Seguiamo un sentiero con vari segnavia (
,
,
) che costeggia l'area pic-nic e raggiunge un prato con una tabella segnaletica. Prendiamo il largo sentiero che sale, lasciando a destra il segnavia
e a sinistra il sentiero per il passo della Gava.
La salita non è ciclabile fino ad una spalla poi i tratti ciclabili si alternano a quelli che non lo sono. Raggiungiamo così la panoramica vetta del monte Reixa (km 1,8). Con veloce discesa scendiamo al colle dove ritroviamo l'itinerario principale e l'AV
(km 2,4). Presenta un dislivello maggiore ma è più panoramica, forse un poco più ciclabile.

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Dal Passo andiamo in salita seguendo la mulattiera erbosa che sale verso levante. La salita praticamente non è ciclabile a causa delle condizioni del fondo. Arriviamo sul crinale che separa il monte Tardia di Levante da quello di Ponente in corrispondenza del passo delle Tardie (km 0,9).


La mulattiera scende inizialmente abbastanza facile, ma poi molto difficile quando attraversa gli speroni rocciosi della montagna. Qui occorre anche attenzione a causa del ripido pendio sottostante.


Con un tratto facile arriviamo alla casa del dazio (km 1,7) restaurata ed utilizzabile per ricovero. Qui il sentiero si divide. Di fronte prosegue diritto il sentiero per Campenave, noi svoltiamo a destra e scendiamo seguendo il segnavia MMA bianco.
Lo stretto sentierino di un tempo è ora un tracciato largo e solido che percorriamo con poche difficoltà. lasciamo le nude praterie e raggiungiamo il crinale cespuglioso e poi boscoso.
Arriviamo a due tralicci dell'AT (Cima di Mezzo; km 2,8) dove incontriamo l'itinerario 13 del genovesato che arriva da Arenzano.

A Cima di Mezzo non svoltiamo a sinistra ma proseguiamo diritti. Il sentiero scende sul crinale e raggiunge il bivio dove lasciamo a destra il sentiero percorso dall'itinerario 13 del genovesato.
Proseguiamo diritti sul segnavia
e seguiamo il crinale con qualche saliscendi. In tutto il percorso incontriamo spesso il segnavia M e sempre lo trascuriamo. Il sentiero incontra il tracciato del metanodotto (km 0,9). Seguiamo la traccia per qualche decina di metri e scendiamo a sinistra.
Affrontiamo una discesa ripida e sconnessa al cui termine andiamo a destra, sempre su terreno roccioso e difficile. Incontriamo nuovamente il metanodotto (km 1,6) e lo seguiamo per un centinaio di metri.
Andiamo a sinistra su un facile sentiero che raggiunge una spalla e scende molto ripido e difficile fino a tornare sul metanodotto (km 2).
Il sentiero scende sul crinale ancora ripido ma non difficile e termina su una strada sterrata (km 2,2).
Svoltiamo a sinistra e seguiamo la strada che raggiunge le case Calzone. Al cancello (km 2,3) della casa più lontana svoltiamo a sinistra imboccando il largo sentiero erboso che scende tra due recinzioni. Al termine della discesa il sentiero va a destra ed esce dal bosco per scendere al margine di un ripido prato.
Nei pressi di una casa (km 2,7) il sentiero si allarga a strada che diviene asfaltata. Svoltiamo a sinistra e scendiamo su asfalto fino ad un bivio (km 3,1) dove svoltiamo a destra imboccando una stradina chiusa da una catenella.
La strada diventa una larghissima crosa mattonata che ci porta a Cian da Bicocca dove gli orti resistono all'avanzata del cemento.
Scendiamo sulla crosa, che presenta qualche scaletta, e raggiungiamo il ponte che sovrappassa l'autostrada (km 3,6).
Al di là la crosa continua a scendere. Ad un bivio andiamo a destra ed usciamo sul sagrato della chiesa N.S. Assunta delle Olivete (km 3,9) dove termina il segnavia
(collega la chiesa dell'Assunta con la cappella di Sant'Anna; dalle due A iniziali delle chiese deriva la denominazione).
Scendiamo sulla scalinata (aggirabile a destra) e scendiamo facilmente tra le case fino ad Arenzano (km 4,4 alla vecchia stazione).
 

biker_simone

Biker grossissimus
31/1/05
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Ti rispondo qui, invece che per MP.
Il giro che dici, tranne per la discesa dalla gava, e la partenza da Cogoleto e l'arrivo al Reixe, si chiama giro U/S, indovina perchè.....

Il giro U/S scende dal rifugio dell'Argentea e poi alla Gava si scende per un sentiero molto più bello, divertente e lungo che quello delle Tardie.

In ogni caso ho fatto in bici uno dei due sentieri che scende dal Reixa (e in una gita a piedi l'altro), e anche quello che scende dalle Tardie, quindi per ogni info chiedi.


Per me si può fare.
Il giro è stato organizzato proprio un anno fa da me e U con grande presenza di forumendoli.
Quando?
Non questo weekend.
 

biker_simone

Biker grossissimus
31/1/05
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Porta il testamento dal notaio prima di partire...

Max, fatto questo, puoi aggregarti senza problemi. U ha scoperto anche un altro sentiero molto interssante che abbiamo percoso quest'estate e permette di evitare l'ingegnere senza perdere in bellezza....
Potremmo rimmettere in piedi un giro U/S, magari nel mese di novembre.

Altri giri in programma sarebbero:
-Antola
-Traversata dei forti a Genova
-Montallegro
-Sospel
 

maxrosso

Biker marathonensis
5/10/05
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ci si potrebbe aggiungere anche un masone - capanne marcarolo - laghi gorzente - praglia - veleno - masone...
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Benissimo!!
Grazie mille!
A me piacerebbe fare un pezzo dell'Alta Via... per il resto, fate voi, mi fido

Tranne il weekend dell'8-9, per me, qualunque data di novembre va bene. L'importante è deciderlo il prima possibile, così non prendo altri impegni.


Chissamai che stavolta riusciamo a mettere insieme un Sx-Men-Day pedalato... :-?

PS: Roy, è ovvio che non mi arrogavo la paternità delle descrizioni copia-incollate... altrimenti non avrei chiesto consigli, se avessi conosciuto così bene la zona! o-o
 

marzia

Modera_i_tour?
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sondrio
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mmm...interessante...e magari questa volta arrivo in fondo con un ginocchio integro...

mi ci metto in lista anche io se lo organizzate...giro spettacolo!!!

anche io però sarei out per i primi due we del mese ...
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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maxgastaldi.wordpress.com
Tutto molto interessante... tra l'altro il punto mi interessa da vicino (quasi di casa), il punto 2 devo farlo prima della fine dell'anno, il punto 3 lo conosco, il punto 4 intriga ma è lontanuccio
 

Gel

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abrondi.altervista.org
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Specialized Turbo Levo, Giant Trance Advanced 29, Commencal Supreme DH, Cannondale F3000

Anche io voglio venire !

E' da un pò che manco dai forum-raduni...
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Era solo per rendere merito a chi si è sbattuto tanto per redarre un sito così ben congegnato e completo
Giusto.

PS: Che foto stupende!
1700m non ne ho mai fatti... vedremo... la gamba sembra esserci.
io ci sto. Il problema è che con quel dislivello non trovo nessuno della mia zona che mi accompagna in Liguria. Proverò a sentire ceruettozeropiù...
Vabbeh.
Ditemi voi quando si potrebbe fare.
Domenica 16 Novembre piace a tutti? o-o

Come SX-MEN-DAY non saremmo messi male: simone, uedro, roy, io, maurino... e proviamo a convincere tambox, maik e dynamite...
 

uedro

Biker velocissimus
18/11/05
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mondo
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alcune

Simone ha ragione. Se arrivi alla Gava non conviene scendere dal Tardie a mio parere (per nessuna delle due possibilità), il gioco non vale la candela. Molto meglio passare per l'Ingegnere, avevo a suo tempo fatto il road book: http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=54862
Meglio ancora il giro U/S al completo, ho sul computer da 20 mesi il foglietto con tutte le indicazioni ma non le ho mai messe giù bene per farne un road book.
 

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